Provata la utilitaria torinese
L’UTILITARIA FUORISTRADA
NORCIA – La Fiat continua il suo rinnovamento
del progetto Panda. Dopo aver rinnovato
l’utilitaria base, ora è la volta della 4x4. La
nuova versione all terrain della piccola
“scatoletta” torinese, si presenta con due
motori: il 1200 Benzina da 60 cv e il diesel
1300 Multijet da 70 cv, negli allestimenti Base
e Climbing.
Nelle fattezze esterne, l’utilitaria torinese
mantiene la forma giovane e a “scatoletta” della
versione normale, forma a scatoletta che era la
caratteristica principale della storica auto che
motorizzo l’Italia negli anni ’80 e ’90 (la
vecchia Panda). Uniche differenze fra la base e
la 4x4 sono l’altezza maggiorata per ovvi motivi
della 4x4 (per permetterne un uso in ogni
condizione) e la forma arrotondata
nell’anteriore e nel posteriore grazie a una
grata proteggi – auto. Internamente differenze
con la Panda normale non ve ne sono: vi si
ritrovano il cambio sulla plancia, ormai
consuetudinario sulle auto Fiat, la consolle
centrale con la radio, il clima e i comandi
degli alzacristalli e il pulsante del
servosterzo elettronico City, il quadro
strumenti completo, e la selleria di un giovane
bicolore.
Eccoci ora al punto focale dell’articolo: il
Test Drive. L’auto questa volta finita sotto le
mie grinfie è stata la Fiat Panda 4x4 1300
Multijet 70 cv. L’auto, forse il fuoristrada
più economico del mercato, è fatto apposta per
essere utilizzato in ogni occasione e con ogni
condizione meteorologica, grazie alla sua
maneggevolezza e altezza da terra che le
permettono di arrampicarsi anche su fondi
scoscesi senza subire notevoli danni.
Unico neo forse è quello della rumorosità del
motore multijet, che seppur abbia questo neo
congenito a tutti i motori Fiat a gasolio, è
brillante e rende la Panda un auto abbastanza
veloce e pronta, quindi questa combinazione
permette alla Panda 4x4 di non essere un auto
esclusivamente da buche, sterrati e mulattiere,
ma anche un auto autostradale e da passeggio.
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