Il Seneta e i parcheggi abusivi - 20-05-02 - Vittorio Pagliarulo

 

 

 

(Strano: due facce della stessa moneta)

 

Qualche anno fa, angosciato di vedere il nostro Seneta, cloaca massima del territorio telesino, ricettacolo d’ogni rifiuto solido urbano e…rurale, mi permisi di segnalare, per iscritto, la bruttura all’ASL.

 

Risultato?

 

Mi fu recapitata una raccomandata a firma del compianto allora presidente del Consorzio di Bonifica con la quale, con garbo ma con la fermezza teutonica con la quale il prof. Pacelli affermava le sue certezze, ebbe a comunicarmi che l’Ente non era organo di polizia municipale e non aveva competenza nel sindacare la cattiva educazione civica di chi insozzava il greto del fiume.

 

In quel tempo mi chiesi e forse ora ve lo state chiedendo anche voi: cosa centrava la raccomandata del Consorzio di Bonifica se avevo scritto all’Organo preposto al mantenimento dell’igiene pubblica, l’Ufficio di medicina legale della ASL?

 

Ho pensato che le cose, presumibilmente, possano essere andate in questo modo: l’ASL chiama il Consorzio di Bonifica comunicando che bisognava zittire un rompipalle che aveva scritto sulla situazione d’abbandono del greto del fiume. Naturalmente, del rompipalle furono comunicate anche le generalità e il domicilio.

 

Capito come si fa?

 

Io non avrei dovuto neanche scrivere! L’ufficio di medicina legale della ASL, avvalendosi della funzione dei vigili sanitari, avrebbe dovuto rilevare lo stato d’indecenza del greto del fiume e attivarsi immediatamente intimando, a chi compete, di rimuovere dalla vista dei cittadini lo spettacolo veramente indecoroso per un paese civile.

 

Il Seneta è sempre lì, con le sue sporcizie, e la civiltà del paese continua ad essere minata.

 

Allora, caro Giuseppe, io, tu, l’altro e anche il sindaco di questo paese, sappiamo che gli stalli di sosta libera, così come a te piace chiamarli, sono “controllati” da posteggiatori abusivi; ma se vuoi rimuovere questa sconcezza devi ricorrere all’istituto della querela in modo che si sappia – che sappiano tutti! – che Giuseppe Grimaldi, cittadino esemplare, si è recato al Commissariato o alla Caserma CC e a sporto querela contro il posteggiatore abusivo.

 

Scusatemi: il sindaco, massima autorità cittadina, non sarebbe il più qualificato, con i mezzi di cui dispone, per rimuovere l’abusivismo?

 

Ho fatto un giro lungo e tortuoso ma mi è servito per prendere due piccioni con una fava sola: il totale abbandono, da parte dell’autorità municipale, sia del fiume Seneta, sia di alcune aree cittadine adibite a parcheggio libero. Te ne devi occupare tu, cittadino, e assumerti, dunque, le tue responsabilità.

 

Con attenzione a guardarti le spalle – aggiungo io -  quando ti capita di ritirarti tardi la sera.

 

Quanto alle verifiche sull’effettiva cessione di aree da destinare alla sosta libera da parte di coloro che hanno realizzato nuove costruzioni, hai dimenticato, Giuseppe, di citare che per diversi edifici sprovvisti di aree circostanti disponibili, si sono dovute cedere aree di sosta nei piani interrati. L’accesso, però, è sbarrato da cancelli ad apertura automatica, dimenticando di rendere disponibile il telecomando di funzionamento per l’automobilista in cerca di parcheggio.

Adesso sono io a dovermi guardare intorno, per fortuna solo di giorno. Di sera esco raramente.

 

Intanto, sempre in tema di cose che non vanno per il verso giusto, nessuno ancora si è fatto sentire a riguardo di nuove costruzioni che, in dispregio della legge del terremoto, non rispettano la distanza dalla strada, compreso l’edificio di proprietà del Comune, sorto sull’ex macello, che non rispetta sia la distanza dalla strada che quella dal fiume.

 

A proposito, qualche tempo dopo la comunicazione da parte del Consorzio di Bonifica la situazione del fiume Seneta si modificò completamente, almeno per qualche settimana: ci pensò il Padreterno con un provvidenziale temporale. Per la situazione attuale, non ci resta che auspicarne un altro di pari intensità.

 

Alla prossima.

 

Vittorio Pagliarulo