Sottovia, la protesta del Parco Quadrifoglio - 03-08-02 - da Il Sannio Quot.

 

 

da Il Sannio Quotidiano del 03 agosto 2002

 

 

 

Telese Terme • Monta la polemica per la modalità di intervento per l’eliminazione dei passaggi a livello

 

Sottovia, sale la protesta del Parco Quadrifoglio

 

Una un'assemblea straordinaria dei condomini contro «uno scempio ambientale ed urbanistico»

 

  

Sale una voce di protesta: è quella degli inquilini del Parco Quadrifoglio. Un complesso di quattro palazzi - che ospitano ben trentasei appartamenti - situato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Telese Terme.

 

E la protesta nasce proprio per motivi legati alla strada ferrata. Con una nota datata 11 luglio, il responsabile S.O. Tecnico della Direzione Compartimentale Infrastrutture di Napoli delle Fs comunicava gli espropri da eseguire nel Comune telesino per la realizzazione di due cavalcavia e di un sottovia lungo la linea ferroviaria Napoli - Foggia. Si tratta di opere, come abbiamo avuto modo di sottolineare in altre occasioni, che andranno a «sopprimere» i tre passaggi a livello cittadini.

 

La zona del Parco Quadrifoglio è quella dove è prevista la realizzazione del sottovia. Un'opera che dovrà sorgere su di un superficie che va ad interessare anche parte dell'area recintata del Parco Quadrifoglio (si tratta di 211 metri quadrati).

 

Un esproprio di non poco conto. Non a caso, nei giorni scorsi, l'amministratore pro tempore del Parco Quadrifoglio, Angelina Abbamondi, ha inviato delle 'osservazioni' al responsabile del procedimento ed all'Ufficiò per le Espropriazioni del Comune di Telese Terme, con le quali motiva l'opposizione alla realizzazione dell'opera in questione.

 

Un'opposizione che nasce da una precisa considerazione: «Si tratta di lavori fortemente lesivi dei diritti, degli interessi e delle aspettative dei condomini del Parco Quadrifoglio».

Si tratta, come abbiamo visto, di una superficie di 211 mq. Un'area che è però «indispensabile all'organizzazione interna del Parco... che costituisce parte integrante della viabilità interna... ed è anche l'unica via di accesso alle palazzine A e B le quali senza la suddetta area verrebbero ad essere praticamente irraggiungibili, quanto meno con l'ausilio di un mezzo di locomozione a quattro ruote.

 

Nella stessa area, inoltre, sono presenti tutte le reti di servizio (condotta Enel, metano, acquedotto, fognaria...)...». A questo si aggiunge la questione relativa alla recinzione dell'area condominiale: «Al riguardo - osserva l'Amministratore del Parco - il progetto è carente sia sotto il profilo dell'indicazione dei costi previsti per il ripristino delle reti ed opere coinvolte, sia sotto il profilo della previsione di una loro delocalizzazione». E come se non bastasse viene tirata in ballo anche la tipologia di intervento prevista che «pone a grave rischio la stabilità dei fabbricati A e B più direttamente interessati dall'opera... mentre vengono create evidenti zone di pericolo per la viabilità preesistente...».

 

L'area individuata, secondo l'Amministratore, è da considerarsi «non idonea», e viene osservato che ne esistono delle altre «altrettanto o ancor meglio destinabili all'intervento. L'opera prevista - viene osservato - non è conforme al Prg mentre non è dato comprendere il motivo dell'abbandono della via di Piani, distante solo pochi metri dall'opera che si intende realizzare. La strada prevista dal Prg sarebbe di sicuro di minor impatto per gli edifici già realizzati, atteso che la stessa attraversa aree non edificate e comunque a destinazione non urbanistica».

 

Un progetto, secondo l'opinione degli inquilini, realizzato «con scarsa attenzione» ed è per questo che si insiste «affinché venga disposta una definizione e/o dislocazione diversa dell'opera pubblica».

 

Intanto proprio di questo argomento si interesserà un'assemblea straordinaria dei condomini, in programma per lunedì 5 agosto. Una convocazione «certamente irrituale», si legge nell'invito firmato da Emilio Tazza, concordata con l'Amministratore, che nasce dall'esigenza di produrre, in tempi bervi, le iniziative più opportune «al fine di impedire uno scempio ambientale ed urbanistico.

 

Occorre accorciare i tempi per contrastare l'azione degli Enti che si preparano a fare dei veri e propri 'blitz' nel mese di agosto, quando la gente è assente o distratta dal clima vacanziero».