Gesto di solidarietà - 18-05-02 - da Il Sannio quotidiano

 

 

da Il Sannio quotidiano del 18 maggio 2002.

 

Il gesto di solidarietà.

Il ragazzo che frequenta la terza media a Telese Terme aveva bisogno di due accompagnatori

 

Francesco e i suoi «angeli custodi»..

 

La bella storia di un tredicenne disabile e dei volontari dell’Unitalsi che lo hanno portato in gita.

 

 

 

Francesco, tredici anni, a quella gita scolastica ci sarebbe andato a tutti i costi. Chiunque, alla sua età, avrebbe fatto lo stesso. La classica gita d'istruzione di fine anno, insieme ai compagni di scuola, con l'immancabile istantanea da scattare sulle giostre, nella piazza più importante o in riva al mare e da custodire, gelosamente, nell' album delle foto ricordo.

 

Francesco e i suoi compagni stanno terminando la scuola dell'obbligo. Dunque: la gita di fine anno, gli esami finali e, poi, il ' rompete le righe ' definitivo. Con quel malinconico perdersi di vista, ognuno per la sua strada. Anche per questo, Francesco, a quella gita, prima del commiato, non sarebbe voluto mancare per nessun motivo. Eppure, un piccolo particolare si era messo di traverso sulla strada del tenace ragazzino: una carrozzella, quella che gli serve per spostarsi e che stava trasformandosi in un ostacolo insormontabile, tanto da rischiare seriamente di far svanire il suo sogno di ragazzo.

 

Così, quando il consiglio d'istituto della scuola media di Telese Terme, dove Francesco risiede, agli inizi di maggio, aveva comunicato ai genitori che il ragazzo sarebbe potuto andare in gita soltanto se accompagnato dai parenti stretti, e a mamma Mariella e a papà Lupo gli si è spezzato il cuore.

 

"Motivi di lavoro e cause di salute impedivano,a me e a mia moglie di seguire Francesco in gita" spiega Lupo Tomasiello, il padre del ragazzo, un attività commerciale nel centro della cittadina termale.

 

La gita d'istruzione di quattro giorni –che avrebbe fatto tappa a Rimini, Ravenna, Urbino, San Marino e Recanati - sarebbe iniziata l'8 maggio e durata fino all’11, giorno del rientro. "Fino al giorno prima della partenza - ricorda il papà del ragazzo - non c'era nessuno disposto ad accompagnare nostro figlio" ricorda con un pizzico di commozione papà Lupo.

 

Comprensibile anche la cautela degli organismi scolastici. "Sappiamo bene - ammette Lupo - le difficoltà legate ad un responsabilità del genere, e quindi anche le preoccupazioni dei docenti".

 

Il preside dell'istituto, comunque, fa sapere ai genitori che fino al giorno prima della partenza una qualunque soluzione sarebbe stata valutata ed eventualmente accolta per permettere al ragazzo di seguire i compagni.

 

"La tristezza di Francesco, fino a poche ore dalla partenza dei suoi compagni di scuola bisogna solo immaginarsela" confida papà Lupo.

 

Poi, un ultima telefonata, quella della disperazione. " A chi? Agli amici dell'Unitalsi di Benevento" ammette sorridendo. Una telefonata provvidenziale. Perché all'Unitalsi, dove l'accoglienza e la disponibilità sono di casa, si scatena, in breve, una vera e propria gara di solidarietà.

 

A Telese Terme si precipitano due "angeli custodi" inviati dall' associazione: Alessandro e Fabiano Romano, venti e venti due anni, il primo studente di giurisprudenza e il secondo fresco di diploma Isef.

 

Due ragazzi dal volto pulito che nel tempo libero offrono la loro opera nel volontariato. Assistenza materiale, ma, come in questi casi, anche e soprattutto calore umano. Francesco passa dalla tristezza alla gioia incontenibile.

 

Alessandro e Fabiano salutano i loro genitori, fanno le valige, e vanno a casa di Francesco, la sera prima della partenza, per fare conoscenza e rompere il ghiaccio. A ragazzi come questi basta poco per prendere confidenza.

 

Viene avvisata la preside. Arriva l'OK. Si parte. Quello che succede durante la gita sta tutto nel racconto di Alessandro: "Mi credi – mi dice sorridendo con la schiettezza dei suoi vent'anni - se ti dico che Francesco è il ragazzo che si è divertito di più? Questo ragazzo ha una gioia di vivere esagerata…” .

 

E la foto "Più bella che Francesco ha già incollato sull'album è quella che lo ritrae, sulle giostre, insieme ad Alessandro e Fabiano. I suoi angeli custodi.