Di Mezza: Guardiamo al futuro - 05-06-04 - da il Sannio Quotidiano

 

 

da il Sannio quotidiano del 04 giugno 2004.

 

Telese Terme – L’ex sindaco (dal 1980 al 1985) di nuovo in lizza per sostenere l’elezione di Giovanni Liverini

Di Mezza: «Guardiamo al futuro»

Le ipotesi delineate in merito allo sviluppo del termalismo ed al Nuovo Piano Regolatore Generale

 

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(pc) «Esperienza messa insieme nel corso di tanti anni di impegno nella vita pubblica, soprattutto amministrativa, che ora viene messa al «servizio» del progetto della 'Lista Liverini', un apporto «per una sana e corretta gestione della cosa pubblica»». E' con queste parole che Giuseppe Ferdinando Di Mezza spiega la propria partecipazione alla lista guidata da Giovanni Liverini. Di Mezza è stato consigliere comunale dal 1965 al 1972, sindaco dal 1980 al 1985 e poi attivo in altri incarichi, sempre nel campo della pubblica amministrazione.

 

Ed è proprio del quinquennio amministrativo che lo ha visto impe­gnato come primo cittadino che parla Di Mezza. «Vincemmo le elezioni con la lista 'Giustizia e Libertà' - ricorda - scalzando un'amministrazione che durava da parecchi anni. La gente ebbe fiducia in noi e noi ripagammo questa fiducia amministrando con passione, entusiasmo, impegno, ma soprattutto con onestà. Come ho avuto modo di sottolineare più volte di errori ovviamente ne commettemmo anche noi. Ma, se ce ne furono, furono commessi in buona fede, senza cattiveria, senza volontà di approfittare o danneggiare   qualcuno, convinti come eravamo (e siamo tuttora) che la cosa pubblica va amministrata per conto del Popolo ed in favore del popolo, e non per interessi di parte, o addirittura personali...».

 

E ricorda gli impegni portati avanti nei vari settori. «Avviammo un discorso serio sul termalismo. A distanza di quasi un ventennio si coglie ancora con immediatezza la mentalità futuristica che apportammo nella gestione di questo comparto. Ricordo ad esempio un convegno internazionale a cui prese parte anche l'allora vice presidente della federazione del termalismo russo ed altri addetti del settore che provenivano dalla Germania, precisamente da Baden-Baden.

 

Nel corso di quegli anni vennero individuati i presupposti per far si che si avviasse un reale sviluppo del termalismo». Sviluppo di cui si parla ancora oggi. Non a caso, proprio l'altra settimana, il parco delle terme telesine ha ospitato un incontro di rilevanza nazionale in cui sono state affrontate le novità che riguardano l'offerta turistica termale: un pacchetto che deve guardare all'intero territorio, alla cultura, all'enogastronomia,...

 

«Ed è proprio con questa concezione moderna che intendiamo affrontare questa nuova scommessa, che intendiamo progettare il futuro del complesso idrotermale telesino. A chi ci vede come 'vecchi protagonisti' dello scenario politico-amministrativo locale rispondiamo proprio prospettando concezioni futuristiche nell'affrontare i problemi. Le stesse che abbiamo messo in campo anni addietro. Basti pensare, ad esempio, al nostro impegno nell'individuare alcune aree del tessuto cittadino da utilizzare come zone parcheggio. Se oggi la congestione del traffico che si registra nella nostra cittadina non assume caratteri ancora più marcati lo si deve a quell'operato...».

 

Di Mezza cita in merito la zona adiacente pro­prio al complesso termale, lungo la provinciale che si dirige verso Cerreto Sannita. «Si tratta di un'area che è a servizio anche di una delle strutture sanitarie attive a Telese. Ma vanno menzionate anche l'attuale piazza Salvo d'Acquisto e la zona di parcheggio ubicata nei pressi della stazione ferroviaria».

 

Non solo parcheggio, ma anche altri interventi: «Come la realizzazione - ricorda - dei marciapiedi e la sistemazione degli alberi in diverse zone, interventi in viale Minieri, via Caio Ponzio Telesino, via Roma...». Tante opere compiute. Ma anche tracciati di percorsi che altri non hanno inteso proseguire. «Con l'ottica di salvare il territorio e lo sviluppo della cittadina avevamo anche individuato il percorso di una strada che doveva by-passare il centro,  un'arteria  che «scendendo» verso il fiume Calore doveva unire le estremità est-ovest della cittadina e grazie alla quale non si sarebbe assistito alle continue colonne di auto­veicoli che oggi tutti abbiamo sotto gli occhi».

 

Ipotesi di intervento che si interessano anche di altri settori. «L'argomento cer­tamente più rilevante è rappresentato dal Piano Regolatore Generale. Anche se soltanto in via teorica questa amministrazione ha intrapreso il percorso per rivedere lo strumento urbanistico. Una revisione che purtroppo si attende da anni.

 

Telese ha bisogno di norme urbanistiche chiare e soprattutto capaci di esaltare la sua vocazione turistica coniugandola con quella di cittadina commerciale e dei servizi. E siamo anche convinti che il «disegno» del territorio comunale va concepito con un'ottica più allargata, valutando anche le integrazioni con le realtà territoriali confinanti». Un passaggio obbligato è poi costituito dal settore tributi.

 

«Si registra indubbiamente - analizza Di Mezza - una pressione particolarmente elevata. Di contro la qualità dei servizi erogati di certo non appaga la cittadinanza. L'obiettivo che ci prefiggiamo in questa direzione è quello di individuare le «voci di spreco», in modo da poter andare a tagliare quelle spese inutili che incidono negativamente».

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it