Telese Terme - Elezioni Comunali 2004
 

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Ambiente

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  Giovanni  Liverini   Gennaro  Capasso  
  INSIEME PER TELESE - LISTA LIVERINI   PER TELESE - PER IL SANNIO  
         
  Telese Città dell'acqua e dei servizi - Gestione rifiuti     Ambiente  
 

 

I torrenti e corsi d'acqua sono tutti cementificati, in omaggio a una retrograda concezione secondo cui le colate di cemento avrebbero garantito più sicurezza e igiene. Lo stato del Seneta nei mesi estivi dimostra chiaramente l'erroneità di questa impostazione.

Occorre allora prevedere una progressiva rinaturalizzazione dei corsi d'acqua,mediante tecniche di ingegneria naturalistica. Non sarà necessario asportare il cemento, ma si comincerà – per fare un solo esempio – a frantumarlo, per poi agevolare l'autoricomposizione dello stato naturale. Nel contempo, i corsi d'acqua devono diventare un vero e proprio percorso turistico, con forte caratterizzazione naturalistica, paesaggistica e ambientale, anche grazie a tratturi e camminamenti in grado di valorizzare e rendere fruibile la risorsa-acqua.

Questo circuito dell'acqua, allora, dovrà prevedere aree attrezzate con strutture leggere, in legno, come panchine e tavoli, e dovrà inoltre essere illuminato. Al fine di salvaguardare queste strutture leggere dal degrado, di valorizzarle concretamente e di agevolare un'occupazione stabile, occorre prevedere l'affidamento manutentivo e la gestione dei servizi offerti ad imprese, cooperative e onlus telesine.

Si aggiunga una considerazione importante. Il nostro Comune, situato a 55 metri sul livello del mare e nel fondo della vallata, soffre di una microclima tutt'altro che ottimale, soprattutto in estate, quando il caldo si somma alla notevole umidità. Negli ultimi anni, il disagio estivo è notevolmente aumentato, e non a caso. Incidono le trasformazioni climatiche che interessano tutto il pianeta, a partire dalle macroaree più esposte al fenomeno, come quella del Mediterraneo. Se non possiamo intervenire sulle scelte dei governi, come è ovvio, possiamo tuttavia affrontare il fenomeno nel nostro Comune, almeno per mitigarlo, attraverso una sistematica e copiosa alberatura del territorio, ivi compreso quello urbanizzato.

A partire dalle aree spondali del lago e dei torrenti, le prime a dover essere interessate dall'impianto di alberi e vegetazione appropriata, bisognerà rinfoltire progressivamente l'intero Comune, anche riservando allo scopo intere zone limitrofe al centro urbano e non ancora aggredite dall'urbanizzazione selvaggia (questo vale soprattutto per quelle parti del territorio dove, a causa della presenza di falde di superficie, la costruzione di nuovi e massicci fabbricati risulta impossibile, troppo onerosa o comunque pericolosa e sconsigliabile).

 Analogamente, bisogna seriamente pensare a una massiccia immissione di fontane nelle strade e nelle piazze del Comune. Lo scopo non è solo quello di abbellire il paese (e quindi, non è superfluo dirlo, andranno evitate opere grottesche come quella antistante l'ufficio postale), ma di contribuire alla ionizzazione dell'aria e al riequilibrio microclimatico.

In questo sforzo complessivo di sottolineatura dell'importanza della questione ambientale, è essenziale il coinvolgimento diretto delle scuole, delle associazioni ambientaliste, delle formazioni intermedie e della parrocchia, anche nell'ideazione e progettazione degli interventi, così come nell'educazione verso una cultura dell'ambiente inteso non come gioiello da custodire sotto una teca ma come preziosa garanzia di vivibilità e di sviluppo.

Si tenga inoltre nel dovuto conto che nel territorio comunale vi sono zone non edificate né edificabili. L'impossibilità edificatoria risiede nella presenza di falde superficiali. Si può pensare ad una valorizzazione di una di queste aree attraverso l'allestimento di un parco urbano,che faccia da ponte naturale tra il centro cittadino e il lago.

Certo sarebbe paradossale parlare di Telese città dell'acqua senza avere un'adeguata rete fognante e un'efficiente depurazione. Per il primo punto, allora, e prioritariamente, assumiamo l'impegno di completare la rete fognaria, urbana ed extraurbana.

Sulla depurazione, accertato che l'impianto comunale non ha mai funzionato e che attualmente le acque di fogna, dopo aver bypassato il depuratore, si gettano direttamente nel corso d'acqua a valle della confluenza tra Seneta e Tre Colori (e poi nel Calore), bisogna mettere l'accento sul costo della depurazione,un costo "reale" a fronte di un servizio fantasma.

Gli interventi sin qui previsti delineano, nel loro complesso, un piano strategico di lavori che l'attore pubblico indirizzerà e governerà al fine di reimpostare e riqualificare lo sviluppo distorto che Telese ha subìto negli ultimi anni. In altri termini, a noi spetta il compito di dimostrare che le imprese edili locali possono lavorare senza necessariamente svilire un territorio dall'equilibrio malfermo; coniugare lavoro e ambiente non soltanto è possibile, ma anche economicamente vantaggioso. Basti pensare, ad esempio, che in virtù di un saggio indirizzo politico, tendente a stabilire il principio che le leggi urbanistiche statali e regionali si applicano anche sul territorio di Telese, è possibile prevedere un sistema di incentivi che induca i proprietari di immobili a ristrutturarli e riqualificarli.

A partire da un disegno organico, almeno per le strade centrali, dobbiamo anche prevedere una parziale armonizzazione delle facciate, soprattutto da un punto di vista cromatico, cosa che già sarebbe utilissima rispetto alla notevole eterogeneità del costruito. Questo aumenterà il valore degli immobili stessi e contribuirà a individuare un'anima e un corpo per il nostro Comune, il quale non ha un centro storico caratterizzato e caratterizzante come quello dei paesi circostanti.Nell'esigenza di dare un volto accogliente al nostro Comune, occorre completare la rete di illuminazione pubblica nelle zone periferiche, ridisegnare quella del centro urbano e migliorare le condizioni viarie.

Questo significa anche pensare al completamento delle opere pubbliche già avviate e alla sistemazione di quelle che, per quanto complete e funzionanti, versano tuttavia in condizioni difficili. Pensiamo soprattutto alle strutture sportive, per le quali l'Amministrazione non è riuscita a ottenere neanche un centesimo dalla recente assegnazione di fondi regionali. Possiamo qualificare il nostro disegno costruendo un rapporto organico con l'Università del Sannio

Gli obiettivi dovranno essere almeno tre:

• - l'istituzione di un centro di ricerca e documentazione sull'acqua. L'idea è di formare giovani ricercatori, di promuovere iniziative di cooperazione internazionale, di realizzare, insieme all'università, una collaborazione non episodica ma strutturale con organismi ed enti competenti in materia. Il centro sarebbe impegnato nella organizzazione di workshop, convegni e seminari anche di caratura internazionale e della durata di più giorni (per i quali, manco a dirlo, occorrono strutture adeguate), nella cura e pubblicazione di studi e ricerche e rappresenterebbe un'interlocuzione autorevole con le istituzioni (Provincia e Regione, innanzitutto). Si prefigura in tal modo un ulteriore rafforzamento dell'attrattiva turistica, in questo caso di tipo convegnistico, con un'automatica ricaduta positiva sul commercio locale;

• - la promozione e realizzazione di progetti per il risparmio e il disinquinamento idrico, attraverso l'eliminazione degli sprechi, il riciclaggio sistematico, l'utilizzo dell'acqua piovana, la sperimentazione (anche sotto il profilo dei costi) della rete duale, la sensibilizzazione della cittadinanza, ecc. Accanto allo studio di queste tematiche, occorre prevedere l'intercettazione di fondi straordinari per la realizzazione di progetti sperimentali;

• - la redazione di progetti esecutivi per la realizzazione dei "sentieri dell'acqua", vale a dire dei percorsi e tratturi turistici ai quali si è già fatto cenno nel presente documento.

E' necessario approntare un regolamento comunale contro l'elettroinquinamento.

Il rapido e irrazionale sviluppo del nostro Comune, infatti, aumenta i rischi dovuti all'esposizione ad antenne ed elettrodotti. Sulla base del decreto ministeriale 381/1998, dobbiamo porre rimedio a questa situazione, passando dall'idea delle autorizzazioni (rilasciate di volta in volta al singolo richiedente) a quella di piani regolatori delle antenne, assumendo il principio di precauzione, adottando regole che minimizzino l'esposizione, prevedendo procedure urbanistiche che inseriscano l'obbligo della concessione edilizia, definendo distanze e limiti che tutelino la popolazione.

Al fine di sostenere la vivibilità e il sistema dei servizi che intendiamo realizzare, è opportuno pensare ad un piccolo sistema di trasporti locali, da realizzarsi mediante un pullmino elettrico circolare,

soprattutto – ma non soltanto – se intendiamo guardare alla Piana come possibile luogo di erogazione di servizi. A tal proposito, facciamo notare alcune valutazioni: a) il pullmino può essere acquistato anche consorziandosi con altri comuni; b) un mezzo del genere, non inquinante, potrebbe essere molto utile nelle giornate di chiusura del traffico, quando si nota un eccessivo carico automobilistico sulle strade che rimangono aperte al traffico veicolare; c) il pullmino potrebbe essere utilizzato soprattutto dalle persone anziane (ad es. per recarsi a messa), dai bambini delle scuole elementari e come navetta per il cimitero.

Gestione dei rifiuti

L'emergenza-rifiuti, per quanto si presenti come un fenomeno non governabile su scala comunale, deve tuttavia rappresentare un serio monito per chiunque voglia cimentarsi con l'amministrazione di un ente territoriale. In ogni caso, il problema ricadrà inevitabilmente anche sulle nostre spalle, per cui bisogna attrezzarsi.

Il nostro impegno andrà nella direzione di promuovere forme innovative di smaltimento e riutilizzo dei rifiuti (ad es. la separazione secco-umido) e di riduzione dei costi di raccolta, anche attraverso la valorizzazione delle professionalità e delle competenze presenti all'interno della pianta organica comunale.

Accanto alla realizzazione di un sistema razionale di smaltimento e riciclaggio,occorre attivare rapidamente e seriamente l'isola ecologica prevista dalle normativa nazionale e regionale. Dobbiamo attrezzare un sito in cui effettivamente i cittadini possano conferire i rifiuti ingombranti (elettrodomestici in genere, mobili, ecc.) e i rifiuti speciali (rifiuti dell'edilizia, ecc.). Molti rifiuti sono riutilizzabili, mentre gli altri possono essere smaltiti in condizione di sicurezza per l'ambiente, i lavoratori e i cittadini.

 

 

   

 

 

L’interesse per le problematiche ambientali e per la tutela del paesaggio del nostro territorio troverà una rinnovata sensibilità nell’azione amministrativa della nostra Lista.

In un quadro di concertazione con le numerose, tradizionali e qualificate associazioni presenti sul territorio, è nostro

intendimento prioritario affrontare una politica di sviluppo socioeconomico compatibile con la difesa, la tutela e la salvaguardia del sistema fisico-ambientale attraverso anche forme di integrazione con gli altri Comuni della Valle Telesina.

 

Particolare attenzione sarà volta alla valorizzazione dei corsi d’acqua che interessano il nostro territorio ed a tutto il sistema acqua del Comune di Telese attraverso una serie di azioni tra loro integrate.

 

Alla realizzazione della pista ciclabile lungo il corso del

Torrente Grassano, è nostro intendimento apportare un sistema organico di azioni per la manutenzione delle sponde, la loro adeguata pulizia in modo da favorire la migliore fruizione.

 

Allo stesso modo, i collettori che attraversano da Via Lagni

l’area mercato saranno resi più compatibili con l’ambiente

circostante, attraverso la creazione di aree per il tempo libero e per i bambini.

 

Il Torrente Seneta, invece, potrà essere interessato da

interventi volti a mitigare l’impatto ambientale, attraverso la realizzazione di una siepe sempre verde lungo tutto il suo

percorso. Azioni qualificanti e significative, poi, saranno

indirizzate alla zona di confluenza tra il Seneta ed il Grassano.

 

La realizzazione di un nuovo depuratore comunale generale

rappresenta, poi, l’obiettivo prioritario inderogabile, tenuto conto dell’incremento demografico dell’urbanizzazione che ha interessato tutto il territorio comunale negli ultimi anni.

 

Il completamento ed il miglioramento della rete fognante, nella zona della Piana, Pagnano, Scafa e Ripa delle Vigne, nelle zone di espansione ed in quelle del Centro urbano non ancora servite, saranno opere necessarie per favorire e rendere sempre più accogliente e vivibile il nostro territorio per i nuovi concittadini, che sempre più numerosi, decidono di stabilirvisi.

 

Le opere di varie infrastrutture programmate e quelle in corso impongono l’adozione di un nuovo piano del traffico per ridurre l’impatto nocivo delle emissioni inquinanti degli

autoveicoli, migliorando la qualità dell’aria.

 

Azioni specifiche per la riduzione delle emissioni inquinanti

saranno quelle volte all’utilizzo ed alla diffusione di automezzi comunali a basso impatto, azioni, peraltro, già poste in essere dal Comando di Polizia Municipale, dotato di biciclette elettriche.

 

Analogamente, saranno studiate ed attivate forme di

incentivazione nell’acquisto di automezzi ad alimentazione

elettrica.