Con ricordi
napoletani e casertani, come Fucile stesso, c'era
Enzo Cioffi. Qualcuno ha detto: «Ma, sai che lo
vedo addirittura migliorato?!». La tecnica a
Cioffi non ha mai fatto difetto.
Fisicamente la
cura Bernardi a Desio lo ha messo in condizioni
perfette, la maturità di qualche anno in più, ora
sono 33, ha fatto il resto. Nelle serie inferiori,
parliamo dalla B in poi, Cioffi ancora per molti
anni farà la differenza. Lo aspettiamo per tanti
altri appuntamenti di fine anno come Star Inox.
Per Giovanni
Biondi forse quella di Telese è stata la serata di
addio al basket, non perché non voglia, ma perché
il lavoro veramente non dovrebbe consentirgli di
far fronte agli impegni di un'attività sportiva da
par suo. Anche con lui si è visto in campo che la
classe non invecchia. Qualcuno notando il barbone
chiedeva se era lui il più vecchio della squadra:
niente affatto, ha solo ... 35 anni. Chi invece
gli anni sembra nasconderli è Giovanni La Pasta.
Faccia pulita, fisico sempre asciuttissimo come
quando aveva vent'anni, occhiali da intellettuale,
dissimula i suoi 37 anni con disinvoltura. Ci sono
giocatori che un po' per mentalità un po' per doti
fisiche potrebbero giocare fino a cent'anni.
Evidentemente questa squadra ne è già una
selezione, ma La Pasta è sicuramente uno degli
esempi più calzanti.
Uno con qualche
chilo in più, l'altro qualche capello in meno,
Carlo Napolitano e Tommy Tommasella si sono
preoccupati sin dal primo momento che questa
rimpatriata si realizzasse. Entrambi hanno
trascorsi casertani. Ci sorge un dubbio. Tutti
questi giocatori hanno in comune un più o meno
lunga militanza in terra di lavoro: che l'aria di
Caserta nasconda il segreto dell'eterna
giovinezza? Ed infatti Tommasella, 34 anni, ha
fatto la serie A nella Juve oltre che nel Gorizia,
di dove è originario, e non si è allontanato di
molto visto che gioca ancora nel Morcone in
provincia di Benevento. Napolitano invece, 36
anni, si è stabilito a Caserta e il vizietto
difficilmente lo perderà ancora per molti anni.
Al Monteprocida
bisogna dare atto di grande sportività. Accettare
questo confronto, ancorché amichevole, comportava
molti rischi. È una squadra di serie B ed ha
incontrato una selezione di giocatori di serie C,
D e Promozione, ma che selezione. Non i migliori
in assoluto, ma i più vecchi,
II rischio di
perdere c'era eccome e sarebbe stato una
mortificazione da una squadra mosaico dell'età
media di 35 anni e mezzo. La vittoria ha
accontentato i montesi, il distacco di soli otto
punti ha lasciato tutto sommato abbastanza
soddisfatti gli Inox (Gambardella ha forse ancora
qualcosa da recriminare) ma sopratutto è stata
festa generale davanti a un bollente tegamino di
penne al formaggio. Già, perché più che una
semplice partita doveva essere una festa ed a
questo hanno pensato, come a tutta
l'organizzazione inappuntabile e generosa per la
dovizia dei premi distribuiti un po' a tutti, gli
amici di Telese dal sindaco D'Occhio al maestro di
cerimonia Peppe Grimaldi.
Telese ha accolto
tutta l'allegra brigata con simpatia e grande
senso sportivo.
La sua
candidatura per allestire ed ospitare questo
incontro fu quasi immediata. Tanto slancio si è
tramutato poi in una organizzazione perfetta che
ha chiesto solo di ripetersi. Noi di CANESTRO
prima di tutti dobbiamo ringraziare per l'impegno
e l'ospitalità, ma anche perché a qualcuno ha
fatto conoscere una località della Campania che è
sul punto di decollare.
Il nome di Telese
infatti non può essere disgiunto dalle sue Terme
che sono davvero miracolose e che ancora senza
grosse strutture alberghiere hanno già un
movimento locale di circa trecentomila unità
servite.
Ma Telese -
diceva il sindaco - guarda al futuro ed alle nuove
generazioni. Ed il futuro dei giovani di Telese è
da un lato lo sport e dall'altro le Terme. Quando
saranno realizzate le strutture alberghiere
adeguate a ricevere un vero e proprio flusso
turistico attirato non solo dalle terme ma anche
dal clima piacevole specialmente nei mesi caldi,
allora si potrà anche parlare di Telese nel modo
come lo sono già altre località termali italiane.
Questa semplice ed informale occasione sportiva è
stato solo un breve incontro. Salutiamo gli amici
di Telese con un "ad majora!".
CANESTRO Maggio
Giugno 1986 - Vittorio Cisternino |