2 dibattiti: Giustizia e Difesa - 04-09-02 - Foto di Giuseppe Grimaldi

   

 

Ore 16.30 Dibattito: "Giustizia, è così difficile mettersi d'accordo ?"

Modera: Avv. Gianfranco IACOBELLI


 

 

 
Partecipano:
On. Michele Giuseppe VIETTI, Sottosegretario alla Giustizia

On. Gaetano PECORELLA, Presidente Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Sen. Antonino CARUSO, Presidente Commissione Giustizia Senato della Repubblica
On. Luciano VIOLANTE, Capogruppo DS-Ulivo
Dott. Carlo FUCCI, Segretario nazionale Associazione Nazionale Magistrati
Dott. Claudio CASTELLI, Segretario generale Magistratura Democratica
On. Cristina MATRANGA, Vicepresidente nazionale UDEUR-PPE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ore 18.30 Dibattito: "Difesa e sicurezza internazionale"

Modera: Marco NESE, Corriere della Sera

 

 

Partecipano: On. Antonio MARTINO, Ministro della Difesa
On. Umberto RANIERI, DS-Ulivo, Commissione Esteri - Camera dei Deputati
On. Massimo OSTILLIO, UDEUR-PPE, Vicepresidente Commissione Difesa - Camera dei Deputati
On. Gustavo SELVA, Presidente Commissione Affari Esteri Camera dei Deputati

 

 

 
 

   Altri servizi sulla giornata a Telese:

 

Televideo RAI Me 04 Set 19:40:26

 

VIOLANTE, SI' MORATORIA PER LEGGI OCCASIONALI

 

"Approvo la proposta di una moratoria sulle leggi che non abbiano il fine di riformare l'ordinamento giudiziario".

Lo dice Violante,capogruppo Ds e ricorda che si tratta di una proposta in passato da lui stesso avanzata.

Violante approva poi le scelte di Casini sul Ddl Cirami,ma spiega:è un provvedimento che, senza intenzione, avvantaggerebbe la criminalità. Eserciteremo ogni prerogativa per impedirlo". Venerdì al via l'iter della legge nelle Commissioni. Lunedì la discussione generale del testo che durerà tutta la settimana La Casa delle Libertà vuole accelerare i tempi,l'opposizione invece sfruttare tutti i 60 giorni possibili per l'esame.

 

 

PIERLUIGI MELILLO / Il Mattino 05-09-2002

Casamassa: l’Udeur è stato mortificato, subito il riequilibrio


Tutti guardano a Telese, diventata alla ripresa settembrina la capitale della politica nazionale e regionale. C’è da capire cosa farà l’Udeur alla Regione e quale sarà il futuro del centro sinistra. Ci saranno ripercussioni politiche anche nel Sannio. Gli interrogativi saranno sciolti solo a fine settimana dal leader Clemente Mastella, che per ora evita di parlare di crisi. Ma già domani alla festa del Campanile arriva il governatore Bassolino. E l’unico consigliere regionale del Sannio, l’udeurrino Bruno Casamassa, cancella dal vocabolario politico parole come «avvertimento» o «diktat» nei confronti del capo dell’esecutivo regionale. Ma le questioni poste dall’Udeur vengono rimarcate con tono fermo e deciso. «Il partito - ammette Casamassa - è in una fase di studio, molto delicata. Ed è chiaro che quando si è in crescita, come accade al nostro partito, si elaborano nuove strategie, soprattutto negli interessi della collettività. Alla Regione Campania siamo sottostimati. Alla fine della settimana tireremo le somme e trarremo le conseguenze di un dibattito che s’è avviato all’inizio della festa all’interno del nostro partito».
- Dall’esterno si ha l’impressione che tutto si riduca ad una questione di poltrone. Cosa risponde?
«No, non è assolutamente una questione di poltrone. Diciamo che noi alle poltrone ci teniamo meno degli altri, che sono quelli che in realtà poi le occupano. Noi ne occupiamo pochissime. Stavolta realmente è una questione di statuto, di regolamenti. E di visibillità di un consiglio che resta distante dalla giunta. Ci sono problemi che vanno oltre il potere e che interessano la collettività e la Regione Campania».
- Lei unico paladino del Sannio a Palazzo Santa Lucia. Non è facile tutelare gli interessi di quest’area interna della regione.
«Ormai al consiglio sono demandate sempre meno funzioni. La gestione del potere è nelle mani della giunta e nell’esecutivo beneventani non ce ne sono»
- A Bassolino che arriva domani quale avvertimento intende lanciare?
«Noi non lanciamo avvertimenti. Noi diciamo le cose così come stanno per il bene della coalizione e dei cittadini.Bisogna rivedere il sistema di gestione dell’amministrazione e della vita amministrativa, riequilibrando i poteri. Anche a favore delle commissioni consiliari, non accentrando tutto nelle mani di poche persone».
- Mastella non auspica la crisi, ma vede un clima da tempesta.
«Ma è così. Le difficoltà sono ormai oggettive. Bassolino sa che l’Udeur è un partito attento alle problematiche. Anche con il dissenso abbiamo garantito il funzionamento delle commissioni e del consiglio. Più che alleati fedeli, siamo stati alleati attenti. Ma ora non possiamo essere più sottomessi a nessuno».
- Telese ha rilanciato l’attenzione sul Sud dimenticato. Era ora.
«Ma è stata anche l’occasione per mettere in vetrina un partito come il nostro che è in crescita. Un partito vivo, che si mostra all’attenzione dei cittadini del Sud come l’ unico partito che difende e porta avanti un discorso di territorio, Un Sud ormai abbandonato dal Governo e dal Parlamento. Non vedo più provvedimenti a favore del Mezzogiorno e dei disoccupati. Nulla per le infrastrutture. Si, parole. Anche poche ormai e niente fatti».
Lo scontro sulla giustizia
Di grande interesse il dibattito sulla giustizia, moderato dall’avvocato Gianfranco Iacobelli. Michele Vietti, sottosegretario alla Giustizia, e Luciano Violante, capogruppo dei Ds alla Camera, hanno dato vita ad un confronto-scontro.«Sulla legge Cirami avete drammatizzato troppo», dice il primo. «È una legge che avvantaggia la criminalità e se non sarà ritirata sarà scontro duro», replica Violante . Assenti Virginio Rognoni e Gaetano Pecorella sul palco Antonio Caruso, presidente della commissione giustizia del Senato, Carlo Fucci, segretario della Anm, Claudio Castelli segretario di Magistratura democratica, e Cristina Matranga vicepresidente dell'Udeur.

 

 

Politica - festa dell’udeur / 5-09-2002  da Il Denaro.it

 

CONVEGNO SU «GIUSTIZIA, è COSì DIFFICILE METTERSI D’ACCORDO?» CON CASTELLI, VIETTI, VIOLANTE E MASTRANGA.

 

Vietti: Il decreto Cerami tutela tutti

Il ministro della Difesa Martino interviene sul Medio Oriente: L’Onu deve avere un ruolo

di Brando del Duca Ieri a Telese si è parlato di giustizia. In programma il dibattito «Giustizia, è così difficile mettersi d’accordo?». Cristina Mastranga, vicepresidente nazionale dell’Udeur, Claudio Castelli, segretario generale di magistratura democratica, Carlo Fucci, segretario nazionale Associazione nazionale magistrati, Luciano Violante, capogruppo Ds-Ulivo e Michele Vietti, sottosegretario alla Giustizia. Oggi altro appuntamento con la festa del Campanile: alle ore 11 è previsto il dibattito su «Programmazione sociale dell'abitare: verso la qualità della vita»; alle 17 si parla di Idee a confronto.

A Telese si parla di giustizia. Un dibattito lungo e combattuto, anche se sempre con toni sereni, quello di ieri pomeriggio. L’argomento, di grande attualità, («Giustizia, è così difficile mettersi d’accordo?»), richiama una grande platea di esperti e addetti ai lavori. In prima fila, dunque, i relatori: Cristina Mastranga, vicepresidente nazionale dell’Udeur, Claudio castelli, segretario generale di magistratura democratica, Carlo Fucci, segretario nazionale Associazione nazionale magistrati, Luciano Violante, capogruppo Ds-Ulivo e Michele Vietti, sottosegretario alla Giustizia. Sul tappeto il decreto Cerami, criticato dalla sinistra come un provvedimento salva-Berlusconi, difeso dalla maggioranza «perché tutela tutti», come sottolinea lo stesso Vietti. Che insiste sul catastrofismo demagogico propugnato dalla sinistra in questa vicenda. Curiosamente gli fa eco Cristina Mastranga che, anche se in toni certamente più attenuati, difende in parte il decreto Cerami. Dura la posizione di Castelli, convinto della necessità del decreto Cerami solo per difendere gli interessi del presidente del Consiglio, piuttosto che gli interessi della collettività. «D’altronde - dice Castelli - ne sono una prova i decreti approvati finora dal Governo». La risposta di Vietti non si fa attendere. Il sottosegretario snocciola una serie di dati e di provvedimenti adottati finora che, a suo dire, hanno il solo scopo di difendere la collettività. L’altro dibattito ha come tema la «Difesa e la sicurezza internazionale». Il ministro della Difesa Antonio Martino parla a trecentosessanta gradi sulla questione sicurezza nel mondo. Chiari i riferimenti alla situazione in Medio Oriente: «Gli Stati Uniti non devono attaccare Saddam - afferma il titolare del Dicastero -. Occorre piuttosto un intervento forte dell’Onu». Le Nazioni Unite, secondo Martino, escono rafforzate dall’11 settembre. Anche Gustavo Selva, presidente della Commissione affari esteri della Camera, non manca d’intervenire: «Il Governo è saldo e forte, nonostante gli attacchi della sinistra», fa osservare il parlamentare di An. In tutto questo Clemente Mastella, padrone di casa, s’intrattiene amabilmente con i rappresentanti del Polo.

Questa mattina altri appuntamento con la festa nazionale del Campanile: ore 11 dibattito su «Programmazione sociale dell'abitare: verso la qualità della vita»; intervengono l'assessore all'Edilizia Regione Campania, Marco Di Lello, l'assessore all'Ambiente Regione Campania, Federico Simoncelli e il presidente Commissione urbanistica, lavori pubblici, trasporti, ambiente Regione Campania, Giuseppe Manzo; alle ore 17 dibattito su «Idee a confronto»; intervengono il presidente Ds, Massimo D'Alema, il presidente Ccd, Marco Follini, il coordinatore nazionale Fi, Roberto Antonione e il segretario nazionale Udeur-Ppe, Clemente Mastella; ore 18.30 dibattito su «L'informazione in Italia: dal messaggio di Ciampi in poi»; intervengono il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri e il presidente Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Claudio Petruccioli.