Sannio e fotografia - 27-10-03 - Lucia Gangale

 

 

La signora della foto ha un’aria un po’ retrò con quel taglio di capelli e la pelliccia sul collo. Di sicuro è benestante, appartiene alla borghesia del tempo.

In quest’altra poi c’è la processione con i carri di grano che sfila per le vie del paese. Per il giorno di festa contadini e popolane sfoggiano i loro vestiti più belli e la statua della Madonna è carica d’oro.

Scovando tra le carte trovo un bellissimo giovane con le ghette ed il giornale. E’ seduto in un suggestivo vicolo in pietra. Lascia la fotografia in ricordo alla fidanzata. Non tornerà più dalla guerra.

Signore e signori, ho trovato anche un frantoio d’epoca, e poi costruzioni che oggi non ci sono più perché abbattute.

Poi, in qualche libro di appassionati studiosi, trovo immagini di arcate che nella nostra Benevento non ci sono più, seguo le trasformazioni urbanistiche della città.

Un materiale imponente che oggi come oggi si trova solo nei libri o in archivi privati.

Chi non conosce le bellissime foto del cavalier Intorcia?

Questo materiale racconta la nostra storia, la storia del Sannio, ci permette di seguire le trasformazioni economiche e quelle del costume.

 

Perché non creare un’archivio fotografico anche a Benevento?

Ce ne sono di molto importanti in Italia, come l’azienda Alinari di Firenze o la fototeca storica Ando Gilardi a Milano…

Perché non creare una struttura che attraverso gli “scatti” dei grandi fotografi o dei semplici appassionati documenti in immagini la storia del Sannio, dei suoi centri storici, che oggi si vuole valorizzare, e della sua gente.

Oltre a preservare il nostro passato una struttura concepita come archivio storico, museo o fototeca, potrebbe costituire una attrattiva fascinosa per i visitatori del Sannio ed un’occasione importante per l’economia locale, per far emergere idee e tante forze, per creare eventi ed occasioni culturali.

A Udine esiste il “Comitato Tina Modotti” (affascinante fotografa italiana scomparsa nel 1942) che si occupa di allestire mostre, pubblicare libri, fare rassegne, conferenze, dibattiti e quant’altro.

Perché non imparare da questi esempi?

Agli appassionati ed a chi ha i poteri decisionali, come appassionata, lancio l’idea.

 

Lucia Gangale

l.gangale@tin.it