L’MDC diffida Poste Italiane - 23-10-03 - Giovanni Festa

 

 

Movimento di Difesa del Cittadino Onlus

Associazione Nazionale di Consumatori e Utenti – L.281/98

Sede Nazionale P.zza Addis Abeba, 1, 00199 Roma Tel. 06/86391064 www.mdc.it

COMUNICATO STAMPA

 

 

Condizioni vessatorie per il libretti di risparmio.

L’MDC diffida Poste Italiane.

 

 

Iniziativa deI Movimento di Difesa del Cittadino per contrastare le clausole vessatorie rilevate nel modulo contrattuale di adesione al collocamento dei libretti di risparmio postale. 

 

A seguito di numerose segnalazioni pervenute da utenti di tutta Italia, i legali dell’associazione hanno rilevato una serie di vizi inerenti le condizioni generali applicate, tra queste l’assenza di un’adeguata informazione e di una corretta pubblicità che si sostanziano, dato ancor più rilevante è che a molti risparmiatori non è stata neppure consegnata alcuna copia del contratto sottoscritto e delle relative condizioni.

 

Alcune condizioni generali predisposte da Poste Italiane sarebbero manifestamente vessatorie nei confronti dei risparmiatori, laddove comportano un significativo ed ingiustificato squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto a tutto discapito del risparmiatore.

Si tratta di una questione molto delicata che rientra nel più ampio problema inerente la chiarezza e la trasparenza negli strumenti di risparmio.

 

In proposito, il segretario nazionale del MDC, l’Avv. Francesco Luongo, ha dichiarato: “Abbiamo ritenuto opportuno diffidare Poste Italiane, ai sensi della L. 281/98, anche per iniziare a frenare l’indiscriminato diffondersi di clausole palesemente vessatorie ai danni del consumatore ed in contrasto con l’art. 1469 bis del Codice civile”.

 

Per il Movimento non è possibile tollerare che in contratti di massa, come appunto quello di apertura dei libretti di risparmio postali, vengano previste norme capestro come stabilire aule Tribunale competente per le controversie, quello della azienda e non del consumatore.

 

Queste ed altre obiezioni sono state sottoposte alla attenzione di Poste Italiane, cui il Movimento chiede di modificare immediatamente le clausole ritenute abusive.

( L'Ufficio Stampa)