Proposta, parco agricolo nel Sannio - 25-10-03 - da Il Mattino

 

 

«Così il parco agricolo del Sannio»

GIUSY MALGIERI

Un parco agricolo nel Sannio, quale strumento di sviluppo socio-economico-turistico e laboratorio di sostenibilità ambientale che connetta le zone rurali interposte tra le aree protette dei Parchi regionali campani. È questa l'interessante proposta lanciata nel corso del convegno internazionale su "Il paesaggio rurale come fattore di complessità ambientale e strumento di governance: analisi delle componenti di sviluppo", che si è svolto nei giorni scorsi, secondo una modalità di circuito, coinvolgendo i centri di Benevento, Guardia Sanframondi e Cerreto Sannita.

Quarantacinque i relatori che si sono soffermati sui diversi aspetti della gestione del territorio rurale e del paesaggio: dalla importanza economico e culturale dei prodotti agricoli locali (Cantarelli, Cannata, Panza, Ciarleglio, Amendolara), al connubio turismo e ambiente rurale (Lozato Giotard, Ferry) dall'importanza delle connessioni territoriali attraverso reti ecologiche (Blasi, Badino, Farina), alla tutela delle architetture del paesaggio rurale (Maniglio Calcagno, Calderazzi e Gangemi).

Tutti relatori hanno concordato sulla importanza della proposta della professoressa Aloj, presidente del comitato scientifico e organizzatore, di realizzare un parco agricolo nel Sannio. Gli aspetti pedagogici di tale comparto sono stati messi in evidenza dai professori Frauenfelder, Freitas, Serra Santa Eufemia e Adam. Proposte e soluzioni non solo scientifiche.

«L'obiettivo del convegno - ha dichiarato infatti la presidente Aloj - è stato quello di produrre un contributo scientifico multidisciplinare allineato con l'azione politica ed amministrativa che da diversi anni vede il Sannio al centro di interventi e scelte di nuovo sviluppo, ed ha voluto offrire proposte e soluzioni non solo scientifiche ma anche gestionali, politiche ed amministrative per intensificare ancora di più l'azione di rinnovamento del territorio che è anche il fine cui deve tendere il lavoro della comunità scientifica ed accademica».

Già in questi giorni esperti e docenti universitari si incontreranno per formalizzare alcune proposte. La verifica del percorso eventualmente intrapreso sarà il prossimo anno in occasione dell’appuntamento già fissato per la presentazione degli atti del convegno.