Sindaci,NO alle Centrali T.elettriche  - 19-04-04 - Vincenzo Fioretti e Francesco Mandato

 

 

Comitato Popolare Sannita contro le Centrali Termoelettriche

Sede provvisoria: via Annunziata, 127 – 82100 - Benevento

Comunicato stampa

E’ arrivato il momento di svelare il Mistero della Centrale Termoelettrica nel PRUSST.

Domani, 19 Aprile si riunisce finalmente, dopo 15 mesi, l’Assemblea dei Sindaci dei 68 Comuni aderenti al PRUSST . Si tratta di un evento di grande importanza perché finalmente si capirà quale Organo di Gestione ha deciso di inserire nel Programma per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio una Centrale Termoelettrica che la società Ansaldo vorrebbe costruire a tre chilometri da Benevento, Pietrelcina e Paduli.

Per oltre un anno abbiamo insistito nel chiedere che il Sindaco D’Alessandro, quale legale rappresentante del PRUSST spiegasse perché quel progetto per un impianto fortemente inquinante fosse stato inserito in un Programma per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Proprio l’inserimento nel PRUSST ha consentito all’Ansaldo di ottenere il parere favorevole dalla commissione nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale.

L’Ansaldo nell’integrazione al progetto depositata il 6 aprile 2003 precisa che: <<senza dubbio il progetto è il più importante investimento legato a tale iniziativa in quanto costituisce la parte privata del finanziamento su cui si regge il programma “Calidone”, in assenza del quale verrebbero meno le condizioni di invariabilità dell’indicatore sulla partecipazione privato/pubblico>> (1/3 privato, 2/3 pubblico) con la conseguente decadenza dell’intero programma.

Questa stessa considerazione la esprime il coordinatore del P.R.U.S.S.T. Geom. Terracciano con una nota del 30 settembre 2002

Formalmente la richiesta dell’inserimento del progetto Ansaldo nel P.R.U.S.S.T. è stata formulata dal Comune di Paduli con una delibera del 9 aprile 2002, ma già il precedente 27 marzo il coordinatore Terracciano rilasciava un attestato dal quale risulta che la centrale è inserita nel P.R.U.S.S.T. “Calidone” al numero 656 .

In effetti il rapporto tra Ansaldo – P.R.U.S.S.T. comincia almeno un anno prima!

Infatti l’Ansaldo nell’allegato “1 A” presentato al Ministero dell’Ambiente come integrazione comunica che agli inizi del 2001 aveva avviato la ricerca di un sito per la localizzazione di una centrale termoelettrica nell’area beneventana, precisando che Napoli e Caserta sono i principali centri di consumo regionali ma presentano notevoli criticità (cioè densità abitativa e livello di inquinamento), condizioni che nella provincia di Benevento non si presentano.

Nella nota l’Ansaldo dice di aver già sottoscritto il 5 aprile 2001 l’accordo con il Sindaco del Comune di Benevento, quale capofila del P.R.U.S.S.T., per iniziare le valutazioni di sostenibilità.

Lo studio di fattibilità già menzionato dall’Ansaldo fu redatto dai tecnici del P.R.U.S.S.T. e consegnato agli inizi del 2002.

Nelle conclusioni si legge che l’analisi condotta delinea diverse ricadute benefiche sul territorio e che la tecnologia proposta è quella di minimo impatto ambientale.

Il sito, però, C/da Roseto nel Comune di Benevento, non è del tutto idoneo.

A seguito di questo studio di fattibilità il Comune di Benevento espresse parere sfavorevole all’installazione della centrale termoelettrica nel proprio territorio ma il Sindaco D’Alessandro, nella qualità di capofila del P.R.U.S.S.T., ha continuato ad assumersi impegni con l’Ansaldo per costruire la centrale in altri comuni.

Il gruppo tecnico del P.R.U.S.S.T. nel frattempo si era impegnato a redigere un altro studio di fattibilità per contrada Saglieta ma quel lavoro non è mai stato completato.

Il 21 marzo del 2002, sempre nell’ambito delle relazioni avviate tra Ansaldo e P.R.U.S.S.T., viene firmato un protocollo di intesa tra il Sindaco di Paduli De Gennaro e il legale rappresentante dell’Ansaldo

Il Comune di Paduli esprime di fatto parere favorevole; preciserà successivamente di aver subordinato tale parere alla Valutazione di Impatto Ambientale.

Il progetto dell’Ansaldo lo troviamo inserito nell’accordo quadro del P.R.U.S.S.T. pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il 15 luglio 2002 ma nessuno spiega chi ha deciso l’inserimento della centrale in questo programma.

Di certo non è stata l’Assemblea dei Sindaci, e non c’erano ancora né il Comitato Paritetico di Attuazione (CIPA) né il Collegio di Vigilanza, che sono stati costituiti in seguito.

In seguito il Comune di Paduli ha chiesto formalmente, con una delibera di giunta del 28 aprile 2003, che la centrale termoelettrica fosse esclusa dal P.R.U.S.S.T ma nessuno ha provveduto in tal senso e pertanto la Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale agli inizi del mese di luglio 2003 ha ancora considerato, per la centrale termoelettrica, valida la rispondenza all’accordo Stato – Regioni ecc.. del settembre 2002.

Da sottolineare che a giugno 2002 il coordinatore del P.R.U.S.S.T. “Calidone” Terracciano ha presentato opposizione al progetto di centrale termoelettrica proposta dalla società “Energia S.p.A”, sostenendo che nel programma “Calidone” è inclusa la centrale dell’Ansaldo e che la sottoscrizione dell’accordo quadro del 31 maggio 2002, pubblicato sul B.U.R.C. il 15 luglio 2002, esplica gli effetti della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza.

Sono proprio queste affermazioni che hanno consentito all’Ansaldo di dimostrare alla Commissione Nazionale di Valutazione Impatto Ambientale di avere l’assenso delle Amministrazioni Locali (tutte quelle che hanno firmato il P.R.U.S.S.T.) e di essere indispensabile allo sviluppo sostenibile del territorio.

Il coordinatore del PRUSST, geometra Franco Terracciano, con un comunicato stampa del 27 novembre 2003 ha precisato che i Sindaci dei Comuni aderenti al Programma CALIDONE erano informati sull’inserimento della Centrale Termoelettrica nell’Accordo Quadro sottoscritto il 31 marzo 2002. Ma Terracciano non afferma che l’inserimento della Centrale è stato deliberato dall’Assemblea dei Sindaci. Egli ritiene che i Sindaci erano stati informati (ma molti Sindaci smentiscono) ma non spiega chi ha deciso. E’ mai possibile che D’Alessandro, Sindaco del Comune Capofila del PRUSST, e il geometra Terracciano si siano assunti, da soli, il potere di decidere l’inserimento del progetto di una enorme Centrale Termoelettrica altamente inquinante, nel Programma per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio al quale aderiscono da 68 Comuni, la Provincia, la Regione e 5 Ministeri?

E’ mai possibile che quella Centrale abbia ottenuto l’attestazione di “intervento indifferibile di pubblica utilità” solo per decisione di due persone?

Terracciano, nel suo comunicato, precisa anche che in un primo momento effettivamente egli ha sostenuto che senza quella Centrale, sarebbe stato compromesso tutto il programma di interventi del PRUSST, ma poi, dopo le nostre denunce, ha rifatto i calcoli e ora sostiene che si può escludere la Centrale dal Programma.

In un documento del Luglio 2003, pubblicato sul sito internet del Comune di Benevento, si legge chiaramente che Terracciano, dopo il parere negativo del Consiglio Provinciale e dei Consigli comunali di Benevento, di Paduli e Pietrelcina, ha continuato ad esprimere parere favorevole al Progetto Ansaldo sostenendo, addirittura, che se gli altri consigli comunali non si erano pronunciati negativamente avevano di fatto espresso parere favorevole. Ma come funziona questo PRUSST? Chi assume le decisioni? E chi si incarica di farle rispettare?

Benevento, 18 aprile 2004

Per il coordinamento Vincenzo Fioretti e Francesco Mandato