Turismo, risorsa per Telese? - 17-10-03 - Associazione Ulisse

 

 

IL TURISMO: RISORSA ECONOMICA PER TELESE?

Telese, è da tempo che sta vivendo un tipo di turismo mordi e fuggi, ogni mattina arrivano centinaia di persone, fanno le cure e poi ripartono senza lasciare nulla al di fuori delle Terme.

Dov’è l’indotto turistico? Di quale sviluppo si parla? Qual’e’ il ruolo svolto dall’Amministrazione?

Francamente, non vediamo e non abbiamo mai visto la valorizzazione della vocazione turistico/termale del nostro Paese. Anzi, risulta essere inesistente qualunque progetto di sviluppo e rimane assolutamente irrisolta la questione della scelta sulla tipologia di turismo che si vuole perseguire (di massa, medio, medio-alto, alto).

 

Pensiamo che per realizzare una concreta crescita economica è necessario che chi amministra eserciti un ruolo di stimolo e di impulso nei confronti delle forze economiche, che dia delle indicazioni e si faccia promotore effettivo di una progettualità alla luce anche delle opportunità che vengono offerte da strumenti “agevolativi”di sviluppo locale quali il Pit Filiera Termale.

Uno degli obiettivi prioritari da perseguire date le enormi potenzialità del nostro paese ricco di risorse, potrebbe essere rappresentato dalla diversificazione dell’offerta turistica, non più solo cure termali di tipo terapeutico “ settore considerato dagli esperti maturo” ma, attenzione particolare anche a quella specifica domanda di turismo di tipo salutistico e di benessere fisico che di anno in anno è in costante crescita.

L’impostazione di tale modello potrebbe essere lungimirante e vincente, data anche la vicinanza a grandi centri come Napoli e Roma, attrarrebbe una notevole quantità di turisti di target medio-alto, con una elevata propensione alla spesa. Gli effetti benefici sul versante economico per Telese e per l’intero comparto turistico- commerciale sarebbero ovvi.

Bisognerebbe in sintesi rivedere e ampliare lo standard qualitativo dei servizi offerti e migliorare la qualità della vita “non solo” del turista.

Il Pit Filiera Termale può rappresentare un’opportunità di crescita e di sviluppo per Telese, è un’opportunità da non perdere, in quanto porterà sul territorio notevoli risorse finanziarie e attiverà investimenti, che ricadono sia nella sfera pubblica che in quella privata. Ad esso probabilmente, non è stata data dall’Amministrazione adeguata pubblicità, poiché, sono pochi gli operatori economici che effettivamente conoscono le possibilità che si possono cogliere con questo strumento.

E’ necessario che i progetti pubblici presentati dal Comune per il Pit Filiera Termale, siano resi noti, in quanto, gli investimenti dei privati possono essere stimolati e/o attratti solo venendo a sapere i piani d’investimento del settore pubblico, è necessario ed indispensabile operare in “tandem” ognuno per la propria parte, per la crescita e lo sviluppo di Telese.

Auspichiamo che parte delle risorse del Pit vadano ad attivare delle politiche di sviluppo – marketing territoriale - previste e contemplate anche dal POR a cui il PIT fa riferimento – in modo da promuovere a livello nazionale il “prodotto” Telese ed eventualmente “ la Valle Telesina” in un discorso sinergico e organico di sviluppo turistico complessivo, anche attraverso la realizzazione di un marchio d’area (individuazione di itinerari turistici tenendo conto della specificità e della vocazione del territorio: turismo termale e benessere fisico, turismo enogastronomico e artigianato locale, turismo-religioso, ecc), in modo da offrire un pacchetto integrato di servizi e proporlo sia a Tour Operator nazionali che internazionali, sia attraverso la partecipazione a importanti fiere di settore quali la Borsa Internazionale del Turismo che si tiene annualmente a Milano. Prevedere eventualmente anche la figura del Conciliatore potrebbe rappresentare una scelta importante di politica commerciale, (questo ruolo delicato di soggetto “terzo” imparziale e di tutela del consumatore potrebbe essere ricoperto ad esempio dalla Camera di Commercio di Benevento), tale figura garantirebbe i turisti sullo standard qualitativo dei servizi offerti, che precedentemente gli operatori economici si sono impegnati a garantire e/o offrire mediante l’accettazione di un disciplinare.

Tale idea di sviluppo potrebbe avere i seguenti effetti positivi: 1) trasformare il turismo “ da mordi e fuggi” in un turismo stanziale 2) allungare la stagione estiva e destagionalizzare i flussi turistici, 3) nascita di nuove attività, creazioni di nuovi posti di lavoro e maggiore benessere per tutti.

Ci auguriamo che su queste sommarie indicazioni “dato lo spazio a disposizione” si possa aprire un dibattito serio e costruttivo che esuli dagli steccati politici, ipotizzi un obiettivo comune su cui ragionare e riflettere, e aggiunga altre proposte.

ulisse.telese@virgilio.it