Fortore, no alla riforma Moratti  - 24-01-04 - da Sannio Tradizioni

 

 

LE MAESTRE CONTESTANO LA NUOVA ORGANIZZAZIONE

Fortore, no alla riforma Moratti

Istituti in crisi alla vigilia delle iscrizioni. Famiglie nell’incertezza

VINCENZO COCCA

La riforma Moratti continua a creare apprensioni nel mondo della scuola. Nonostante le rassicurazioni del ministro, i genitori ed i docenti sono sul piede di guerra. Intanto, la prossima scadenza delle iscrizioni fornisce una ulteriore occasione per portare alla ribalta le problematiche che, da tempo, stanno accompagnando l'iter legislativo inerente la riforma scolastica. D'altronde, lo stesso decreto legislativo ancora deve essere licenziato dalla Camera dei Deputati, per poi passare al Senato.

Anche nel Fortore i dirigenti dei vari istituti sono impegnati in incontri ed assemblee per informare i genitori e per cercare di fornire chiarimenti ad una serie di dubbi e perplessità che la recente circolare e la stessa «lettera aperta» inviata dalla Moratti a tutte le famiglie non hanno affatto fugato. Le iscrizioni rappresentano, da sempre, uno dei passaggi fondamentali, non solo per i comparti organizzativi e gestionali, sebbene per il coinvolgimento diretto delle famiglie e dei ragazzi, chiamati ad assumere scelte determinanti, ai fini dei percorsi formativi e strettamente collegate al prosieguo degli studi ed al futuro inserimento nel comparto lavorativo. L'allarme che regna anche tra i docenti è più che palpabile. Sono in molti a ritenere che la riforma sia sbagliata.

«Si vuole cancellare la scuola pubblica - afferma una nota di un gruppo di maestre -, si pensa di togliere il tempo pieno, mentre si finanazia la scuola privata e poi, continuano, sono gli stessi politici di maggioranza a lamentare il comportamento ostinato della Moratti che ha scavalcato il Parlamento. Difatti - precisano le docenti - la stessa Angela Napoli, relatrice, nella commissione cultura alla Camera dei deputati, dello stesso decreto attuativo della riforma, aveva, in un primo momento, rassegnato le dimissioni proprio perchè la Moratti, con l'emanazione della circolare sulle iscrizioni, aveva anticipato i contenuti del decreto in fase di discussione, sostituendosi, di fatto, a quelle che sono le prerogative del Parlamento. Un vero caos, nel quale sono coinvolti gli Enti locali, cui spettano una molteplicità di interventi». La circolare della Moratti assegna alle varie amministrazioni la messa a disposizione dei locali, la dotazione di strumenti didattici, oltre all'erogazione di una serie di servizi, indispensabili per garantire la totale fruizione del diritto allo studio. Per i Comuni, l'attivazione degli anticipi nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole elementari, equivale a compiti accresciuti e nuove spese. In effetti, il sistema scolastico e formativo si trova ad affrontare uno scenario in rapida trasformazione, nel quale confluiranno i processi in fase di elaborazione e di definizione che, comunque, sono chiamati a confrontarsi con quelli consolidati. Per valutare i risultati derivanti dai nuovi assetti educativi e didattici bisognerà aspettare anni, salvo imprevisti che potrebbero lasciare le cose immutate.

Il Mattino del 21 gennaio 2004