L’abbraccio commosso all’Arma  - 18-11-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

A Cusano Mutri

L’abbraccio commosso all’Arma

Pubblicato il 15-11-2003

 

Il preside Mongillo rimarca l’abnegazione dei militari, il sindaco Maturo il sacrificio per la libertà

 

 

Lacrime, dolore, costernazione. Una folla numerosa, quella delle grandi solidarietà, ha manifestato la sua vicinanza all’Arma dei carabinieri e alle famiglie dei militari caduti in Iraq.

Ieri (14-11-2003), in una mattinata fresca, ma non gelida, un vento di cui s’avvertiva appena la presenza, la scuola dell’infanzia, l’elementare, la media e il Comune hanno ricordato con una toccante manifestazione la strage a Nassirya.

 

I carabinieri della locale stazione presenti, il maresciallo Giuseppe Leone, comandante del nucleo; Eugenio Renzi, vice comandante; il brigadiere Cosimo Malvarosa, hanno potuto sentire il calore della popolazione, delle istituzioni locali. L’Arma non è stata mai sola e, soprattutto non lo è in questo momento. Il rispetto per l’attività dei militari, per il loro coraggio, ha preso ad ingigantirsi, ha preso le connotazioni della fierezza.Nei pressi del monumento ai caduti in piazza Volpicelli, un commosso Reodolfo Antonio Mongillo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo, ha ricordato i caduti, «i figli d’Italia che in terre lontane, con spirito di abnegazione e altruismo, hanno portato il senso pieno dell’italianità».

 

Nel suo discorso, il sindaco Giuseppe Maturo, ha ricordato i 19 eroi che hanno pagato con la vita l’impegno per la pace, la stabilità e la democrazia in un paese lontano il cui popolo era oppresso da una terribile dittatura. «Non è un caso - ha detto Maturo - che tale compito era stato affidato agli italiani, un popolo espansivo ed altruista per natura, come non è un caso che tale compito sia stato assegnato proprio ed in particolare all’Arma dei carabinieri, che quotidianamente presidiano ogni angolo del nostro paese a dare sicurezza e tranquillità, costituendo il primo baluardo di difesa dei diritti di noi cittadini.

 

Non è un caso - ha ricordato il sindaco - che uno degli eroi più grandi dei nostri tempi è proprio un carabiniere, Salvo d’Acquisto, che immolò la propria vita per salvare 22 innocenti scelti a caso dai nazisti per vendicare alcuni loro commilitoni. Come Salvo d’Acquisto allora, così i nostri carabinieri oggi hanno immolato la propria vita per garantire i più alti valori umani, quali la democrazia e la libertà, a quel popolo lontano».

 

Un pensiero particolare Maturo lo ha rivolto a tutti coloro che continuano ad essere impegnati in queste missioni, perché ancor più oggi lo fanno con la consapevolezza del rischio di non poter riabbracciare l’affetto dei loro cari. E a chi, in passato, è già stato impegnato in missioni di pace e si è prodigato con lo stesso spirito di altruismo e sacrificio, e tra questi vi sono, il sindaco lo ha ricordato con orgoglio, diversi suoi concittadini.

 

Infine l’espressione calorosa del suo cordoglio e di quello dell’amministrazione alle famiglie dei caduti e all’Arma. Gli alunni delle scuole, con le loro riflessioni hanno reso la manifestazione ancora più toccante. Presente alla cerimonia anche il consigliere provinciale Lucio Rubano.