I nuovi vini di Torre Gaia - 15-03-04 - Francesco Aiello

 

 

Torre Gaia, la più estesa azienda vinicola della Campania, ha presentato i nuovi vini ed i progetti imprenditoriali nel campo dell'ospitalità e della ristorazione, nel corso della serata-evento di mercoledì 10 marzo  presso la sede in via Boscocupo 11 a Dugenta.

Alla Tavola rotonda che precederà la cena, hanno partecipato: Carmine Nardone, Presidente dell'Amministrazione provinciale di Benevento; Alfonso Ciervo, Assessore provinciale all'Agricoltura; Gennaro D'Ambrosio, capo-area della Banca della Campania; Nicola Matarazzo, presidente provinciale Associazione Italiana Sommelier. All'incontro, presieduto dal giornalista del Mattino Luciano Pignataro, è previsto l'intervento di Luigi Veronelli.

Nel corso della serata, presentati i vini di prossima commercializzazione: Aia Vecchia, Cortinolfi e Pagus.

L'Aia Vecchia 2000, Sannio Rosso Doc prodotto da Aglianico e Montepulciano solo nelle grandi annate, è realizzato con una accurata selezione delle migliori uve coltivate proprio sulla collina di Torre Gaia. Questo vino, un vero cru aziendale, viene distribuito dopo due anni  di maturazione in botti di rovere ed un anno di affinamento in bottiglia.

Cortinolfi e Pagus, rispettivamente Solopaca Rosso superiore Doc e Solopaca bianco classico Doc, richiamano entrambi la più antica ed estesa Denominazione di Origine Controllata della Campania. In questo caso Torre Gaia ha scelto la strada della qualità nel solco della tradizione, realizzando due vini "doc Solopaca"  che riescono a coniugare il fascino delle vigne già note al tempo dei Romani con i moderni sistemi di coltivazione e vinificazione.

"La nostra mission da quando abbiamo rilevato la proprietà e la gestione di Torre Gaia è quella di consolidare la presenza dell'azienda nel mercato dei vini di qualità, sviluppando anche le attività legate alla ristorazione ed alla ricettività alberghiera", spiega Tommaso Riccardi, amministratore di Torrenova srl.

L'evento del 10 marzo è stata l'occasione per presentare le altre attività svolte da Torre Gaia. Anche se il vino resta il "core-business" dell'azienda, dopo oltre tre anni di impegno è stato realizzato il progetto di trasformare la tenuta di Torre Gaia in una moderna "country house" dedicata all'ospitalità, alla ristorazione legata al territorio ed al benessere.  Con questo obiettivo la Villa padronale, una tipica masseria Sannita di inizio Novecento, è divenuta residenza di campagna per quanti vogliono trascorrere un soggiorno all'insegna del relax. Poi c'è il ristorante che propone una cucina raffinata e legata ai sapori della tradizione campana. Il tutto immerso in un grande parco che consente suggestive passeggiate tra i vigneti ai piedi del Massiccio del Taburno. 

Dov'è Torre Gaia: Via Boscocupo, 11 82030 Dugenta (BN) Tel.  0824 978172e-mail: info@torre-gaia.com

 


 

Veronelli promuove le Denominazioni comunali per il vino

Luigi Veronelli tiene a battesimo i primi vini della doc Solopaca ad essere imbottigliati con la qualifica di Superiore e Classico, e sottolinea l’importanza che i Comuni avranno nella valorizzazione del territorio. L’occasione è stata fornita dalla presentazione dei nuovi vini dell’azienda Torre Gaia di Dugenta, in provincia di Benevento. E proprio nel cuore del Sannio il Maestro dell’enologia nazionale ha messo in evidenza i progressi fatti dalla produzione vitivinicola regionale. “Cinquant’anni fa ho accusato gli agricoltori della Campania di non rispettare il territorio straordinario che si trovano a disposizione. Oggi, per fortuna, sto constatando che c’è competenza e voglia di fare, soprattutto nel settore vinicolo”, ha detto Veronelli. La denominazione Solopaca, del resto, oltre ad essere la più antica ed estesa della Campania, è quella che fino ad oggi ha brillato meno. Dal binomio territorio-prodotti alle Denominazioni Comunali il passo è stato breve. Da due anni, infatti, Veronelli si è fatto promotore di queste nuove denominazioni che legano il nome e la qualità delle produzioni tipiche ad un luogo ben identificato, il Comune appunto. “Con l’approvazione della Legge Costituzionale finalmente è stata attribuita ai Comuni il potere di legiferare in materia di agricoltura”. In pratica, anche in Italia sarà applicabile il criterio francese dei “crù”, mediante il quale, almeno nel settore dei vini, si identifica la qualità di una bottiglia al luogo (spesso ristretto) nel quale viene prodotta.

È il caso dei vini presentati a Torre Gaia. Aia Vecchia, Cortinolfi e Pagus.

L'Aia Vecchia 2000, Sannio Rosso Doc prodotto da Aglianico e Montepulciano solo nelle grandi annate, è realizzato con una accurata selezione delle migliori uve coltivate proprio sulla collina di Torre Gaia. Questo vino, un vero cru aziendale, viene distribuito dopo due anni di maturazione in botti di rovere ed un anno di affinamento in bottiglia.

Cortinolfi e Pagus, rispettivamente Solopaca Rosso superiore Doc e Solopaca bianco classico Doc, richiamano entrambi la più antica ed estesa Denominazione di Origine Controllata della Campania. In questo caso Torre Gaia ha scelto la strada della qualità nel solco della tradizione, realizzando due vini "doc Solopaca" che riescono a coniugare il fascino delle vigne già note al tempo dei Romani con i moderni sistemi di coltivazione e vinificazione.

La serata “Aia vecchia”, è stata anche l’occasione per fare il punto sull’enologia della Provincia di Benevento. Da qui la presenza di Carmine Nardone, Presidente dell'Amministrazione provinciale; di Alfonso Ciervo, Assessore provinciale all'Agricoltura; di Gennaro D'Ambrosio, capo-area della Banca della Campania, di Nicola Matarazzo, presidente del Consorzio vini del Sannio e fiduciario di Slow Food e di Luciano Pignataro, giornalista del Mattino di Napoli ed autore della prima Guida ai Vini della Campania.

La provincia di Benevento, nel panorama enologico del Mezzogiorno, rappresenta un unicum. Oltre ad avere il territorio completamente coperto dalla denominazione di origine controllata (ce ne sono ben 5) quest’area contribuisce per oltre il 50 per cento alla produzione enologica regionale.

“Come imprenditori del vino abbiamo sempre considerato essenziale il rapporto con il territorio e con le tradizioni”, hanno sottolineato Teresina Cutillo e Tommaso Riccardi, amministratori di Torre Gaia. Ed il presidente Nardone ha aggiunto che “per fortuna ci sono realtà economiche ed imprenditoriali che hanno fatto della scelta verso l’eccellenza una vera missione aziendale”.

 

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