Amorosi, tradizioni locali - 31-10-03 - da Il Mattino

 

 

AMOROSI. RILANCIO DELLE TRADIZIONI LOCALI

Palazzo Giaquinto, storia e gastronomia

Visita guidata in alcuni luoghi simbolo del paese in compagnia del vino novello

VITTORIO BARBIERI

Gran festa per il Novello ad Amorosi. L’appuntamento è per le re 10 del 9 novembre. La Pro loco ha organizzato una manifestazione finalizzata a far gustare il vino novello della zona, i dolci al vino, le caldarroste, e a favorire varie degustazioni nei gusti dell'autunno. Il vino novello sarà gustato nel Palazzo Giaquinto e presso lo stand gastronomico, curato dalla Pro loco. I percorsi nei gusti dell'autunno si intrecceranno con iniziative turistico-culturali. Sarà possibile ascoltare buona musica, visitare lo stand dei libri e la raccolta di fotografie, riguardanti la comunità amorosina.

C'è di più: la visita guidata prevede il passaggio dall'antico Palazzo Giaquinto allo storico Magazzino dei Tabacchi. Pertanto, è interessante ricordare che il Palazzo Giaquinto, nelle intenzioni della famiglia che ne decise la costruzione, doveva inserirsi nel flusso produttivo del turismo termale, essendo Amorosi una naturale emanazione dell'antica Telesia. Divenne nel tempo una Taverna di stazionamento per i commercianti del casertano e del napoletano, che sostavano ad Amorosi per breve tempo.

Presso la Taverna, allora immersa nel verde, trovavano alloggi per riposare, ottimo cibo, le stalle per far riposare i cavalli. Difatti, aveva una corte interna, circondata da porticati simmetrici, costruiti in tufo giallo, che agevolavano l'ingresso alle stalle, ai fienili, alla bottega del maniscalco e a quella del maestro d'ascia, pronto a prestare la sua opera per piccole riparazioni alle carrozze o alle carrette. I commercianti ripartivano da Amorosi per raggiungere le comunità interne del Sannio, ove curavano proprie attività commerciali.

La Taverna, dopo il secondo conflitto mondiale, ha conosciuto un lento ed inesorabile degrado. Ha comunque ospitato il dr. Bartolomucci, medico condotto, la Brigata della Guardia di Finanza e gli Uffici Comunali subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando Amorosi viveva drammaticamente il problema della ricostruzione.

Negli anni ’60 ha ospitato anche la locale scuola media. Successivamente, è stata abitata da diverse famiglie. Alcune parti della Taverna erano state pure vendute dai proprietari. Ora il Palazzo appartiene interamente alla famiglia Cioffi. Ristrutturato e riportato agli antichi splendori, col suo monumentale portone d'ingresso, con la corte e i porticati in tufo giallo, con le scale, ampie ed eleganti, che favoriscono l'ingresso agli appartamenti, è oggi uno dei palazzi più belli di tutta la Valle Telesina.

Il Magazzino dei Tabacchi ha alimentato, al suo sorgere, i sogni di riscatto dalla povertà di larga parte del mondo agricolo e della classe operaia del luogo. L'opificio, costruito tra la fine degli anni '20 e gli inizi degli anni '30 dal cav. Andrea Salvione, era dotato di una sala di cernita, di locali per l'essiccazione del Kentucky, una varietà di tabacco col quale si producevano i famosi sigari toscani e napoletani, di segheria e di locali per l'imballaggio e il temporaneo deposito. Purtroppo l'iniziativa imprenditoriale suscitò gelosia e avversione. Oggi la struttura, già seriamente danneggiata dal sisma del 1980, è disattivata e in preda al degrado.