Ancora proteste per l'uso dell'Autovelox - 14-11-03 - Il Mattino

 

 

CIRCOLAZIONE
Proteste contro l’iniziativa dei Comuni: serve solo a rimpinguare le casse
Autovelox, è guerra a Cerreto
In campo anche il consigliere provinciale Gagliardi

AGOSTINO DI LELLA


Anche nelle Valli Telesina e del Titerno ogni giorno di più monta la protesta degli automobilisti contro gli autovelox, le avide macchinette che vigilano sui limiti di velocità.

 

Una protesta, naturalmente, che non riguarda i servizi della polizia stradale, ma investe il gran numero di apparecchiature acquistate dai Comuni ed il modo, a volte giudicato spregiudicato, con cui esse vengono impiegate.


E nel coro del dissenso si inseriscono sempre nuove voci. «Sul problema - dichiara provinciale Francesco Gagliardi - sto raccogliendo tante voci critiche che intendo sottoporre all’attenzione dell’ente provincia perché ritengono che l’uso dell’autovelox nelle mani delle polizia stradale sia giusto e sacrosanto, mentre i Comuni, a volte, guardano all’esosa apparecchiature offra la possibilità di sanare bilanci in rosso.

 

Possono doverosamente intervenire, in quanto nelle vesti di sindaco Cerreto Sannita feci immediatamente disattivare e rinviare al mittente un autovelox impiegato dalla polizia municipale. In sintesi, sia ben chiaro, gli automobilisti non chiedono impunità ma inventano ad applicare bene il codice della strada che antepone l’azione della prevenzione a quella del sanzionamento, affidando la competenza sul tutto soltanto a polizia e a carabinieri».


«E poi - dichiara il presidente della Pro loco di Cerreto, Renzo Morone - se c’è tanta voglia di legalità, i comuni non rivolgano le loro attenzioni solo al rispetto dei limiti di velocità, ma controllino l’uso di caschi e cinture, la funzionalità dei parcheggi, invece di schierare i vigili vicino all’insaziabili macchinette sulle superstrade, guardino come queste arterie siano diventate delle discariche abusive e le bonifichino nei territori di competenza di competenza.

 

Le Proloco nel comprensorio telesino stanno portando avanti un progetto di turismo e di economia con strade - pattumiera, ne tanto meno possiamo svoltare i nostri portafogli se, su un lungo rettilineo dove mai si è verificato un incidente in piena visibilità con scarso traffico, procedono ad ottanta chilometri all’ora, invece che ai sessanta previsti».


Il coro delle proteste riferisce fatti concreti e documentabili: «L’autovelox - protesta un commerciante - sventolando l’ultimo verbale giunto con la posta del mattino - è diventato una nuova tassa da pagare. Sulla Benevento-Caianello, ad esempio, si viaggia all’assurdo limite dei 60 km/ora per circa 80Km, per rispettare un tale limite occorre percorre con la seconda marcia l’intero tratto».

 

Inoltre - dice un altro automobilista sulla stessa strada su una insospettabile automobile è montato e circola un super tecnologico autovelox affidato da un Comune a privati, in quali percepiscono laute percentuali anche sulle più insignificanti violazioni. Ma se così è interesse dei privati guadagnare il più possibile chi mi garantisce da un eventuale uso interessato e scorretto delle sofisticate apparecchiature?». Ed ancora: «Sulla Fondovalle Isclero, all’altezza di un distributore di benzina un autovelox comunale imperversa, camuffandosi scorrettamente all’ombra di auto civili».

 

 

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«Sulla Caianello è assurdo il limite di 60 km all’ora»

CARLO IOVINO


Alzare il limite di velocità sulla Benevento-Caianello. È la richiesta di un gruppo di cittadini di Castelvenere firmatari di una lettera-petizione che è stata inviata all'Ispettorato per la circolazione ed il traffico presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Promotore di questa iniziativa di protesta è Domenico Venditti, ma la lettera è controfirmata da una ventina di cittadini. In realtà, il provvedimento che è stato adottato in questi giorni, è il secondo atto di un iter avviato lo scorso 15 settembre, quando una prima missiva era stata inviata al ministero; tuttavia, il mancato ricevimento di risposte ha reso indispensabile un nuovo sollecito.


E in riferimento a quella prima lettera, questa nuova specifica: «Francamente siamo molto delusi per la poca sensibilità mostrata nei confronti di cittadini che pagano regolarmente le tasse per i loro mezzi di locomozione e non se ne possono servire; pertanto sollecitiamo a prendere un idoneo provvedimento per risolvere almeno parzialmente il caso».


Come si ricorderà, questo gruppo di persone aveva lamentato in particolare la situazione dei tratti della Castel del Lago-Caianello in cui il limite è stabilito in 60 chilometri orari, dunque soprattutto della zona che dallo svincolo per Campobasso arriva fin verso Caianello: la richiesta era quella di portare il limite ad 80 Km/h. «Tale strada - si legge ancora nella lettera - fa da cerniera tra il traffico proveniente dalla Puglia verso Roma e viceversa.

 

È nata come strada a scorrimento veloce con l'intesa di allargarla per renderla superstrada; ma sono trascorsi più di 15 anni e non si è fatto più nulla. Oggi è di proprietà dell'Anas del compartimento di Napoli ed è diventata intransitabile a causa delle lunghe file di autotreni ed in molti casi non si riesce nemmeno a camminare a 60 Km/h». Quindi la richiesta di portare il limite di velocità a 80 Km orari.