Autovelox, valanga di proteste - 16-11-03 - Il Mattino

 

 

VIABILITÀ
Cerreto diventa il centro della rivolta. Chiesto l’intervento della Provincia
Autovelox, valanga di proteste
Gli automobilisti: troppo bassi i limiti di velocità

 

AGOSTINO DI LELLA
Pioggia di segnalazioni e di proteste da parte di numerosi automobilisti che intervengono nel dibattito aperto sugli autovelox. Come si ricorderà, il consigliere provinciale Francesco Gagliardi, pur ritenendo «giusto e sacrosanto l’uso dell’autovelox nelle mani della polizia», aveva evidenziato la necessità di un controllo sulle tante apparecchiature impiegate dai comuni, che, «in qualche caso, potrebbero anche servire a sanare bilanci in rosso».


Del problema, Gagliardi si è impegnato ad investire l’ente Provincia. Anche il presidente della Pro loco cerretese, Renzo Morone, intervenendo nel dibattito, aveva segnalato il rischio che un uso troppo severo delle apparecchiature avrebbe spinto verso altri lidi i tanti turisti giornalmente diretti verso le suggestive cittadine del Sannio. Insomma, nessuna impunità per chi trasforma le strade in piste da corsa, ma non eccedere nel sanzionare i peccati veniali e, soprattutto, non affidarsi ai privati, che guadagnano sulla quantità e non sulla qualità delle infrazioni rilevate.


Sulla complessa vicenda, anche tanti semplici automobilisti hanno voluto far sentire la loro voce. Numerose segnalazioni riguardano la strada provinciale Cerreto-Telese che, all’altezza del semaforo di Castelvenere, presenta, in entrambi i sensi di marcia un limite di 20 chilometri orari. Senz’altro quell’incrocio è pericoloso, ma come si fa a procedere su un rettilineo a quella velocità? E poi, a seguire, quel limite cresce ad appena 40 chilometri orari, fino all’incrocio con la Benevento-Caianello.

 

 «Inoltre, proprio relativamente a questa arteria - dice un noto medico, utente non occasionale di quella strada - ho raccolto proteste da Roma alla Puglia: infatti, chi da Bari va a Roma percorre due autostrade con limiti di velocità dai 130 ai 150 orari; poi, nel tratto intermedio del viaggio, sulla Benevento-Caianello, un tempo strada a scorrimento veloce, si ritrova l’assurdo limite di 60 orari». Ed ancora: sulla Fondo Valle Isclero, in territorio di Melizzano, per lavori in corsi furono imposti severi limiti; oggi, terminati i lavori, riaperta la strada su due corsie, i limiti sono rimasti, con l’autovelox in agguato. Il coro delle proteste si chiude con la domanda più gettonata: se la polizia dispone ed impiega macchinette in postazioni fisse o su auto in movimento e telecamere che riprendono a lunga gittata, a che servono gli autovelox dei Comuni?