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23 gennaio 2006
La pinacoteca italiana dell'auto
Bruno Allevi

 

 

Provata la stupenda coupé Alfa

 

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Alfa sostituisce la Coupè con un auto di puro stile e design italiano: la Brera. Questo nuovo esempio di sportività della casa del biscione viene proposto in partenza con due propulsori benzina 2200 JTS da 185 cv e 3200 da 260 cv, mentre è a breve prevista l’uscita del 2400 JTD da 200 cv, negli allestimenti base e Sky Window. Esternamente la Brera è una coupè dalla linea a cuneo, molto sportiva e muscolosa, ed anche molto elegante. Tutte queste caratteristiche insieme al frontale sportivo derivante dalla 159 e a una coda muscolosa fanno della nuova coupè Alfa un auto che si distingue nel traffico di tutti i giorni. Internamente la prima cosa che ci si trova davanti è il vetro panoramico in vetro che corre lungo tutto l’abitacolo donando luminosità al veicolo italiano.

 

 

 

La seconda cosa è invece il mix di eleganza e sportività che gli ingegneri di Arese hanno inserito dentro l’auto: dalla chiave a fessura con il pulsante Start – Stop ai vetri piccoli, dal quadro strumenti altamente sportivo alla consolle centrale con inserti di alluminio e dota di navigatore ai sedili performanti altamente sportiveggianti.

 

 

Ed eccoci alle impressioni di guida della Brera. L’auto in prova era l’Alfa Brera 2200 JTS Sky Window. La Brera è forse l’auto del definitivo rilancio sul mercato dell’Alfa: un auto molto bella, con doti prettamente sportive che sa distinguersi nella folla automobilistica di ogni giorno. Altre doti della Brera oltre alla sportività data dai due motori brillanti potenti e silenziosi, sono il confort di guida molto elevato e la luminosità data dal tetto in vetro. Doti che potranno permettere all’Alfa di rilanciare il marchio e poter far dire nel prossimo secolo, come diceva Henry Ford: mi tolgo il cappello, passa un Alfa.

 


  

 

Le prove di Bruno Allevi
Per intervenire: invia@vivitelese.it