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28 febbraio 2006
La Opel in hoc "Signum" vinces
Bruno Allevi

 

 

Provata l’ammiraglia tedesca

 

LA OPEL IN HOC “SIGNUM” VINCES

 

ASCOLI PICENO – La Opel prosegue l’aggiornamento del suo family feeling style: ora a essere riutilizzata è stata la crossover ammiraglia della casa tedesca: la Signum. La vettura teutonica monta propulsori benzina (1800 da 122 cv e 2000 da 175 cv) e 3 diesel common rail (1900 CDTI da 120 e 150 cv e un 3000 CDTI da 177 cv), negli allestimenti Elegance e Cosmo.

 

 

Esternamente il veicolo risulta molto imponente e massiccio e dalla forma importante a metà fra la berlina di lusso e la station wagon di stampo classico. Rispetto alla precedente serie il restyling, o per meglio dire il maquillage estetico, ha riguardato la mascherina anteriore ridisegnata per meglio far assomigliare il top di gamma Opel agli altri veicoli della casa made in Germany.

 

 

Entrando dentro la Signum si denota uno spazio e un lusso da vera ammiraglia, misto a un confort eccezionale: ottimi i sedili, ben disposti i comandi clima e radio sulla plancia, ben chiaro e completo il quadro strumenti, molto buono il confort generale, e molto ben sfruttato e sfruttabile l’ampio spazio a disposizione. Eccoci alle impressioni di guida: la Signum in prova era la 1900 CDTI Elegance. L’auto provata su strada è un mix di silenziosità e brillantezza del motore diesel 120 cv, che spinge molto e permette di portare la Signum sia ad un andatura tranquilla che ad un andatura degna di una sportiva di razza. Doti del motore che unite alle doti di confort spazio ed eleganza fanno di questo veicolo un ottima ammiraglia che si può portar via a un prezzo non troppo elevato per il settore.

 

  

 

Le prove di Bruno Allevi
Per intervenire: invia@vivitelese.it