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5 febbraio 2006
Aspettando la C6 ecco la C5
Bruno Allevi

 

 

Provata la grande berlina francese

 

 

GROTTAMMARE – La Citroen continua a rinnovare la sua gamma auto con prodotti sempre nuovi e tecnologicamente all’avanguardia. A finire sotto le mani dei tecnici francesi per un restyling abbastanza corposo è stata la Citroen C5, la medio-grande della casa del Double Chevron. La C5 viene proposta in due varianti di carrozzeria (classica berlina con coda e capiente SW), con 3 Benzina (1800 da 122 cv, 2000 da 140 cv e 3000 da 207 cv) e 2 diesel common rail con filtro antiparticolato FAP (1600 HDI da 90 cv e 2000 HDI da 136 cv), negli allestimenti Classique, Elegance, Exclusive, Executive.

 

 

 

Esternamente le modifiche più interessanti rispetto alla nuova versione sono estetiche e tecniche: l’estetica parla di nuovi fanali anteriori e posteriori e una nuova mascherina anteriore senza grata, in cui campeggia al centro il grande marchio Citroen; le novità tecniche sono le Sospensioni Hydrattiva 3, che leggono secondo dopo secondo il manto stradale e si adattano in tempo reale alle asperità del terreno, e il segnalatore acustico-vibrante di superamento involontario della carreggiata in caso di sbandamento o colpo di sonno. Internamente l’auto è molto comoda, confortevole con una buona organizzazione cura dei dettagli, del quadro strumenti e la consolle. Ed eccoci al test-drive: la C5 provata era la 2000 HDI 136 cv Elegance. L’auto, è veramente molto comoda confortevole, e facile da guidare nonostante le dimensioni importanti (quasi 4.80 m), facilità che viene resa ancora più disarmante dal propulsore 2000 HDI da 136 cv, silenzioso e brillante, che permette all’auto francese di districarsi nel traffico cittadino e di rendere ogni viaggio una bella passeggiata.

 

  

 

Le prove di Bruno Allevi
Per intervenire: invia@vivitelese.it