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5 febbraio 2006
Dalla terra alla luna passando per il Giappone
Bruno Allevi

 

 

Provata la settima generazione

 

 

GROTTAMMARE – Taglio netto con il passato: ecco quello che hanno fatto gli ingegneri Honda nel progettare e lanciare sul mercato la nuova Civic, trentennale e storica media della casa dell’H argentata. La nuova vettura made in Japan, giunta alla settima generazione è proposta al lancio con carrozzeria a 5 porte, con due motori (1 benzina 1800 da 140 cv e un diesel 2200 I-CTDI da 140 cv), negli allestimenti Sport, Confort, Executive I-Pilot, Executive, Executive Leather I-Pilot.

 

 

Esternamente l’auto farà sicuramente scuola: molto innovativa e originale nella linea con alcuni particolari degni di nota: l’anteriore con la fascia delle luci che passa da parte a parte il veicolo, lo spoiler a metà del vetro posteriore, le luci posteriori ispirate allo stesso principio (fascia lunga e stretta che ingloba tutte le “luminarie posteriori automobilistiche) e soprattutto i due terminali di scarico triangolari inglobati nel paraurti, ispirandosi allo stesso principio delle auto di F1, che hanno i terminali di scarico inglobati nella carrozzeria. Se già l’auto è innovativa nella forma esterna, forma arricchita da questi particolari nuovi e originali, entrando dentro si rimane incantati, perché le novità negli interni sono di più di quelle esteriori. Infatti sedendosi al posto di guida, accolti da morbidi sedili, si rimane a bocca aperta davanti alla “astronavizzazione dei comandi interni” (sembra di strare al posto di comando dell’Enterprise): consolle centrale sviluppata intorno al volante multi funzione, contenente: contagiri e indicatori e spie vari digitali, contachilometri digitale, comandi clima e autoradio, schermo del navigatore satellitare e pulsante start-stop dell’auto a sinistra del guidatore, cambio in alluminio nella parte finale della consolle. Arrivando ora al breve resoconto del Test-Drive, l’auto era la Honda Civic Executive Leather I-Pilot.

 

 

L’auto, è stata sicuramente concepita dai designers giapponesi per presentare al pubblico le linee future di sviluppo sia della Honda, ma anche del mondo dei motori in generali, sviluppo non solo nelle forme, ma anche nella digitalizzazione e informatizzazione degli interni, con consolle sempre più simili a posti di comando di astronavi o moduli spaziali. Per quanto riguarda il comportamento su strada dell’auto giapponese, il veicolo è ottimo  come confort e tenuta di strada, con un eccezionale motore molto potente, silenzioso e affidabile (motore dell’anno 2005, interamente in alluminio) che da all’auto il giusto completamento per quanto riguarda la sportività che l’intero corpo auto interno e esterno denotano.

 

  

 

Le prove di Bruno Allevi
Per intervenire: invia@vivitelese.it