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28 febbraio 2006
L200, essere pick-up by Mitsubishi
Bruno Allevi

 

 

Provato in anteprima il nuovo L200

 

IL NUOVO MODO DI ESSERE PICK-UP BY MITSUBISHI

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Mitsubishi, in un settore sempre più agguerrito in Italia, come quello dei Pick-Up (veicoli da lavoro con il tradizionale cassone posteriore, ma molto apprezzati e usati per il tempo libero), propone la nuova generazione dell’ L200. Il veicolo made in Japan, è lanciato sul mercato italiano con una sola motorizzazione Diesel 2500 DID da 136 cv, in 3 varianti di carrozzeria: Single Cab (2 posti secchi), Club Cab (2 posti più 2 assai sacrificati), Double Cab (4 posti comodi), negli allestimenti Inform, Invite, Intense.

 

 

Esternamente, il nuovo L200 non ha nulla da spartire con le precedenti serie del veicolo del trifoglio rosso: se le precedenti erano molto versione “scatola” (rettangolari e spigolose), nella nuova non ci sono spigoli, ma una sinuosità della linea che avvicina questo pick-up, più a una berlina di medio-alto gamma che a un veicolo da lavoro e fuoristrada. Infatti già nell’anteriore si denota un mix fra sportività e voglia di denotarsi, grazie alla mascherina con il nuovo taglio dei fari e i grandi fendinebbia tondi. Nell’anteriore, il cassone, molto ampio e molto ben sfruttabile, termina non in modo tronco, ma con una leggera bombatura, in cui sono meravigliosamente inseriti i fari di forma a metà strada fra la goccia e il rettangolare.

 

 

Entrando nell’abitacolo, si fa fatica a capire di essere dentro un veicolo prettamente da sfruttare per uso commerciale: plancia rifinita, quadro strumenti a fondi blu molto bello, volante in pelle con cuciture blu, consolle centrale con i comandi clima radio e navigatore (optional) ben sistemati e facili da usare. Eccoci alle sensazioni al volante del pick-up Mitsubishi: l’L200 in prova era il 2500 DID Intense Club Cab. Il veicolo non sembra essere un veicolo da lavoro, infatti è molto comodo, silenzioso, con sospensioni morbide, con una cura dei dettagli interni, che lo fanno assomigliare di più a una berlina medio-alta. Inoltre è molto maneggevole, ha una ottima visibilità e anche una buona potenza e brillantezza del motore, che lo fanno sentire a suo agio, sia su strade asfaltate che su strade sterrate (ha la trazione integrale e le ridotte).

 

  

 

Le prove di Bruno Allevi
Per intervenire: invia@vivitelese.it