20 novembre 2006
Faicchio, escursione a Monte Monaco
testo di Giovanni Forgione - foto di Massimo D'Orsi

 

 

E' tutta colpa di Google Earth! Ti fa vedere tutte le montagne d'Italia e del mondo su internet. Non si tratta di semplici foto; Google Earth ti fa sorvolare come fossi in elicottero qualsiasi zona del mondo. Le "nostre" montagne sannite sono bellissime: sono in tanti quelli che amano frequentare boschi e vette per motivi disparati, dalla semplice motivazione ludica alla più profonda ricerca dell'essere.

La insolita motivazione di quattro amici, è stata quella di verificare se effettivamente Google Earth avesse ragione: su internet posizionandosi sulla cima di Monte Monaco (la montagna di Faicchio), si vede Capri, il Vesuvio, la punta della costiera, Napoli e Ischia. In effetti già in molti a Faicchio, sanno che si vede Capri ma i quattro vogliono verificare di persona.

Ecco cosa appare navigando con Google Earth.

Sasà, Aldo, Giovanni e...Massimo, pronti  per la partenza da Faicchio alle 9:30  sulla nuova Panda 4x4 di Sasà. Dopo 20 minuti circa siamo a Civitella Licinio. Da qui, su strada molto difficile per le auto normali, saliamo fino ai 977 metri de "Il Campo". Sullo sfondo del campo, nella foto, c'è la vetta che ci interessa: il Monte Monaco di Gioia a 1332 metri.

Parcheggiamo la 4x4 al campo e ci prepariamo ad affrontare il dislivello di 300 metri a piedi. Sasà, lui sa, che ci vorrà più di un'ora perché la scalata è particolarmente impegnativa. Massimo comincia a scattare qualche foto; è impressionante la sua attrezzatura; avrebbe bisogno di un assistente come i giocatori di golf con tanto di carrello al seguito.

E' da sottolineare che sia la minima definizione che la piccola dimensione delle foto è voluta per poterne pubblicare tante su internet. La qualità delle originali è qualcosa di spettacolare. Un esempio qui sotto, per rendere l'idea, anche se questa è stata ridotta di molto, rispetto alla qualità iniziale. Da sinistra: Sasà, Massimo, Aldo e Giovanni.

Gli scenari che ci appaiono sono già spettacolari, ma la vista annebbiata per la fatica li rende ancora più belli. C'è un accenno di cedimento per la fame che incombe. Io chiedo ai compagni se posso "dare un morso" al panino...NO! è la risposta unanime. Il pranzo è programmato sulla vetta, come premio alla meritata impresa. OK! tolgo le mani dal panino e lo rimetto nello zaino.

 

 

Raggiungiamo la vetta e cominciamo a godere del panorama che ci offrono la valle di Cusano e Pietraroja.

 

Ancora annebbiata è invece la vista su S.Potito e Piedimonte Matese.

 

Decisamente offuscato dalla nebbia è il panorama verso Gaeta-Formia.

 

Niente da fare invece per il lato Caserta-Napoli a causa di una nuvola che staziona proprio davanti a noi è che non accenna a dissolversi. Decidiamo di consumare il pranzo in attesa che il nuvolone scompaia.

 

 

 

 

Inganniamo il tempo ergendo un palo di circa 8 metri che già era stato fissato con una bandiera e dei tiranti e che ora giaceva a terra. Non avendo attrezzature e non essendo preparati all'evento, ci arrangiamo con l'unico materiale che abbonda: la pietra; scegliamo un posto per preparare la base e via! al lavoro!

 

 

 

 

 

All'improvviso un accenno di schiarita del nuvolone ma è provvisorio; c'è solo il tempo di catturare qualche immagine di Faicchio.

 

 

Decidiamo di attendere fino alle 14:30; fino a quell'ora... niente e poi niente. Decidiamo di scendere verso la macchina per tentare più avanti verso S.Lorenzello su un'altra cima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uno sguardo indietro per verificare se il palo di 8 metri si vedesse da lontano: con un pò di attenzione visiva, lo abbiamo scovato. Probabilmente si vedrà anche da Faicchio ma non lo sappiamo ancora perché il nuvolone che ci ha impedito di vedere Capri non ha accennato a scomparire nemmeno nelle successive 24 ore. Sulla strada del ritorno incontriamo un aborigeno fornito di Vespa 50 originale.

 

 

 

Nell'ultimo tentativo di "vedere il mare" ci spostiamo sulla vetta che domina Cerreto e S.Lorenzello ma neanche qui nulla di fatto. Sarà per la prossima volta!

 

 

 

 

 

     

Turismo, Enogastronomia, Arte, Spettacolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it