Si è svolta questa mattina la presentazione
del libro sulla storia di Telese. il volume
è il frutto di una attenta raccolta di
cartoline risalenti al periodo che va dal
1890 al 1960. Hanno partecipato alla
manifestazione l'autore del libro Michele
Selvaggio, il sindaco Gennaro Capasso, Francesco
Rinaldi delegato del Governatore del Lions
Club Distretto 108 YYA Napoli.
Il libro ha suscitato notevole interesse e
le copie stanno andando praticamente a ruba.
Dal momento che le 1000 copie numerate di
questa prima edizione sono diventate
praticamente introvabili, già si parla di
una riedizione dello stupendo volume. E'
doveroso ricordare che l'opera è nata anche
per la efficiente e fattiva partecipazione
di 2 organizzazioni sempre presenti in ogni
forma di propaganda del territorio sannita
che continuano a valorizzare gli usi, i
costumi e le tradizioni.
Lo stesso autore lo ha ribadito questa
mattina ritenendo fondamentale l'apporto
offerto dal Lions Club Benevento Arco
Traiano ed dall'Unione Filatelica
Beneventana reppresentante all'incontro dal
Presidente Lamparelli.
I proventi della vendita del libro sono, e
saranno, interamente devoluti a favore di
Telethon 2006 e pertanto sollecito chiunque
non lo abbia già fatto ad acquistare il
libro, oltre che per la validità dell'opera,
anche per compiere un gesto di solidarietà
in favore dello sviluppo della ricerca
scientifica.
Mi aspettavo un intervento
più in tema da parte di Gennaro Capasso, sindaco
di Telese Terme. Avrei voluto che parlasse della
breve storia della nostra cittadina dei primi
del '900, periodo di partenza per la raccolta Cartoline
da Telese. Mi
aspettavo che parlasse delle Terme, del parco e
del turismo che ruotava intorno alle miracolose
fonti fino agli anni 60. Se solo avesse considerato
con attenzione quante cartoline con gli stupendi
scorci del parco delle terme sono state spedite in
tutto il mondo si sarebbe reso conto che è
andato fuori tema. Ed invece ha parlato di
Telese Terme come cittadina di servizi e di
riferimento per l'intera valle, quasi come se il
suffisso Terme alla nostra cittadina lo avessero
voluto gli altri.
La
storia di Telese dagli inizi del secolo scorso
fino al 1960 ci regala
poche testimonianze, ma queste fortunatamente
sono ancora visibili e non solo in cartolina.
Purtoppo, però, sono maledettamente dimenticate.
Nessuna delle amministrazioni di quest'ultimo
ventennio si è preoccupata ad esempio di
valorizzare l'unica parte vecchia e storica
della nostra cittadina: il rione “Botteghelle”,
il rione che è il punto di partenza di questo
libro, il rione che era il fulcro di quella
cittadina che oggi si chiama Telese Terme. Anche
la scelta della toponomastica è stata
irriverente nei confronti di questo borgo.
Perché non sono stati assegnati i nomi di una
volta a questi viottoli? Quale attinenza hanno i
nomi di Via Fiuggi, Via Chianciano, ecc. con
questo rione?
Sfogliando le pagine del libro si ha la netta
sensazione che quelle foto parlino. La storia di
Telese si auto-rivela con platani, verde,
tranquillità, rispetto per il territorio, tutte
quelle caratteristiche che oggi praticamente non
ci sono più. Perché non si cerca di recuperarle
e preservare quel poco che è rimasto?
E'
desolante constatare quanti alberi sono stati
abbattuti negli anni. Queste foto ci
rimproverano, quasi urlando, per quanto abbiamo
permesso.
L'autore, sollecitato anche dalla curiosità dei
presenti, ha chiesto agli ammistratori spazi
idonei per esporre altre tesimonianze della
storia legata alla nostra cittadina ed il
sindaco sembra essersi fatto carico di questo
nuovo impegno indicando il vecchio stabilimento
dell'imbottigliamento dell'acqua sulfurea come
struttura adatta anche a questo tipo di
manifestazioni.
Il sempre attento Filiberto Costantino, da
sempre mente storica e testimone della civiltà
telesina, ha evidenziato che nel libro mancano
alcune cartoline che avrebbero potuto arricchire
ulteriormente l'opera. L'autore ha precisato che
sono sette le cartoline mancanti che faranno
parte integrante del successivo volume e che
vari motivi non sono state inserite in questa
raccolta.
Se la cittadinanza ha partecipato con interesse
alla manifestazione, non si può dire lo stesso
dei colleghi giornalisti. Stampa e tv locali
hanno stranamente disertato l'importante
manifestazione nonostante ad essa fossero anche
legati i noti scopi benefici.
Sollecitato dall'argomento cartoline e dubbioso
sull'attuale immagine proposta dalla nostra
cittadina non ho potuto fare a meno di porgere
a Gennaro Capasso una domanda:
Ascolta l'audio >>>
Dovremmo aspettare quindi il 2009 per la nuova
immagine della nostra cittadina. Ancora 2 anni
senza poter avere una degna cartolina della
nostra amata cittadina termale. Speriamo che
qualcuno non debba inviare cartoline nel
prossimo anno. In tal caso dovrebbe
accontentarsi di un cavalcavia che termina in
strade ridotte in mulattiere ed una pista
ciclabile con arrivo al camposanto! Almeno fino
a dicembre 2006 queste sono le desolanti nuove
cartoline. Il resto? .... Lavori in corso!
Giuseppe Grimaldi
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