19 marzo 2005
Una torre, una storia
Aldo Maturo

 

 

Chi arriva a Telese Terme percorrendo la S.S.87, dopo aver superato il curvone “Marcarelli”, vede pochi metri dopo, a destra, a ridosso delle prime case, una imponente Torre campanaria, ultima vestigia della vecchia cattedrale di Telese, distrutta presumibilmente durante il terribile terremoto che colpì la zona nel 1392.

Oggi la zona è preservata ed è giustamente tutelata archeologicamente, ma forse è giusto ricordare ai più giovani che qualche anno fà il terreno denominato “vescovato”, dove la Torre sorge,stava per essere alienato ad una società privata napoletana, che avrebbe dovuto destinarlo a sede di una propria industria.

La notizia, trapelata fortunosamente dai corridoi del palazzo, suscitò la immediata reazione di un gruppetto di giovani universitari, che si costituirono immediatamente in Comitato, iniziando una lunga battaglia a difesa della Torre e del circostante terreno detto del “vescovato”.

Il Comitato, formato da chi scrive, da Gabriele Fasano, da Vincenzo Vallone jr e da Carletto Franco, si rese promotore, a proprie spese, di una campagna di sensibilizzazione coinvolgendo con una meticolosa documentazione storiografica la cittadinanza, le Autorità provinciali nonchè quelle regionali e nazionali,sia civili che ecclesiastiche.

Una ricerca, frutto di mesi di studio rubato da quei “ragazzi” al loro tempo libero, aveva consentito di accertare che la Torre era citata nel “Corpus iscriptionum latinarum” del Mommsen,anno 1883, nella Storia di Telesia,di Jannacchino, ediz.1900, negli Atti Pastorali del Savino,anno 1596, nel Dizionario Geografico del Regno di Napoli,curato da L.Giustiniani, oltre che nella Memoria storica della Città di Telese,curata da G.F.Pacelli nel 1775.

Tutte le Autorità interessate furono destinatarie di un corposo memoriale firmato dai componenti del Comitato e corredato da servizi fotografici. La stampa fece da cassa di risonanza ed alcuni parlamentari appoggiarono l’iniziativa con interrogazioni parlamentari (vedi On.li Villani – Camera dei Deputati,24.5.1967 -  e On.le Guarra, 3.6.1967),mentre l’On.le Fiorentino Sullo, nella sua qualità di Presidente della Commissione della Presidenza del Consiglio e Affari Interni, opportunamente chiamato in causa dal Comitato, interveniva, con esito positivo, presso il Ministro della Pubblica Istruzione. Il Ministro,condividendo le argomentazioni prospettate dal Comitato di difesa,richiamò l’attenzione del Soprintendente ai Monumenti di Napoli, provocando in tal modo il provvedimento di salvaguardia della zona, ai sensi dell’art.21 della L.1.6.1939 n.1089.    


  


Finalmente, con propria nota, l’allora Presidente dell’Ente Provinciale del Turismo di Benevento, Avv.Teseo Rabuano,  comunicava : “ La soprintendenza ai Monumenti della Campania, alla richiesta di parere sia da parte di questo E.P.T. che della locale Prefettura, ha espresso parere contrario alla cessione del suolo per l’insediamento industriale nella zona Vescovado del Comune di Telese. Essa ha precisato inoltre che il suolo di cui alla partic.11,foglio 7 (zona Vescovado) deve considerarsi parte essenziale della monumentale Torre di costruzione medioevale. Distinti saluti”

         Nello spazio di pochi più di sei mesi la campagna promozionale – i cui atti sono conservati gelosamente -  vide gratificati gli sforzi dei suoi disinteressati promotori e la Torre, con il terreno che la circonda, fu preservata da destinazioni anomale, in attesa di tempi migliori.

 

     

Turismo, Enogastronomia, Arte, Spettacolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it