Chi arriva a Telese Terme percorrendo la S.S.87,
dopo aver superato il curvone “Marcarelli”, vede
pochi metri dopo, a destra, a ridosso delle
prime case, una imponente Torre campanaria,
ultima vestigia della vecchia cattedrale di
Telese, distrutta presumibilmente durante il
terribile terremoto che colpì la zona nel 1392.
Oggi la zona è preservata ed è giustamente
tutelata archeologicamente, ma forse è giusto
ricordare ai più giovani che qualche anno fà il
terreno denominato “vescovato”, dove la
Torre sorge,stava per essere alienato ad una
società privata napoletana, che avrebbe dovuto
destinarlo a sede di una propria industria.
La notizia, trapelata fortunosamente dai
corridoi del palazzo, suscitò la immediata
reazione di un gruppetto di giovani
universitari, che si costituirono immediatamente
in Comitato, iniziando una lunga battaglia a
difesa della Torre e del circostante terreno
detto del “vescovato”.
Il
Comitato, formato da chi scrive, da Gabriele
Fasano, da Vincenzo Vallone jr e da Carletto
Franco, si rese promotore, a proprie spese, di
una campagna di sensibilizzazione coinvolgendo
con una meticolosa documentazione storiografica
la cittadinanza, le Autorità provinciali nonchè
quelle regionali e nazionali,sia civili che
ecclesiastiche.
Una ricerca, frutto di mesi di studio rubato da
quei “ragazzi” al loro tempo libero, aveva
consentito di accertare che la Torre era citata
nel “Corpus iscriptionum latinarum” del Mommsen,anno
1883, nella Storia di Telesia,di Jannacchino,
ediz.1900, negli Atti Pastorali del Savino,anno
1596, nel Dizionario Geografico del Regno di
Napoli,curato da L.Giustiniani, oltre che nella
Memoria storica della Città di Telese,curata da
G.F.Pacelli nel 1775.
Tutte le Autorità interessate furono
destinatarie di un corposo memoriale firmato dai
componenti del Comitato e corredato da servizi
fotografici. La stampa fece da cassa di
risonanza ed alcuni parlamentari appoggiarono
l’iniziativa con interrogazioni parlamentari
(vedi On.li Villani – Camera dei
Deputati,24.5.1967 - e On.le Guarra,
3.6.1967),mentre l’On.le Fiorentino Sullo, nella
sua qualità di Presidente della Commissione
della Presidenza del Consiglio e Affari Interni,
opportunamente chiamato in causa dal Comitato,
interveniva, con esito positivo, presso il
Ministro della Pubblica Istruzione. Il
Ministro,condividendo le argomentazioni
prospettate dal Comitato di difesa,richiamò
l’attenzione del Soprintendente ai Monumenti
di Napoli, provocando in tal modo il
provvedimento di salvaguardia della zona, ai
sensi dell’art.21 della L.1.6.1939 n.1089.
Finalmente, con propria nota, l’allora
Presidente dell’Ente Provinciale del Turismo di
Benevento, Avv.Teseo Rabuano, comunicava : “ La
soprintendenza ai Monumenti della Campania, alla
richiesta di parere sia da parte di questo
E.P.T. che della locale Prefettura, ha espresso
parere contrario alla cessione del suolo per
l’insediamento industriale nella zona Vescovado
del Comune di Telese. Essa ha precisato inoltre
che il suolo di cui alla partic.11,foglio 7
(zona Vescovado) deve considerarsi parte
essenziale della monumentale Torre di
costruzione medioevale. Distinti saluti”
Nello spazio di pochi più di sei mesi
la campagna promozionale – i cui atti sono
conservati gelosamente - vide gratificati gli
sforzi dei suoi disinteressati promotori e la
Torre, con il terreno che la circonda, fu
preservata da destinazioni anomale, in attesa di
tempi migliori. |