L'edizione 2005 di VinEstate
di certo sarà ricordata come quella
della svolta. L'appuntamento torrecusano,
infatti, oltre a chiudere con un ottimo
bilancio, ha dimostrato di avere tutte le
carte in regola per puntare molto in alto,
sia per la validità della proposta
espositiva, sia per quanto concerne
l'organizzazione generale che, val la pena
ribadirlo, ha evidenziato competenza e
professionalità.
In effetti, la rassegna dedicata
all'Aglianico del Taburno ha visto
la presenza di numerosissimi visitatori
provenienti dall'intera regione che hanno
affollato gli stand delle quindici aziende
vitivinicole e, oltre a degustare i diversi
nettari, hanno dialogato con i produttori,
interessandosi alle tecniche di coltivazione
ed anche alle diverse attività di chi
impegna le proprie energie per migliorare il
prodotto. Ma il discorso non ha riguardato
solo il vino, poiché quanti sono giunti a
Torrecuso hanno apprezzato anche gli oggetti
dell'artigianato locale e deliziato il
palato con le prelibatezze della cucina
locale.
Su VinEstate ecco i
pareri di Libero Rillo
(Presidente dell'Associazione Aglianico del
Taburno) e di Francesco De Nigris
(Sindaco di Torrecuso).
"Il primo dato che emerge da questa
tornata 2005 - ha osservato Libero
Rillo - è la presenza di tanti
enoturisti qualificati. Infatti, si può
affermare che è cambiato il target dei
visitatori di VinEstate e
ciò lascia ben sperare per il futuro, visto
che per l'edizione 2006 contiamo di varare
la prima rassegna nazionale dell'Aglianico
e, nel contempo, mettere su un cartellone di
iniziative tese a rendere più interessante
un appuntamento che, per la sua storia, ha
già una sua notorietà".
Il primo cittadino di Torrecuso, invece,
pur condividendo le parole del Presidente
del sodalizio promotore, ha aggiunto: "I
risultati ampiamente positivi raggiunti da
VinEstate ci impongono un
ulteriore salto di qualità che, insieme alla
prima rassegna nazionale dell'Aglianico, non
può dimenticare di coinvolgere tutte le
aziende dell'area del Taburno, in modo da
proporre un'offerta ancora più completa".
Inoltre, ha detto ancora Francesco
De Nigris: "E' giunto il momento di
raddoppiare gli sforzi, anche da parte degli
enti, tesi al riconoscimento della
D.O.C.G. che, di pari passo con
l'appuntamento 2006, possa creare una più
proficua sintonia con il progetto
integrativo territoriale
della filiera enogastronomica che
ha in Torrecuso la stazione
principale".