4 settembre 2005
Con l’eolico Cerreto verrà “assassinata”
Giovanni Pio Marenna

 

 

Sono emersi diversi spunti di riflessione e molte contraddizioni nel corso del dibattito sull’eolico organizzato domenica scorsa da Rifondazione Comunista. E proprio da quest’ultima aspettiamo spiegazioni circa la nostra assenza dal tavolo degli interventi.

Il capogruppo di maggioranza Massarelli, a nome dell’intero gruppo consiliare, ha affermato che l’amministrazione non ha preso alcuna decisione in merito all’installazione dei pali eolici su Monte Coppe. Se questo corrispondesse a verità, allora dovrebbe illuminarci su due questioni:

 

  1. per quale motivo sono stati posti degli anemometri sulle creste di Monte Coppe, Parata Ungaro e Passo Vecchio? Perchè la cittadinanza è stata tenuta un anno all’oscuro di tutto questo e ne è venuta a conoscenza soltanto ora e solamente tramite i nostri interventi di informazione? E, già che ci siamo, per curiosità, l’amministrazione può dirci quanti anemometri ha installato?

 

  1. per quale oscura ragione è stata inserita nelle entrate del bilancio di previsione 2005 la considerevole somma di 360.000 euro derivanti dallo sfruttamento dell’energia eolica?

Il rappresentante della maggioranza  ha garantito che, qualora venissero installati i pali, questi non sarebbero visibili dal centro urbano di Cerreto. Poiché, se installati sulla cresta di Monte Coppe, i “mostri” eolici saranno non visibili ma visibilissimi, dove pensano di collocarli?

A quanto pare l’amministrazione non riconosce il Comitato, anzi non perde occasione per denigrarci e screditarci. Contemporaneamente dice anche che darà ascolto al parere dei cittadini di Cerreto. Noi non siamo forse cittadini cerretesi? La nostra opinione non è ritenuta valida solo perché non allineata con l’eolico-pensiero dell’amministrazione? Il Comitato è fatto da cittadini cerretesi che hanno a cuore la questione, quindi dovranno darci ascolto.  Abbiamo messo in evidenza la disinformazione che si sta creando ad hoc sull’eolico e i rischi che Cerreto corre. Per questo siamo stati ferocemente criticati ma continueremo ugualmente nella nostra opera. Chi ha proposto l’eolico si è più preoccupato di demonizzare questo Comitato che di dare spiegazioni convincenti, di difendere la futura scelta dei moderni mulini a vento con delle prove concrete, di smentire tutti i pericoli da noi evidenziati qualora venissero installate le pale eoliche. Ma noi continuiamo a porre le stesse domande che ad oggi non hanno avuto risposta:

1) l’altezza delle torri d’acciaio potrà arrivare fino a 100/130 metri, mentre le pale potranno essere lunghe fino ad 80 metri. Poiché la sola costruzione di queste torri presuppone la devastazione della natura e del territorio, è ragionevole affermare che l’attuale paesaggio de “La Parata” verrà deturpato e sostituito da strade, tracciati e scavi profondi fino a 30 metri?

2) l’amministrazione può smentire il fatto che la costruzione dei pali eolici manderà in rovina i pastori, sopprimerà i pascoli degli animali, bloccherà la crescita della flora, farà scomparire i virni ed inquinerà le acque? Insomma, può smentire che si avranno ricadute negative che coinvolgerebbero l’intera comunità animale e vegetale, sia a causa degli effetti indotti sulla vegetazione, e quindi sulla disponibilità delle risorse alimentari, sia a causa della mortalità diretta dei rapaci che svolgono il ruolo di controllo ecologico?

3) le torri eoliche hanno una durata media di 20 anni. E’ vero che, alla fine di questo periodo, queste torri dovranno essere sostituite con altre nuove e le spese per lo smaltimento di quelle vecchie andranno totalmente a carico dei cittadini?

Ribadiamo un concetto. Dalla costruzione dei pali eolici, non avremo nessun tipo di vantaggio. Niente di niente. Né ci saranno posti di lavoro per i comuni cittadini. Prima di decidere il da farsi l’amministrazione comunale ha assicurato che si confronterà con i cittadini. Perfetto, benissimo, lo facciano alla svelta. A meno che quelle del capogruppo non sono state solo delle parole al vento. Le nostre sicuramente non lo sono e porteremo avanti la battaglia fino alla fine per impedire la devastazione del nostro territorio e per evitare che venga compiuto un simile scempio, per evitare “l’assassinio” della nostra Cerreto.

 

IL COMITATO CITTADINO  “DON CHISCIOTTE”

 

 

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 Valle Telesina


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