ALTRO CHE LA BANDIERA ARANCIONE,
BARBIERI MERITA UNA BANDIERA NERA!!!
Sabato 17 dicembre alle
ore 11:00
il Touring Club ha
consegnato al sindaco di Cerreto Sannita, Avv.
Antonio Barbieri, la bandiera arancione.
"La BANDIERA ARANCIONE è il marchio di
qualità turistico ambientale per l'entroterra
del Touring Club Italiano. Viene attribuita alle
località che soddisfano criteri di analisi
correlati allo sviluppo di un turismo di
qualità. La valorizzazione del patrimonio
culturale, la tutela dell'ambiente e del
paesaggio, la cultura dell'ospitalità, l'accesso
e la fruibilità delle risorse, la qualità della
ricettività, della ristorazione e dei prodotti
tipici sono solo alcuni degli elementi chiave
per ottenere il marchio.
La
BANDIERA ARANCIONE è uno degli strumenti
con il quale il Touring offre ai turisti una
garanzia di qualità e alle località uno
strumento di valorizzazione".
E’
un grande riconoscimento per Cerreto dovuto al
costante impegno profuso per anni da parte di
alcuni uomini, che hanno permesso al nostro
territorio di uscire da certi meandri in cui era
stato ficcato. Tra questi uomini sicuramente va
escluso il nostro carissimo sindaco! Egli, con
animo freddo, si ostina ad inserire nel bilancio
preventivo del comune di Cerreto Sannita somme
(360.000 euro) derivanti da un cosiddetto “Parco
Eolico” da installarsi su monte Coppe, la
montagna che fa da sfondo al magnifico disegno
urbanistico della Cerreto barocca.
La
gestione del territorio è un qualcosa che va
affrontata senza schizofrenie di turno! Perché
il turismo di qualità si confronta con delle
immagini ben definite, dove il paesaggio,
l’architettura, l’ambiente, i prodotti tipici e
le tradizioni locali sono componenti
interconnesse tra loro e formano il quadro che
il turista confronta con un altro quadro
contenente immagini diverse ma con lo stesso
valore.
Per questo, noi del comitato cittadino “Don
Chisciotte”, nato per contrastare la scelta
scellerata del sindaco Barbieri di installare 50
pali eolici in località “Parata”, riteniamo che
il riconoscimento del Touring Club, con quelle
specifiche motivazioni, non sia meritato
dall'attuale sindaco. Questo perché, negli anni
passati, attraverso le sue scelte politiche, ha
causato una devastazione ambientale e
storico-culturale che ha aggredito il territorio
in modo indiscriminato.
Estirpando terra fertile a favore di lingue
d’asfalto, infatti, ha ferito indelebilmente il
docile declivio dei nostri colli, togliendo
terra (pagata quattro soldi) ai contadini. La
sua prima azione del nuovo mandato elettorale è
stata quella di svendere parte del il patrimonio
storico-culturale millenario della nostra
cittadina.
In
questi ultimi 20 anni Barbieri si è guadagnato,
ed a pieni voti, dai cittadini di Cerreto
Sannita e dalla storia, una bella “BANDIERA
NERA” per i danni ambientali e
storico-culturali perpetrati ai danni del
territorio di Cerreto Sannita e del suo
circondario. “BANDIERA NERA” che abbiamo
provveduto a “consegnare” simbolicamente al
sindaco di Cerreto durante la cerimonia di
consegna della “BANDIERA ARANCIONE”.
Non sono certamente le iniziative "di facciata"
pubblicizzate come “occasioni culturali” o come
“promozione dei prodotti tipici” che possono o
potranno cancellare l’operato della politica di
Barbieri, per niente sensibile alle
sollecitazioni che vengono dal mondo esterno a
questa area, ma, piuttosto, imperterrita nella
sua politica devastatrice. Carissimo sindaco, si
ricordi:
Ø
La costruzione del “pozzo della
vergogna” in località Chiaie alla fine degli
anni ’80, un pozzo
artesiano di oltre trecento metri che doveva
risolvere i problemi d’acqua di Cerreto ma
risultato inefficace. Costò un bel po’ di
“soldini” ai cittadini! I resti del “pozzo della
vergogna” sono ancora lì, come sentinelle del
ricordo.
Ø
La casa-anziani nei pressi della
Madonna della Libera.
Una costruzione “oscena” sia per
tecnica costruttiva che per estetica, deturpando
l'unico sito, insieme a Pietrabbondante in
Molise, a presentare i resti di un tempio
sannita costruito vicino all’antica “Cominium
Ocritum. Oltretutto, una struttura, questa, che
non serve e non servirà allo scopo per cui fu
costruita ... Altri soldi dei cittadini
"buttati al vento" e altri da buttare per
adattarla a qualche altra funzione! O ce la
vendiamo? E chi se la compra?
Ø
La costruzione della “Bretella”,
abbandonata a se stessa e senza manutenzione,
con cui si è consumata la devastazione del
territorio della contrada Cesine di Sotto e di
Sopra con l'estirpazione di decine di migliaia
di piante di ulivo secolari e di vigneti
selezionati, fiori all'occhiello della nostra
produzione agricola, che producevano reddito
certo e costante per i contadini, i quali ora
hanno solo "un pugno di mosche in mano"
(indennità di esproprio).
Ø
Il mancato acquisto, per poco più
di 10.000 euro, della vecchia “Tinta”,
l'unico reperto storico-culturale restato
praticamente intatto dopo il terremoto del
giugno 1688 che rase a suolo la Cerreto
medievale.
Ø
In
ultimo, l’attuale tentativo (e speriamo solo che
resti tale) di devastazione del nostro
territorio, la scelta scellerata di prevedere,
in località Parata, l’installazione di 50 torri
eoliche dell’altezza di 130 metri e della
potenza di 2 GigaWatt che porteranno solo
devastazione ambientale, dissesto ecologico ed
inquinamento alle falde idriche, oltre ai danni
alla flora ed alla fauna stanziale e migratoria.
Si tratta di danni davvero incommensurabili,
anche a fronte della scelta della Comunità
Europea, che ha individuato il territorio di
Monte Coppe quale “Zona SIC” perché corridoio
privilegiato per l’ali-fauna migratrice e
stanziale. E si sa bene che i pali eolici
non solo sono i peggiori nemici per gli uccelli,
ma sono anche causa di cambiamento irreversibile
del microclima, modificando la sua particolare
vocazione geo-ambientale-faunistica.
A
fronte di tali e tanti scempi perpetrati sul
nostro territorio, chiediamo al sindaco di
Cerreto Sannita, Avv. Antonio Barbieri, che,
all’atto della consegna del riconoscimento del
Touring Club, si impegni a deliberare il vincolo
ambientale totale su tutta l’area di Monte Coppe
per impedire l’installazione dei pali eolici.
il
Comitato Cittadino “Don Chisciotte”
contro l’installazione dei pali eolici su “Monte
Coppe”
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