Il Cosigliere regionale sannita di Forza
Italia, on. Luca Colasanto, ha scritto
una lettera alla Regione Campania, Servizio
Valutazione d’impatto ambientale e Tutela
Ambiente, e per conoscenza, al presidente della
Giunta Regionale, Antonio Bassolino e alla
società eolica «Energia Spa», con sede a Milano.
La missiva contiene le osservazioni del
Consigliere regionale azzurro in merito agli
elaborati relativi ai progetti di impianti
eolici presentati, agli uffici regionali, dalla
società eolica in questione e previsti, per il
momento, a Baselice e a San Bartolmeo in Galdo.
Le osservazioni, che i due Comuni avrebbero
dovuto avanzare, sono utili ad interrompere
l’iter di autorizzazione.
- Peccato che, per conoscenza, la missiva non
dia stata spedita anche all’On. Antonio
Barbieri di Forza Italia, Sindaco di Cerreto
Sannita, ove vuole istallare un “parco” di 57
pali, in zona Sic tutelata dalla Galasso e
Bandiera Arancione del Touring Club. Il
progetto, per cui erano stati previsti in
bilancio circa 350.000 Euro, è stato
“temporaneamente” accantonato” in quanto,
invitato in Consiglio Comunale da Noi
consiglieri di minoranza, Il Sindaco non ha
voluto assolutamente dichiarare “estinto” il suo
progetto. Forse considera la Nostra zona
paesaggisticamente, e non solo, inferiore a
quella del Valfortore?.
Testo integrale della lettera
(pubblicato su “Il Sannio Quotidiano” del
15.01.06)
Le energie rinnovabili intermittenti, derivanti
da impianti eolici adibiti alla produzione di
energia elettrica, rivestono carattere
complementare .
Le centrali eoliche, caratterizzate da
gigantesche strutture che vengono sistemate in
gran numero sulle cime dei monti, sui crinali
più esposti e sulle coste, sono intrinsecamente
non mitigabili ed irrimediabilmente distruttive.
Ed infatti, esse a centinaia hanno già sfigurato
il paesaggio intatto della Val Fortore,
provocando una grave morìa di poiane che
dominavano le montagne, divorando incentivi
economici a danno di altre fonti alternative e
non risolvendo affatto la 'questione energetica'
locale, regionale e nazionale. Anzi, il piano
energetico provinciale studiato dal Consiglio
provinciale di Benevento e finanziato dallo
Stato con ingenti risorse, è assolutamente
ignorato dalla Regione Campania, per l'esattezza
dai funzionari regionali molto impegnati in
prima persona nel favorire questa vera e propria
attività industriale.
Una circostanza talmente evidente quella
dell'aggressione selvaggia alla Val Fortore da
suscitare enorme impressione in quanti –
ministri e deputati, esponenti politici ed
istituzionali, del mondo culturale e
ambientalista, di quello produttivo e delle
professioni - in visita alla Val Fortore hanno
unanimamente bocciato i parchi realizzati,
definendoli come 'la peggiore applicazione
dell'eolico in Italia'.
Uno scempio riconosciuto pubblicamente anche dal
Presidente della Provincia di Benevento, Carmine
Nardone, che aveva assicurato l'impegno
dell'Ente non solo a bloccare ulteriori
insediamenti eolici nel comprensorio fortorino
ma addirittura a rimuovere quelli esistenti.
ritenuti non compatibili.
Come se non bastasse il disastro provocato
dall'affarismo, presso l'Ufficio del Servizio
Via (Valutazione impatto ambientale), Settore
Tutela Ambientale della Regione Campania, la
società Energia Spa (ed altre) sta continuando a
depositare elaborati relativi a progetti per
ulteriori impianti eolici (gli ultimi presentati
il 2/12/2005 e il 21/12/2005 rispettivamente per
i Comuni di Baselice e di San Bartolomeo per
decine e decine di megawatt in valore nominale
aggiuntivi, rispetto ai 600 già installati nella
Val Fortore, dal '97 fino ad oggi e agli
ulteriori 400 megawatt previsti. Una
prospettiva, insomma, che prefigura un nuovo
assalto selvaggio senza precedenti contro la Val
Fortore, ormai considerato evidentemente un
territorio 'a perdere'. Dove, come cinquant’anni
fa e come un secolo fa gli abitanti saranno
costretti a vendere, in questo caso, le residue
proprietà restanti e trasferirsi altrove per non
vedere l'ombra dei' mostri' dalle proprie
finestre. Una circostanza assolutamente da
scongiurare. Mi batterò insieme ai cittadini e
alle associazioni locali e nazionali per questo.
Le energie rinnovabili vanno, certo, incentivate
ma nel rispetto della vocazione territoriale di
ciascun sito, non facendo danni dove sono già
stati fatti in precedenza e condannati
all'unanimità senza distinzione politica e
culturale.
E' perciò inconcepibile continuare a disseminare
il Sannio di centinaia di torri per un risparmio
complessivo di combustibili fossili risibile,
soprattutto se paragonato ai danni inflitti al
territorio che fanno naufragare le attività
agrituristiche e turistiche faticosamente
intraprese nel Fortore, dove si vorrebbero
insediare altri parchi eolici distruggendo
attività economiche private realizzate con soldi
pubblici: pagate due volte, una per fare e una
per disfare ciò che in precedenza era stato
realizzato.
L'insediamento delle nuove centrali eoliche
contrasta inoltre con quanto programmato da
Regione Campania e Provincia che grazie a
finanziamenti comunitari hanno promosso nella
Val Fortore il ‘Progetto Integrato Territoriale
Regio Tratturo di Benevento’. Un progetto, come
si legge nel bando pubblico, finalizzato alla
tutela e alla conservazione e valorizzazione
delle risorse e dei valori storico-culturali,
ritenuti elemento endogeno potenzialmente in
grado di determinare sviluppo economico e
produttivo, “anche per il rilevante potenziale
occupazionale che possono garantire”. Dunque, da
un lato Regione e Provincia erogano fondi
europei per la tutela e la conservazione e
valorizzazione delle risorse e dei valori
storico culturali del Fortore, dall'altro
autorizzano l'installazione di pali eolici che
deturpano l'ambiente e il territorio e che non
permettono certo alcun tipo di sviluppo.
Nel rammentare al Governo Regionale, alle
istituzioni e alla società “Energia Spa”
l’articolo 9 della Costituzione italiana che
recita: “La Repubblica tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione”,
riteniamo necessario - sperando che
nell’attesa lo sfregio al paesaggio sannita
venga bloccato - che la Regione e le
istituzioni a tutti i livelli di decisione e di
responsabilità, respingano ogni richiesta di
costruzione di parchi eolici sul nostro
territorio sannita.
Se quest'atto ufficiale non dovesse sortire
effetti politici e legislativi, investiremo
della questione i colleghi consiglieri regionali
e l'intero Consiglio regionale, unitamente alla
Giunta.
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