16 gennaio 2006
Cerreto, lettera di Colasanto alla Regione
Lorenzo Morone

 

 



 Il Cosigliere regionale sannita di Forza Italia, on. Luca Colasanto, ha scritto una lettera alla Regione Campania, Servizio Valutazione d’impatto ambientale e Tutela Ambiente, e per conoscenza, al presidente della Giunta Regionale, Antonio Bassolino e alla società eolica «Energia Spa», con sede a Milano. La missiva contiene le osservazioni del Consigliere regionale azzurro in merito agli elaborati relativi ai progetti di impianti eolici presentati, agli uffici regionali, dalla società eolica in questione e previsti, per il momento, a Baselice e a San Bartolmeo in Galdo. Le osservazioni, che i due Comuni avrebbero dovuto avanzare, sono utili ad interrompere l’iter di autorizzazione.
 - Peccato che, per conoscenza, la missiva non dia stata spedita anche all’On. Antonio Barbieri  di Forza Italia, Sindaco di Cerreto Sannita, ove vuole istallare un “parco” di 57 pali, in zona Sic  tutelata dalla Galasso e Bandiera Arancione del Touring Club. Il progetto, per cui erano stati previsti in bilancio circa 350.000 Euro, è stato “temporaneamente” accantonato” in quanto, invitato in Consiglio Comunale da Noi consiglieri di minoranza, Il Sindaco non ha voluto assolutamente dichiarare “estinto” il suo progetto. Forse considera la Nostra zona paesaggisticamente, e non solo,  inferiore a quella del Valfortore?.

 

 

Testo integrale della lettera

(pubblicato su “Il Sannio Quotidiano” del 15.01.06)


Le energie rinnovabili intermittenti, derivanti da impianti eolici adibiti alla produzione di energia elettrica, rivestono carattere complementare .
Le centrali eoliche, caratterizzate da gigantesche strutture che vengono sistemate in gran numero sulle cime dei monti, sui crinali più esposti e sulle coste, sono intrinsecamente non mitigabili ed irrimediabilmente distruttive. Ed infatti, esse a centinaia hanno già sfigurato il paesaggio intatto della Val Fortore, provocando una grave morìa di poiane che dominavano le montagne, divorando incentivi economici a danno di altre fonti alternative e non risolvendo affatto la 'questione energetica' locale, regionale e nazionale. Anzi, il piano energetico provinciale studiato dal Consiglio provinciale di Benevento e finanziato dallo Stato con ingenti risorse, è assolutamente ignorato dalla Regione Campania, per l'esattezza dai funzionari regionali molto impegnati in prima persona nel favorire questa vera e propria attività industriale.
Una circostanza talmente evidente quella dell'aggressione selvaggia alla Val Fortore da suscitare enorme impressione in quanti – ministri e deputati, esponenti politici ed istituzionali, del mondo culturale e ambientalista, di quello produttivo e delle professioni - in visita alla Val Fortore hanno unanimamente bocciato i parchi realizzati, definendoli come 'la peggiore applicazione dell'eolico in Italia'.
Uno scempio riconosciuto pubblicamente anche dal Presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone, che aveva assicurato l'impegno dell'Ente non solo a bloccare ulteriori insediamenti eolici nel comprensorio fortorino ma addirittura a rimuovere quelli esistenti. ritenuti non compatibili.
Come se non bastasse il disastro provocato dall'affarismo, presso l'Ufficio del Servizio Via (Valutazione impatto ambientale), Settore Tutela Ambientale della Regione Campania, la società Energia Spa (ed altre) sta continuando a depositare elaborati relativi a progetti per ulteriori impianti eolici (gli ultimi presentati il 2/12/2005 e il 21/12/2005 rispettivamente per i Comuni di Baselice e di San Bartolomeo per decine e decine di megawatt in valore nominale aggiuntivi, rispetto ai 600 già installati nella Val Fortore, dal '97 fino ad oggi e agli ulteriori 400 megawatt previsti. Una prospettiva, insomma, che prefigura un nuovo assalto selvaggio senza precedenti contro la Val Fortore, ormai considerato evidentemente un territorio 'a perdere'. Dove, come cinquant’anni fa e come un secolo fa gli abitanti saranno costretti a vendere, in questo caso, le residue proprietà restanti e trasferirsi altrove per non vedere l'ombra dei' mostri' dalle proprie finestre. Una circostanza assolutamente da scongiurare. Mi batterò insieme ai cittadini e alle associazioni locali e nazionali per questo.
Le energie rinnovabili vanno, certo, incentivate ma nel rispetto della vocazione territoriale di ciascun sito, non facendo danni dove sono già stati fatti in precedenza e condannati all'unanimità senza distinzione politica e culturale.
E' perciò inconcepibile continuare a disseminare il Sannio di centinaia di torri per un risparmio complessivo di combustibili fossili risibile, soprattutto se paragonato ai danni inflitti al territorio che fanno naufragare le attività agrituristiche e turistiche faticosamente intraprese nel Fortore, dove si vorrebbero insediare altri parchi eolici distruggendo attività economiche private realizzate con soldi pubblici: pagate due volte, una per fare e una per disfare ciò che in precedenza era stato realizzato.
L'insediamento delle nuove centrali eoliche contrasta inoltre con quanto programmato da Regione Campania e Provincia che grazie a finanziamenti comunitari hanno promosso nella Val Fortore il ‘Progetto Integrato Territoriale Regio Tratturo di Benevento’. Un progetto, come si legge nel bando pubblico, finalizzato alla tutela e alla conservazione e valorizzazione delle risorse e dei valori storico-culturali, ritenuti elemento endogeno potenzialmente in grado di determinare sviluppo economico e produttivo, “anche per il rilevante potenziale occupazionale che possono garantire”. Dunque, da un lato Regione e Provincia erogano fondi europei per la tutela e la conservazione e valorizzazione delle risorse e dei valori storico culturali del Fortore, dall'altro autorizzano l'installazione di pali eolici che deturpano l'ambiente e il territorio e che non permettono certo alcun tipo di sviluppo.
Nel rammentare al Governo Regionale, alle istituzioni e alla società “Energia Spa” l’articolo 9 della Costituzione italiana che recita: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, riteniamo necessario - sperando che nell’attesa lo sfregio al paesaggio sannita venga bloccato - che la Regione e le istituzioni a tutti i livelli di decisione e di responsabilità, respingano ogni richiesta di costruzione di parchi eolici sul nostro territorio sannita.
Se quest'atto ufficiale non dovesse sortire effetti politici e legislativi, investiremo della questione i colleghi consiglieri regionali e l'intero Consiglio regionale, unitamente alla Giunta.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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