Ospedale, ecco gli aspetti del confronto tra
amministratori e vertice dell’Asl Pubblicato il
Valle Telesina
Il
Consiglio comunale aperto di Cerreto Sannita
di
Loredana Di Leone
C’erano i vertici della sanità e diversi sindaci
del comprensorio alla seduta del consiglio
comunale cerretese convocato sulla questione
ospedale. In apertura dei lavori il sindaco
cerretese Antonio Barbieri ha chiesto di
privilegiare la struttura di Cerreto Sannita in
quanto attiva sul territorio. Il direttore
generale dell’Asl Bruno De Stefano ha affermato
in primo luogo che il sentimento della
popolazione che aveva vissuto i problemi
dell’ospedale come un atto contro Cerreto erano
assolutamente infondati, solo frutto di una
speculazione. Dopo aver affermato che il
rispetto della salute deve andare al di là di
qualsiasi decisione politica ha affermato di
essersi interessato subito della situazione,
esponendo successivamente anche lo stato dei
lavori inerenti alla struttura di San Bartolomeo
e di Sant’Agata dei Goti e comunicando alla
platea che sta cercando di convincere il
direttore generale del ‘Rummo’ per rispondere
alle richieste di altre specializzazioni, con
presidi di eccellenza, e poter così
riorganizzare il discorso su Cerreto. Questa
sarebbe la strada per poter inserire in modo
serio e concreto nella programmazione sanitaria
questo nosocomio. A seguire l’intervento di
Mario Borrelli (sindaco di Faicchio e
consigliere provinciale), che ha proposto di
accelerare la realizzazione di una conferenza
dei sindaci per la sanità, in modo che la
programmazione sia più concreta e reale e
soprattutto rispondente alle esigenze degli
utenti. Il consigliere provinciale Lucio Rubano
ha poi ricordato di aver partecipato alle
preoccupazioni dei cittadini fondate, perché la
lunga chiusura delle sale operatorie avrebbe
provocato una inattività e, quindi, un rischio
per la struttura a causa della valutazione di
un’eventuale scarsa produttività. Comunque ha
reso noto agli astanti di aver chiesto al
presidente della Provincia di Benevento un
intervento economico per l’ospedale di Cerreto,
sulla scia di quanto registratosi già con
l’ospedale di Sant’Agata dei Goti (che, da
quanto dichiarato i da De Stefano, dovrebbe
essere consegnato entro il 30 novembre). Il
sindaco guardiese Carlo Falato ha ribadito i
danni che sono venuti agli utenti per il fatto
che, al momento opportuno, non fu eletto un
comitato di rappresentanza dei sindaci che
vigilasse sulla situazione sanitaria dei vari
ospedali ed in particolare su quello di Cerreto.
L’assessore alla Sanità del comune cerretese
Alfredo Montefusco ha ricordato l’impegno degli
atti regionali che prevedevano l’apertura di un
pronto soccorso attivo, quanto mai importante
per la mancanza di posti di rianimazione, e già
dotato di macchinari. Inoltre ha confermato i
dubbi sul dimensionamento dell’ospedale, visto
che le decisioni odierne sono dettate da
problemi economici ed il nostro territorio
appare spesso svantaggiato rispetto alle
decisioni prese per i grossi nosocomi
napoletani. Nelle conclusioni del suo
intervento, si è detto comunque sereno e
tranquillo, in atteso di una risoluzione. Il
sindaco di Paupisi Angelo Aceto ha richiamato
l’attenzione per la mancata partenza di alcuni
reparti del nosocomio cerretese, mettendo in
evidenza la difficoltà nel reperimento di medici
anestesisti, radiologi ed infermieri. Il vice
sindaco cerretese Pasquale Santagata ha
affermato di essere contento perchè questo
confronto costituiva il punto di partenza di una
valutazione sulla sanità nella Valle Telesina,
aveva inoltre permesso di conoscere il fatto che
vi fosse stato un immediato ripristino della
funzionalità del nosocomio, si erano confrontate
le problematiche esposte dai sindaci e si era
avuto finalmente la contezza dalle parole del
direttore sanitario che si stava predispionendo
il rilancio dell’ospedale di Cerreto… Il
consigliere provinciale Francesco Gagliardi,
prima di scendere nei particolari del tema
dell’incontro, ha stigmatizzato quello che, a
suo dire, era stato un comportamento scorretto
della maggioranza comunale, la quale aveva
convocato una seduta ordinaria di consiglio e
fatto apprendere solamente dai giornale che
fosse divenuta una seduta di consiglio comunale
aperta ai dirigenti ed ai sindaci. Gagliardi ha
anche contestato i tempi dell’incontro, tardi a
suo dire (ci si sarebbe dovuto interessare – ha
spiegato – per lo meno qualche settimana prima).
Ha ventilato quindi una strumentalizzazione,
facendo notare anche che nell’arco degli ultimi
due anni, sempre secondo il suo parere, questa
amministrazione non ha messo in atto alcuno
intervento particolare per l’ospedale di
Cerreto. Ha ricordato che all’incontro
organizzato alla fine dell’estate dal Partito
della Rifondazione Comunista non era presente
alcun rappresentante del comune anche se dalla
discussione era emerso il fatto che il mancato
adeguamento all’ospedale a certi parametri
avrebbe portato il rischio di chiusura o di
ridimensionamento. Nella proposta ha incitato
gli amministratori ad intensificare l’attenzione
verso l’ospedale e il suo definitivo lancio. Al
termine di tutti gli interventi, tra cui anche
quello del capogruppo di maggioranza consiliare
Giuseppe Massarelli, ci sono state le
conclusioni di De Stefano che ha ricordato il
suo impegno per l’apertura del reparto di
rianimazione, facendo presente il suo interesse
che lo porterà proprio in questi giorni ad
incontri per la risoluzione del problema ed ha
poi ribadito la sua ferma volontà alla
risoluzione dei problemi.
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