Il
portavoce del Comitato Cittadino “Don Chisciotte”
arch. Vincenzo Ciaburri ed alcuni membri del
Comitato si sono recati domenica 6 novembre a
Sepino ad un convegno sull’eolico promosso dal
“Comitato per la difesa della Valle”, contrario
alla costruzione di un impianto eolico sul
crinale della località “Castagna”, che
coinvolgerebbe tutta la Valle del Tammaro ed in
particolare i Comuni di Ripabottoni, S. Giovanni
in Galdo, Cercepiccola, S. Giuliano del Sannio e
Mirabello Sannitico, nonché il sito archeologico
di Sepino-Altilia e l’oasi naturalistica di
Casacalenda. Hanno partecipato al convegno il
Comitato Nazionale per il Paesaggio (CNP), la
Coldiretti del Molise, le associazioni LIPU,
WWF, Italia Nostra, CAI e Mountain Wilderness
del Molise.
Il
titolo del convegno era “Fermateli!!!”. Il fatto
del giorno, sul quale si è discusso, è stata la
decisione della Regione Molise di bloccare la
costruzione degli impianti eolici attraverso una
moratoria. E difatti erano presenti al convegno
anche i rappresentanti istituzionali della
Regione. Una decisione applaudita da tutti. La
situazione era quasi simile a quella di Cerreto.
Infatti anche lì per mesi la questione è stata
tenuta sottobanco, nascosta agli occhi dei
cittadini, non permettendo la “partecipazione”
che è uno dei presupposti fondamentali per
attuare lo “sviluppo sostenibile” del
territorio. Insomma, nel Molise i giochi erano
quasi fatti. Solo l’intervento del “Comitato per
la difesa della Valle” e delle associazioni di
categoria è riuscito a far cambiare gli
indirizzi politici della Regione Molise in
materia di energie alternative. Splendidi
paesaggi ed aree ad elevato valore naturalistico
hanno corso il rischio di subire l’invadenza di
orrende torri d’acciaio con la minaccia per
decine di specie di uccelli migratori, fra i
quali molti rapaci.
Progetti pazzeschi, ad esempio, interessavano
gran parte dei crinali lungo la Bifernina con la
proposta di costruire 150 torri eoliche, sarebbe
stato stravolto il paesaggio della Valle del
Tammaro e sarebbero state minacciate anche Oasi
naturalistiche come quella di Casacalenda, il
cui sindaco vorrebbe far costruire proprio lì
una delle centrali eoliche. I piccoli comuni
molisani che ospiterebbero le brutte torri
d’acciaio, ricevono in cambio una manciata di
milioni di lire, una vera e propria svendita
inaccettabile e umiliante. Ad invitare il
Comitato “Don Chisciotte” a partecipare è stato
Oreste Rutigliano, vicepresidente del Comitato
Nazionale per il Paesaggio. Nel corso del
convegno, i due Comitati si sono lasciati con un
accordo: aiutarsi a vicenda sulla questione
dell’eolico nei rispettivi territori. Quello
cerretese ha ottenuto l’aiuto di quello
molisano, se il progetto eolico a Cerreto
dovesse andare avanti. Mentre il “Comitato per
la difesa della Valle” ha chiesto una mano a
“Don Chisciotte” qualora la situazione nel
Molise dovesse ancora una volta degenerare.
L’incontro, in pratica, ha sancito una sorta di
accordo, di alleanza tra i due Comitati che sono
pronti a difendersi a vicenda in caso di un
minimo attacco al territorio da parte delle
multinazionali del vento e dei Comuni che
consentiranno ciò. Nel frattempo, il Comitato
Cittadino “Don Chisciotte” continuerà la sua
battaglia per la difesa del paesaggio. Lapidario
il commento del portavoce del Comitato Cittadino
Ciaburri. “Il silenzio che si sta registrando
sull’eolico a Cerreto nelle ultime settimane,
dovrebbe mettere paura e far riflettere tutti i
cittadini dei territori interessati da questo
scempio. La scelta eolica è superficiale e
dannosa, frutto di una scarsissima attenzione
verso il proprio territorio. Noi, dal canto
nostro, non abbasseremo la guardia”. |