28 agosto 2005
Una Bandiera Arancione per Cerreto
Lorenzo Morone

 

 

UNA “BANDIERA ARANCIONE” per Cerreto

 

Domenica 12 marzo una folta schiera di soci del Touring Club visiterà Cerreto Sannita, la “candidata alla bandiera arancione per la Campania”. Li accompagnerà il console A.Fierro, sponsor della candidatura di Cerreto, mentre a guidarli sarà S.Pollio.

 

Riporto la notizia perché, come vecchio socio del Touring, mi sono posto la domanda: ma ci rendiamo conto di cosa significhi ottenere la “Bandiera arancione”? Questo ambito riconoscimento è il marchio di qualità turistico ambientale per l'entroterra del T. C. I. E’ praticamente l’equivalente della “Bandiera blu” per le località marine. Viene attribuita alle località che soddisfano criteri di analisi correlati allo sviluppo di un turismo di qualità. La valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell'ambiente, la cultura dell'ospitalità, la completezza dei servizi di informazione turistica e della segnaletica, l'accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici sono solo alcuni degli elementi chiave per ottenere il marchio.

 

La BANDIERA ARANCIONE, è uno degli strumenti con il quale il Touring offre ai turisti una garanzia di qualità e alle località uno strumento di valorizzazione. Pienza, San Gimignano, Volterra, Tuscania, sono alcune delle gemme che già hanno ottenuto l’ambito riconoscimento, autentico OSCAR per il turismo, mentre al Sud si contano sulle punta delle dita le località che hanno saputo affrontare un vero discorso di turismo di qualità, che difficilmente fa rima con improvvisazione e quantità. Rileggiamoci l’inserto del Corriere della Sera del 3 agosto 2000. Una rinfrescata alla nostra memoria non guasta. Ottenere questo riconoscimento sarebbe un traguardo eccezionale, frutto di anni di lavoro da parte di tanti, soprattutto da quando, nel 1995, si è deciso di aprire il Museo della Ceramica in ossequio ad un progetto che voleva fare di Cerreto, grazie alle sue peculiarità, un ambito luogo del Turismo culturale, una Città Museo inserita in una natura particolarmente generosa. Da allora le varie Amministrazioni, sempre in collaborazione con la Pro Loco, pur nella differenza di colore politico e metodo, hanno costantemente lavorato in quella direzione.

 

La candidatura di Cerreto è arrivata quindi grazie al lavoro dei vari Assessori alla cultura, da Rubano a Gismondi, e dei Presidenti della Pro Loco, nonché alla collaborazione di alcune categorie particolarmente sensibili al ritorno turistico, in particolare albergatori, ristoratori e ceramisti. Un progetto unico, che andava dalla istallazione della Cartellonistica sulle strade Regionali, ai Cartelli della Passeggiata nella Storia, dalla Biennale a Presepiarte al Maggio Gastronomico, e chi più ne ha più ne metta. Se ora il Console A.Fierro ritorna a Cerreto, dopo esserne rimasto incantato negli anni scorsi, pubblicizzandola come “la candidata alla Bandiera Arancione”, è buon segno.

 

Ma che dirà dei cartelli rotti, degli orari “optional” e della discarica di amianto, batterie esauste ecc. che continua imperterrita ad inquinare, e non solo visivamente, Costa Monsignore? Ma, soprattutto, attenzione, perché, come mi scrive la dott.ssa Isabella Andrighetti, responsabile di Bandiere Arancioni del T. C. I. “Il Touring Club ha sempre dimostrato grande sensibilità verso le problematiche ambientali e in linea con questi principi Bandiere Arancioni vuole garantire la qualità ambientale delle località certificate… ma si sono verificati casi che vedono la realizzazione di impianti (eolici) più o meno impattanti sul paesaggio. Anche la nostra valutazione circa un territorio nel quale siano presenti pale eoliche considererà l'impatto ambientale e visivo dell'impianto rispetto al territorio nel quale è collocato.

 

Nel caso in cui a Cerreto venisse attribuito il marchio,attribuibile in base a parametri già acquisiti, il comune sarà sottoposto ad una verifica biennale dei requisiti per il mantenimento dello stesso. Inoltre, dal momento in cui prende avvio un rapporto tra le amministrazioni locali ed il Touring, quest'ultimo si rende disponibile ad una collaborazione continua ed eventuali pareri in merito a questioni come l'installazione di pale eoliche nel territorio…”.

 

Ma ci rendiamo conto di cosa significhi?

 

Ma ci rendiamo conto di quante persone scelgono per un soggiorno una località piuttosto che un’altra solo perchè ha la Bandiera, Arancione o Blu che sia? Ora che siamo in vista del traguardo vogliamo compromettere un risultato a cui tanti, tra cui molti rappresentanti di questa Amministrazione, hanno lavorato?

 

Permettetemi, una tantum, una citazione latina:”Faber est suae quisque fortunae”. Spero di non aver commesso errori, ma non sarebbe così grave come lo sarebbe sbagliare le scelte che investono il nostro futuro. O quello dei nostri figli, Guelfi o Ghibellini che siano.

 

Arch, Lorenzo Morone

Capogruppo Blocco per Cerreto

 

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