UNA “BANDIERA ARANCIONE” per Cerreto
Domenica 12 marzo una folta schiera di soci del
Touring Club visiterà Cerreto Sannita, la
“candidata alla bandiera arancione per la
Campania”. Li accompagnerà il console A.Fierro,
sponsor della candidatura di Cerreto, mentre a
guidarli sarà S.Pollio.
Riporto la notizia perché, come vecchio socio
del Touring, mi sono posto la domanda: ma ci
rendiamo conto di cosa significhi ottenere la
“Bandiera arancione”? Questo ambito
riconoscimento è il marchio di qualità turistico
ambientale per l'entroterra del T. C. I. E’
praticamente l’equivalente della “Bandiera blu”
per le località marine. Viene attribuita alle
località che soddisfano criteri di analisi
correlati allo sviluppo di un turismo di
qualità. La valorizzazione del patrimonio
culturale, la tutela dell'ambiente, la cultura
dell'ospitalità, la completezza dei servizi di
informazione turistica e della segnaletica,
l'accesso e la fruibilità delle risorse, la
qualità della ricettività, della ristorazione e
dei prodotti tipici sono solo alcuni degli
elementi chiave per ottenere il marchio.
La
BANDIERA ARANCIONE, è uno degli strumenti con il
quale il Touring offre ai turisti una garanzia
di qualità e alle località uno strumento di
valorizzazione. Pienza, San Gimignano, Volterra,
Tuscania, sono alcune delle gemme che già hanno
ottenuto l’ambito riconoscimento, autentico
OSCAR per il turismo, mentre al Sud si contano
sulle punta delle dita le località che hanno
saputo affrontare un vero discorso di turismo di
qualità, che difficilmente fa rima con
improvvisazione e quantità. Rileggiamoci
l’inserto del Corriere della Sera del 3 agosto
2000. Una rinfrescata alla nostra memoria non
guasta. Ottenere questo riconoscimento sarebbe
un traguardo eccezionale, frutto di anni di
lavoro da parte di tanti, soprattutto da quando,
nel 1995, si è deciso di aprire il Museo della
Ceramica in ossequio ad un progetto che voleva
fare di Cerreto, grazie alle sue peculiarità, un
ambito luogo del Turismo culturale, una Città
Museo inserita in una natura particolarmente
generosa. Da allora le varie Amministrazioni,
sempre in collaborazione con la Pro Loco, pur
nella differenza di colore politico e metodo,
hanno costantemente lavorato in quella
direzione.
La
candidatura di Cerreto è arrivata quindi grazie
al lavoro dei vari Assessori alla cultura, da
Rubano a Gismondi, e dei Presidenti della Pro
Loco, nonché alla collaborazione di alcune
categorie particolarmente sensibili al ritorno
turistico, in particolare albergatori,
ristoratori e ceramisti. Un progetto unico, che
andava dalla istallazione della Cartellonistica
sulle strade Regionali, ai Cartelli della
Passeggiata nella Storia, dalla Biennale a
Presepiarte al Maggio Gastronomico, e chi più ne
ha più ne metta. Se ora il Console A.Fierro
ritorna a Cerreto, dopo esserne rimasto
incantato negli anni scorsi, pubblicizzandola
come “la candidata alla Bandiera Arancione”, è
buon segno.
Ma
che dirà dei cartelli rotti, degli orari
“optional” e della discarica di amianto,
batterie esauste ecc. che continua imperterrita
ad inquinare, e non solo visivamente, Costa
Monsignore? Ma, soprattutto, attenzione, perché,
come mi scrive la dott.ssa Isabella Andrighetti,
responsabile di Bandiere Arancioni del T. C. I.
“Il Touring Club ha sempre dimostrato grande
sensibilità verso le problematiche ambientali e
in linea con questi principi Bandiere Arancioni
vuole garantire la qualità ambientale delle
località certificate… ma si sono verificati casi
che vedono la realizzazione di impianti (eolici)
più o meno impattanti sul paesaggio. Anche la
nostra valutazione circa un territorio nel quale
siano presenti pale eoliche considererà
l'impatto ambientale e visivo dell'impianto
rispetto al territorio nel quale è collocato.
Nel caso in cui a Cerreto venisse attribuito il
marchio,attribuibile in base a parametri già
acquisiti, il comune sarà sottoposto ad una
verifica biennale dei requisiti per il
mantenimento dello stesso. Inoltre, dal momento
in cui prende avvio un rapporto tra le
amministrazioni locali ed il Touring, quest'ultimo
si rende disponibile ad una collaborazione
continua ed eventuali pareri in merito a
questioni come l'installazione di pale eoliche
nel territorio…”.
Ma
ci rendiamo conto di cosa significhi?
Ma
ci rendiamo conto di quante persone scelgono per
un soggiorno una località piuttosto che un’altra
solo perchè ha la Bandiera, Arancione o Blu che
sia? Ora che siamo in vista del traguardo
vogliamo compromettere un risultato a cui tanti,
tra cui molti rappresentanti di questa
Amministrazione, hanno lavorato?
Permettetemi, una tantum, una citazione latina:”Faber
est suae quisque fortunae”. Spero di non aver
commesso errori, ma non sarebbe così grave come
lo sarebbe sbagliare le scelte che investono il
nostro futuro. O quello dei nostri figli, Guelfi
o Ghibellini che siano.
Arch, Lorenzo Morone
Capogruppo Blocco per Cerreto |