24 luglio 2005
Cerreto, PIP: il ritorno ed il silenzio
Roberto Stanziano

 

 

 

In punta di piedi, senza far rumore e suscitare clamore, sfogliando tra le delibere di Giunta Comunale, spuntano i Piani di Insediamenti Produttivi.

Con la delibera n.114 del 11.05.2005 vengono riadottati, ai fini del rinnovo del loro vincolo decennale, i seguenti Piani Urbanistici Attuativi approvati con Decreto Regionale nel 1990: Piano per gli Insediamenti Produttivi che individua un ambito appartenente alla c.da Cesine di Sotto, a sud del centro abitato, in prossimità della strada extraurbana secondaria Cerreto-Telese-Guardia; P.I.P. Turistico n.1 riguardante l’ambito definito dalle Attrezzature per le Attività Alberghiere e ricettive già esistenti; P.I.P. Turistico n.2 riguardante l’ambito definito dalle zone Chiaia, ad est del centro abitato, Casalone-Monte Coppe, ad ovest del centro abitato (i riferimenti ai punti cardinali sono copiati pari pari dalla delibera ).

 

Considerato che il Comune con la delibera sopra citata si era dotato di P.I.P. con atto di Giunta  n.120 del 13.05.2005 venivano approvati i progetti, definitivi ed esecutivi, delle opere di urbanizzazione primaria a servizio delle zone destinate ai Piani di Insediamenti Produttivi prima elencati, redatti dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Incuriositi da tali delibere alcuni consiglieri del Blocco chiedono di prendere visione dei progetti di cui alla delibera n.120 del 13.05.2005 e scoprono che gli unici elaborati esistenti e di cui possono prendere visione sono stati redatti nel 1988 da un ingegnere che non è il tecnico comunale, il quale, tra le altre cose, afferma che nella delibera c’è un errore, che lui non ha redatto alcun progetto e che il P.i.p. di via Cesine di Sotto è lo stesso approvato dalla amministrazione del Blocco in data 30.12.2002 relativamente al quale è stato concesso un finanziamento regionale.

 

I Piani Urbanistici Attuativi sono in visione dal 4.7.2005, per trenta giorni, ed i cittadini possono presentare le loro osservazioni.   

Dopo aver riportato i fatti, sono necessarie alcune considerazioni.

La volontà di realizzare i P.I.P. a Cerreto Sannita sono una scelta amministrativa forte,  la contrarietà di alcuni cittadini è nota; le delibere sono antecedenti alla relazione politica-programmatica redatta dal Sindaco eppure in essa non ve ne è alcuna traccia; si parla di un volano iniziale capace di generare sviluppo che però viene individuato nell’energia eolica e non nella realizzazione degli insediamenti produttivi.

Alcune domande sono doverose:

 

·        perché si decide di approvare i progetti definitivi ed esecutivi delle opere di urbanizzazione primaria a servizio delle zone destinate ad insediamenti produttivi e non se ne fa menzione nella relazione allegata al bilancio di previsione?

·        Perché il progetto per la delibera risulta redatto dal tecnico comunale ed invece, dalla visione degli atti, la firma è di un altro tecnico?

·        Perché è stato ripresentato lo stesso progetto adottato dall’Amministrazione Gagliardi per il quale alcuni consiglieri, oggi di maggioranza, allora di minoranza, hanno presentato ricorso?

·        Cosa faranno quei cittadini che si erano battuti contro quella localizzazione ed oggi si troveranno approvata lo stesso progetto contro il quale si erano battuti?

 

L’unica cosa certa è che di questo argomento, nonostante il silenzio che qualcuno ha interesse a far calare sull’intera vicenda, si parlerà ancora a lungo a Cerreto Sannita.                   

     

 

ROBERTO STANZIANO

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 Valle Telesina


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