In
punta di piedi, senza far rumore e suscitare
clamore, sfogliando tra le delibere di Giunta
Comunale, spuntano i Piani di Insediamenti
Produttivi.
Con la delibera n.114 del 11.05.2005 vengono
riadottati, ai fini del rinnovo del loro vincolo
decennale, i seguenti Piani Urbanistici
Attuativi approvati con Decreto Regionale nel
1990: Piano per gli Insediamenti Produttivi che
individua un ambito appartenente alla c.da
Cesine di Sotto, a sud del centro abitato, in
prossimità della strada extraurbana secondaria
Cerreto-Telese-Guardia; P.I.P. Turistico n.1
riguardante l’ambito definito dalle Attrezzature
per le Attività Alberghiere e ricettive già
esistenti; P.I.P. Turistico n.2 riguardante
l’ambito definito dalle zone Chiaia, ad est del
centro abitato, Casalone-Monte Coppe, ad ovest
del centro abitato (i riferimenti ai punti
cardinali sono copiati pari pari dalla delibera
).
Considerato che il Comune con la delibera sopra
citata si era dotato di P.I.P. con atto di
Giunta n.120 del 13.05.2005 venivano approvati
i progetti, definitivi ed esecutivi, delle opere
di urbanizzazione primaria a servizio delle zone
destinate ai Piani di Insediamenti Produttivi
prima elencati, redatti dal responsabile
dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Incuriositi da tali delibere
alcuni consiglieri del Blocco chiedono di
prendere visione dei progetti di cui alla
delibera n.120 del 13.05.2005 e scoprono che gli
unici elaborati esistenti e di cui possono
prendere visione sono stati redatti nel 1988 da
un ingegnere che non è il tecnico comunale, il
quale, tra le altre cose, afferma che nella
delibera c’è un errore, che lui non ha redatto
alcun progetto e che il P.i.p. di via Cesine di
Sotto è lo stesso
approvato dalla amministrazione del Blocco in
data 30.12.2002 relativamente al quale è stato
concesso un finanziamento regionale.
I Piani Urbanistici Attuativi
sono in visione dal 4.7.2005, per trenta giorni,
ed i cittadini possono presentare le loro
osservazioni.
Dopo aver riportato i fatti, sono necessarie
alcune considerazioni.
La
volontà di realizzare i P.I.P. a Cerreto Sannita
sono una scelta amministrativa forte, la
contrarietà di alcuni cittadini è nota; le
delibere sono antecedenti alla relazione
politica-programmatica redatta dal Sindaco
eppure in essa non ve ne è alcuna traccia; si
parla di un volano iniziale capace di generare
sviluppo che però viene individuato nell’energia
eolica e non nella realizzazione degli
insediamenti produttivi.
Alcune domande sono doverose:
·
perché si decide di approvare i progetti
definitivi ed esecutivi delle opere di
urbanizzazione primaria a servizio delle zone
destinate ad insediamenti produttivi e non se ne
fa menzione nella relazione allegata al bilancio
di previsione?
·
Perché il progetto per la delibera risulta
redatto dal tecnico comunale ed invece, dalla
visione degli atti, la firma è di un altro
tecnico?
·
Perché è stato ripresentato lo stesso progetto
adottato dall’Amministrazione Gagliardi per il
quale alcuni consiglieri, oggi di maggioranza,
allora di minoranza, hanno presentato ricorso?
·
Cosa
faranno quei cittadini che si erano battuti
contro quella localizzazione ed oggi si
troveranno approvata lo stesso progetto contro
il quale si erano battuti?
L’unica cosa certa è che di
questo argomento, nonostante il silenzio che
qualcuno ha interesse a far calare sull’intera
vicenda, si parlerà ancora a lungo a Cerreto
Sannita.
ROBERTO STANZIANO |