Con una toccante cerimonia i
confratelli della Misericordia
hanno celebrato la prima
vestizione. Il rito si è tenuto nella
Chiesa Madre di San
Marco dei Cavoti, dove
la locale Misericordia
ha organizzato l'identica festa per i
suoi volontari.
L'incontro, per lo più a carattere
religioso, consiste nel ricevere dal
Sacerdote celebrante, e poi indossare,
la veste storica delle Misericordie
d'Italia, formata da una specie di saio
nero, cinto da una corona di rosario e
da un cappuccio (buffa) che si porta
appeso dietro la nuca.
Detta uniforme
ricorda le origini della
Misericordia che risalgono alla
peste di Firenze nel 1244,
quando alcuni cittadini d'ogni ceto
sociale, col viso nascosto da un
cappuccio, in segno d'umiltà,
nell'anonimato più assoluto ed in totale
gratuità, si preoccuparono del trasporto
degli appestati in luoghi di raccolta e
di cura ed alla sepoltura dei morti.
Oggi, invece, questa veste è indossata
nelle cerimonie religiose e funebri, dai
Confratelli più anziani di servizio e
che si sono distinti nell'opera di
abnegazione e di volontariato
disinteressato, allo scopo di "onorare
Dio con opere di misericordia verso il
prossimo".
"E' stata una
funzione molto emozionante - ha rilevato
Filadelfio Vasi,
Governatore della Confraternita
guardiese -, che ha
colpito un po' tutti. Colgo l'occasione
per ringraziare la Misericordia di San
Marco dei Cavoti per l'opportunità
offerta, il vice sindaco di Guardia
Sanframondi Raffaele Garofano,
autore di un apprezzato intervento sul
valore del volontariato, e l'Assessore
alle Politiche sociali Giovanni
De Blasio".
Una nuova,
importante tappa, quindi, per il
sodalizio guardiese che,
nell'instancabile lavoro sul territorio,
alla fine di luglio scorso ha effettuato
le selezioni per il Servizio
Civile e dodici giovani sono
stati scelti, per portare avanti il
progetto "Un sorriso per gli
anziani 2", che riguarda
l'assistenza domiciliare agli anziani
soli e non del tutto autonomi; mentre, a
breve, prenderà il via il 5°
Corso di formazione al primo soccorso.