Paupisi - Il primo cittadino Angelo
Aceto: «Quelle scritte sui muri danneggiano
l’immagine del paese»
di
Antonio Iesce
Una vicenda che in questi giorni sta facendo il
giro dell’intera valle Vitulanese e della
provincia: parliamo degli atti incivili ed
incresciosi contro il parroco don Raffaele
Pettenuzzo. Si tratta di gesti che giungono in
seguito alla vicenda che ha visto il parroco
applicare, in occasione della festività della
Madonna di Pagani, i diversi regolamenti
canonici stabiliti dal consiglio regionale dei
vescovi. Bisogna intanto sottolineare che la
festività religiosa è stata effettuata in tutti
i suoi crismi, così come prevedono le normative
ecclesiastiche in data 20 gennaio, giorno del
ritrovamento dell’icona della Vergine. Sugli
incresciosi episodi che hanno fatto registrare
volantinaggi anonimi e scritte offensive murali,
vi è una condanna in toto da parte della
comunità.
Il
dito è puntato contro queste forme di
contestazione: «Siamo veramente rammaricati - si
sente dire per le vie paupisane - per
l’accaduto. Non è per niente opportuno
condannare una persona come don Raffaele che in
soli sette mesi ha cambiato il volto alla nostra
comunità ed ora, solo perché ha applicato dei
regolamenti, deve essere ingiusto bersaglio di
simili episodi. Non scorgiamo i motivi per i
quali deve essere trattata così la nostra guida
spirituale. E’ alquanto primitivo scendere a
questi livelli. Evidentemente - si urla da più
parti - a qualcuno manca la serietà e la
maturità, sia civile che morale».
In
merito ai cambiamenti, la comunità ha fatto
riferimento alle diverse iniziative intraprese
dal nuovo parroco: sono in fase conclusiva i
lavori di ristrutturazione e sistemazione della
chiesa parrocchiale; è iniziato un nuovo cammino
spirituale per i giovani; pochi giorni fa tanti
ragazzi del luogo hanno frequentato un campo
scuola in Val Seriana, dove hanno trascorso
delle giornate meravigliose tanto che sono
rimasti entusiasmati e contenti di questa
esperienza e non vedono l’ora di ripeterla. E
tante altre opere ancora.
E
alle parole dei fedeli si aggiungono quelle del
primo cittadino, Angelo Aceto: «Non voglio per
niente commentare episodi di assoluta inciviltà
- ha dichiarato il sindaco -. Io ho già
personalmente data tutta la fiducia e la
solidarietà a don Raffaele. Pertanto voglio
ricordare che con il parroco si possono avere
scambi di opinione, scontri o altri tipi di
manifestazione, ma sempre nella più aperta
lealtà e con spirito di collaborazione. In
merito poi a quelle scritte sui muri - ha
concluso Aceto - voglio semplicemente dire che
danneggiano l’immagine del nostro paese, abitato
per gran parte da gente abituata ad esternare le
proprie idee apertamente e non a nascondersi
dietro a volantini o scritte anonime».
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