VERIFICA EFFICIENZA CALDAIE : SERVIZIO O NUOVO
OBOLO?
Dallo scorso anno, anche nella Provincia di
Benevento, sono in corso le famigerate verifiche
di efficienza delle caldaie, nuovo spauracchio
del cittadino italiano, già abbondantemente
spremuto da una selva di balzelli.
Le verifiche, disciplinate dalla legge 46/90 e
successivi decreti, prevedono diversi controlli
di efficienza degli impianti di riscaldamento
domestico con potenza inferiore a 35 chilowatt;
difatti ogni anno si avrà la verifica della
manutenzione ordinaria della caldaia ed ogni due
anni la verifica del rendimento di combustione.
Il tutto, è detto, con l’obiettivo del
miglioramento della qualità della vita e della
nostra salute, affinché siano ridotti gli
sprechi e le emissioni di sostanze inquinanti
nell’atmosfera.
Il cittadino è tenuto, ogni anno, ad approntare
un’autocertificazione di conformità del proprio
impianto, da inviare alla Provincia di
appartenenza o al proprio comune, nel caso si
tratti di realtà con più di 40.000 abitanti.
Detta autocertificazione non è altro che un
rapporto tecnico compilato da un professionista
che, naturalmente dietro pagamento, provvederà a
rilasciare apposito modulo di conformità
dell’impianto. Ottenuta tale dichiarazione, si
provvederà ad inviarla all’Ente Provincia e ad
effettuare pagamento, sempre nei confronti della
Provincia di un bollettino postale di E. 7,80 (I
costi riportati sono relativi alla Provincia di
Benevento, visto che ogni realtà stabilisce da
sé i propri corrispettivi).
Le Province, affidano ad una ditta privata la
concessione di questo servizio, autorizzandola
ad effettuare verifiche a campione sugli
impianti regolarmente autocertificati e
verifiche a tappeto sugli impianti non
autocertificati.
Cosa comporta la verifica?
La verifica consiste in un’ulteriore prova
effettuata da un tecnico inviato dalla ditta
concessionaria del servizio, per verificare
l’effettivo funzionamento degli impianti.
Nel caso di impianti regolarmente
autocertificati e conformi all’atto della
verifica tecnica, il cittadino non dovrà
sborsare nulla, negli altri casi, l’utente è
tenuto a pagare al verificatore la sua visita,
commisurata in E. 84,00 (comprensivi di E. 7, 80
quale versamento alla Provincia).
Da questo momento in poi, si hanno 50 giorni per
porre a norma il proprio impianto,
autocertificarlo e inviare la documentazione,
pagando – comunque – il costo aggiuntivo di E.
42,00.
Dal Capitolato Speciale “ Esercizio e
manutenzione impianti degli termici: controlli e
verifiche” della Provincia di Benevento,
apprendiamo che tali somme, esclusi gli E.7,80,
andranno alla ditta concessionaria, quale
remunerazione diretta da parte degli utenti;
quindi è nell’interesse della ditta appurare e
sanzionare ogni minima irregolarità.
La ditta concessionaria in provincia di
Benevento è ITAGAS AMBIENTE S.R.L. –
UNIPERSONALE – VIA R. PAOLUCCI, 3 – 65 121
PESCARA
Mettersi in norma non è semplice, difatti per
rispondere agli standard che ci vengono
richiesti, e quindi poter dichiarare il nostro
impianto a norma, dobbiamo:
- Essere in possesso della dichiarazione di
conformità dell’impianto ( Cosa che per alcuni,
abitando nelle case I.A.C.P. di San Salvatore
Telesino, sembra essere una chimera)
- Adeguare le canne fumarie
- Disporre di apparecchiature di
termoregolazione (Cronotermostato)
- Accertarsi che il tecnico contattato per
l’autocertificazione ci rilasci idoneo libretto
d’impianto, altrimenti, in corso di verifica,
verrà dichiarato non conforme al D.M. 17.08.03
Ai costi in alcuni casi molto alti si aggiunge
la scarsa informazione delle famiglie. Le
amministrazioni locali raramente hanno attivato
idonee campagne informative o coinvolto le
associazioni dei consumatori e il risultato è
stato una fissazione del tutto arbitraria dei
costi. Le società delegate ai controlli
rappresentano un ulteriore problema per gli
utenti: il personale è spesso privo delle
opportune qualifiche e spesso consiglia di
rivolgersi per la messa a norma degli impianti a
ditte collegate direttamente o indirettamente
alla società controllante.
E’ soprattutto ad una scarsissima informazione
che bisogna riferirsi, visto che, in provincia
di Benevento, tale normativa è stata
sommariamente pubblicizzata con l’affissione di
manifesti e non, come avrebbe richiesto la
complessità del caso, con comunicazioni
personali ed appositi sportelli approntati nelle
Case Comunali.
Altro motivo di facile scontento da parte del
cittadino è scoprire, che la verifica effettuata
da un tecnico chiamato in via privata costi
quasi la metà di quella effetuata dai tecnici
Itagas, concessionari di un servizio pubblico;
difatti il privato mediamente prenderà per il
servizio E.50,00, mentre il tecnico Itagas E.84,00
(entrambi i costi comprendono il versamento di
E. 7,80 alla Provincia).
Collegandosi al web, è possibile vedere come
movimenti di protesta nascano un po’
dappertutto. Particolarmente interessante è
visionare la delibera 235 del 15 giugno 2006
della Giunta Comunale di Montesarchio , in cui
viene formulata richiesta di chiarimenti
sull’argomento, da inoltrare al Presidente
dell’Amministrazione Provinciale, On. Carmine
Nardone.
Noi, come membri di Rifondazione Comunista e
come cittadini, ci siamo rivolti al CODACONS di
Benevento, interessando della questione l’Avv.
Maurizio Zeoli, il quale, avendo seguito tutta
la vicenda esprime, a nome del CODACONS “ il più
assoluto disappunto per la pressoché totale
assenza d’interesse mostrata dalla Provincia di
Benevento, dall’Assessorato e dagli uffici
competenti, sulle reiterate richieste d’incontro
per la soluzione dei più gravi problemi legati
ai controlli Itagas. I cittadini – continua
Zeoli – in particolare hanno più volte lamentato
scarsa chiarezza nei messaggi e negli avvisi
pubblici riguardanti i controlli Itagas, sia
veri e propri comportamenti discutibili da parte
degli incaricati della ditta stessa; ciò ha
comportato e comporta notevoli ed ingiustificati
aggravi – vere e proprie tasse occulte – a
carico dei cittadini.
E’ PREOCCUPANTE- conclude l’avvocato -
L’INDIFFERENZA MOSTRATA DALL’ENTE PROVINCIA
RISPETTO A BEN TRE RICHIESTE D’INCONTRO SUL TEMA
AVANZATE DAL CODACONS E RIMASTE SENZA ALCUN
RISCONTRO”.
Pertanto, dati i fatti sopra elencati, e dato il
disagio conseguente in cui vengono a trovarsi i
cittadini, chiediamo al Presidente della
Provincia e all’Assessorato competente, di
riconoscere la complessità della situazione e le
mancanze avute in termini di pubblicità della
nuova normativa e di provvedere, quanto meno, ad
effettuare una sanatoria per l’anno in corso e
il precedente, nonché ad effettuare una campagna
d’informazione e sensibilizzazione
sull’argomento, anche in vista dell’introduzione
di nuove norme a riguardo, come il D.L. 192 del
2005 che recepisce la direttiva 2002/91/CE.
Come abitanti di San Salvatore Telesino, ci
sentiamo in dovere di sensibilizzare il nostro
primo cittadino, Giuseppe Creta, anche in
qualità di consigliere provinciale, insieme agli
altri appartenti al Consiglio Provinciale
presenti in zona, affinché si facciano portavoce
delle problematiche evidenziate. In particolare,
chiediamo al Sindaco di valutare l’opportunità
di promuovere e votare una delibera di Giunta
Comunale analoga a quella del Comune di
Montesarchio.
Come Partito della Rifondazione Comunista, ci
riserviamo di rappresentare il problema, su
scala nazionale, all’attenzione del Parlamento,
onde proporre adeguate modifiche ad una
normativa quanto meno troppo elastica e, troppo
spesso, affetta da insanabili lacune.
Invitiamo tutti gli interessati a contattarci
all’ indirizzo di posta elettronica bomiotto@tiscali.it
Oppure al numero 0824 - 948473
Boris Miotto
Rappresentante Rifondazione Comunista
San Salvatore Telesino
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