Dopo i politici approssimativi ed infedeli verso
il loro partito e la loro coalizione, ci
mancavano anche inutili cortigiani e scialbi
pennivendoli, malati di strane nostalgie e per
giunta abituati ad esprimersi con bagagli
lessicali limitati e scontati.
San Salvatore sta ancora facendo i conti,
secondo me, con le conseguenze di 50 anni di
monocrazia che alle ultime elezioni ha prodotto
una rabberciata coalizione di dilettanti allo
sbaraglio che ha ricevuto, comunque la si pensi,
il consenso della maggioranza degli elettori.
Io ed altri amici, abbiamo coscientemente,
volontariamente ed umanamente accompagnato il
progetto e le scelte ideali e politiche del
dott. Emilio Bove, criticando democraticamente
il programma e le iniziative dell’attuale
maggioranza consiliare.
Ora, dopo aver assistito all’ultima loro
sceneggiata (due della maggioranza UDEUR hanno
votato per un rappresentante della minoranza
esponente di AN) mi accorgo con “sgomento e
compassione” che dobbiamo anche difenderci dagli
insulsi e sterili attacchi di uno sconosciuto
che vende qualunquismo ed ovvietà negli anfratti
e che ci informava quotidianamente (con timbro
vocale non certo suadente), fino a qualche anno
fa, del numero delle uova che nei dì di festa si
trovavano nei nidi dei tordi.
Per favore basta!
Ah, dimenticavo! Dopo aver respirato l’aria del
paese, varrebbe la pena “ingaglioffarsi” con
qualche buona lettura, chi vuole avere
confidenza col linguaggio, deve imparare ad
assimilarlo cogliendone tutte le possibili
sfumature.
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