2 Novembre 2005
RINNOVO TESSERAMENTO PRO-LOCO SAN SALVATORE
TELESINO
Più di 100 cittadini sansalvatoresi hanno
rinnovato il tesseramento per l'anno
2005/2006 alla locale PROLOCO presieduta da
Alfonso Di Palma sita in Via Sott.Tenente
Mastracchio nei locali della biblioteca
comunale nel paese del benamato Preside
Pacelli.
Il tesseramento non è terminato, ma il
limite massimo per iscriversi ed aver
diritto a candidarsi e/o votare per il Nuovo
Direttivo è scaduto, con molta probabilità
si andrà alle elezioni intorno al 20
dicembre 2005 è il futuro vertice gestionale
sarà in carica per tre anni in base al
recente statuto modificato.
Si prevede una riconferma di Alfonso Di
Palma e del suo entourage e l'innesto di
qualche nuovo personaggio sansalvatorese che
sicuramente contribuirà a dare nuova linfa
all'associazione di promozione turistica
territoriale che tanto ha ben figurato nella
rinascita culturale di San Salvatore
Telesino; peccato che alcune forze
politiche, sopratutto una parte della
minoranza, boicotta quasi tutte le attività
che quest'ente apolitico organizza e
sviluppa per favorire la visibilità del
centro telesino in ambito regionale.
San Salvatore Telesino è una comunità dove
la storia ha lasciato diversi
segni, iniziando dagli antichi romani (Telesia
è il più evidente) fino a giungere ai tempi
moderni (Salvatore Pacelli) ed è necessario
ricordare che l'etimologia della parola
PRO-LOCO significa PROMOZIONE del LOCO
(posto), quindi tutta la popolazione è
invitata a sottoscrivere il tesseramento
e contribuire affinchè questa associazione
cresca e prosperi in modo che si affermi ,
lasciando in Piazza le sterili polemiche che
sempre si affrancano.
La PROLOCO di San Salvatore Telesino ha
bisogno di tutti i sansalvatoresi non solo
di quelli di "Grassano" o di sotto "Le
Cave", o quelli dell' Udeur e non della
Margherita, o di quelli vicini alla
Pallavolo e non delle altre società
sportive; Il presidente Di Palma ha bisogno
di tutti indistintamente.
Se il popolo "casalesco" ha a cuore la
propria comunità, il proprio sviluppo deve
guardare oltre, abbandonare il fine politico
e lavorare per la conservazione
del patrimonio culturale, naturalistico,
storico... lasciando un segno tangibile di
collaborazione non attraverso un modesto
giornalino che più di una minestrina
riscaldata non sà.
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