San
Salvatore Telesino, 29 ottobre 2006
In questi
giorni nel “recinto della piazza”, tanto
per usare un’espressione cara anche agli
amici di Minerva, si è parlato come
sempre, di tante cose.
Inutile
dire che l’argomento principale è stata
la discussione circa l’assenza del
comune di San Salvatore Telesino al
convegno di Telese Terme sull’ obolo
campano.
C’è chi
sostiene che il nostro consigliere di
minoranza – affetto da “potestade” -
abbia volutamente organizzato la
rappresentazione per conferire un valore
aggiunto a Telesia in caso di vendita
futura al limitrofo comune termale.
C’è chi,
invece, è convinto che questo
personaggio, non sapendo come
giustificare all’opinione pubblica di
essere stato smascherato per aver
adeguatamente infierito sull’immagine
del proprio paese, abbia volutamente
provocato l’autogol credendo di evitare
l’impopolarità ed attutire le
comprensibili ripercussioni locali.
Ciascuna
opinione è legittima e meritevole di
considerazione. Ed ogni cittadino è
tenuto ad esprimere liberamente il
proprio pensiero. Purché questo sia
comprensibile.
Ciò che
invece nessuno ha capito (e su questo il
giudizio è unanime) è il comportamento
del consigliere per il mancato impegno,
a difesa delle ragioni sansalvatoresi,
al dibattimento sul nuovo regolamento
del Consorzio Idrotermale di Telese e
San Salvatore Telesino.
Non è che
costui, pur di diventare (…se ci
riesce…) primo cittadino sansalvatorese
voglia “svendere”, oltre che TELESIA
anche la restante parte delle TERME che
appartengono a San Salvatore Telesino,
a Telese Terme, in cambio di un’
incondizionato appoggio politico alle
prossime amministrative solo per
coronare il suo utopistico “sogno” ???
Lo
scopriremo nel prossimo articolo. Forse.