Una Cassa di risparmio per la Cantina
Riunione del nuovo CdA con i soci della
cooperativa. Emergono nuovi indirizzi di
gestione Situazione finanziaria difficile ma non
al collasso. Il presidente: «Con il contributo
di tutti ce la faremo»
Una prima ricognizione sullo stato della
situazione finanziaria della Cantina Sociale di
Solopaca. Questo il senso della riunione di
domenica mattina tra il nuovo Consiglio
d'Amministrazione e i soci presso la sede della
coop di via Bebiana. Il neo presidente, Massimo
Di Carlo, ha illustrato l'esito del lavoro
svolto, frutto dell'indirizzo che il CdA si è
dato in assonanza con l'obiettivo trasparenza.
Ma l'esame non è ancora definitivamente concluso
per cui alcuni punti, come alcune domande dei
soci, per esempio sulla verifica di alcuni
investimenti della gestione precedente,
troveranno risposta in prossime riunioni, la
prima delle quali è già stata convocata per il
21 agosto.
Il
resoconto su questa prima analisi non è
preoccupante come si era mormorato alla vigilia
delle elezioni del nuovo governo dell'azienda.
Esiste un problema di liquidità derivante da una
stagnazione del mercato e da un recupero crediti
non entrato ancora nella sua fase operativa. Ma
questo può essere risolto attraverso il piano
che attuerà il CdA e che ancora deve essere
registrato in alcuni punti. Necessità di danaro
vuol dire far ricorso agli istituti bancari e al
conseguente costo praticato per la cessione di
soldi. Un onere che può essere fortemente
ridimensionato se alla Cantina Sociale si
collega una Cassa di risparmio.
L'idea paventata dal presidente Di Carlo già
qualche tempo addietro, richiede, ovviamente,
uno studio approfondito e non immediato, per cui
non attuabile in tempi brevi. Ma non è stata
vista con disprezzo dalla totalità dei soci.
Infine Di Carlo ha chiesto più impegno da parte
dei soci. "La salvaguardia di una realtà
aziendale, in grado di partecipare con efficacia
allo sviluppo prossimo della Valle Telesina, è
un imperativo che ogni socio deve cogliere. Se
tutti, indistintamente, faranno la propria
parte, la cooperativa può risolvere in
brevissimo tempo tutti i problemi che
l'attanagliano... Non possiamo permettere che il
motore di un'economia agricola che già risente
di parecchi ostacoli, si fermi".
Coinvolgimento, collegialità, impegno: il
programma del CdA, al di là del suo dettaglio,
sembra reggersi su questi presupposti.
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