11 agosto 2005
Solopaca, una Cassa di risparmio per la Cantina
da Il Sannio Quotidiano del 9 agosto 2005

 

 

Una Cassa di risparmio per la Cantina

 

Riunione del nuovo CdA con i soci della cooperativa. Emergono nuovi indirizzi di gestione Situazione finanziaria difficile ma non al collasso. Il presidente: «Con il contributo di tutti ce la faremo»

 

Una prima ricognizione sullo stato della situazione finanziaria della Cantina Sociale di Solopaca. Questo il senso della riunione di domenica mattina tra il nuovo Consiglio d'Amministrazione e i soci presso la sede della coop di via Bebiana. Il neo presidente, Massimo Di Carlo, ha illustrato l'esito del lavoro svolto, frutto dell'indirizzo che il CdA si è dato in assonanza con l'obiettivo trasparenza. Ma l'esame non è ancora definitivamente concluso per cui alcuni punti, come alcune domande dei soci, per esempio sulla verifica di alcuni investimenti della gestione precedente, troveranno risposta in prossime riunioni, la prima delle quali è già stata convocata per il 21 agosto.

 

Il resoconto su questa prima analisi non è preoccupante come si era mormorato alla vigilia delle elezioni del nuovo governo dell'azienda. Esiste un problema di liquidità derivante da una stagnazione del mercato e da un recupero crediti non entrato ancora nella sua fase operativa. Ma questo può essere risolto attraverso il piano che attuerà il CdA e che ancora deve essere registrato in alcuni punti. Necessità di danaro vuol dire far ricorso agli istituti bancari e al conseguente costo praticato per la cessione di soldi. Un onere che può essere fortemente ridimensionato se alla Cantina Sociale si collega una Cassa di risparmio.

 

L'idea paventata dal presidente Di Carlo già qualche tempo addietro, richiede, ovviamente, uno studio approfondito e non immediato, per cui non attuabile in tempi brevi. Ma non è stata vista con disprezzo dalla totalità dei soci. Infine Di Carlo ha chiesto più impegno da parte dei soci. "La salvaguardia di una realtà aziendale, in grado di partecipare con efficacia allo sviluppo prossimo della Valle Telesina, è un imperativo che ogni socio deve cogliere. Se tutti, indistintamente, faranno la propria parte, la cooperativa può risolvere in brevissimo tempo tutti i problemi che l'attanagliano... Non possiamo permettere che il motore di un'economia agricola che già risente di parecchi ostacoli, si fermi".

 

Coinvolgimento, collegialità, impegno: il programma del CdA, al di là del suo dettaglio, sembra reggersi su questi presupposti.

 

 

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