Si
pensa all’arteria adiacente la nuova piazza
Belvedere, a due passi dalla casa natale del
vescovo
di
Annalisa Gambuti
Nell'ambito dell'ultimo consiglio comunale
dell'amministrazione solopachese, si è parlato a
lungo della personalità di don Francesco
Tommasiello, il vescovo della diocesi
Teano-Calvi, originario della cittadina sannita
e recentemente scomparso, facendo appunto
riferimento alla commemorazione avvenuta durante
i funerali, svoltisi a Teano, il 27 ottobre
2005. Pertanto, in quel contesto è stata fatta
una proposta già precedentemente discussa e
approvata durante la precedente giunta comunale.
L'idea sarebbe quella di intestare una strada
urbana a monsignor Francesco Tommasiello, per
rendere ancora una volta omaggio ad una figura
fortemente amata dalla cittadinanza solopachese.
La strada da intestare sarebbe quella adiacente
alla novella piazza Belvedere, nel cuore del
paese, quella cioè che congiunge via Variante a
corso Cusani. La scelta di tale strada urbana
rispetto ad altre non è casuale, bensì motivata
dal fatto che essa è vicinissima alla casa
natale di don Francesco, sita a circa venti
metri di distanza dalla stessa. Inoltre, durante
il Consiglio comunale del 19 dicembre scorso, è
stata anche prospettata l'idea di organizzare
un'altra iniziativa in onore di don Francesco.
Infatti, nell'ambito del prossimo consiglio
comunale, fissato per il 26 gennaio, sarà
riservato un momento dedicato alla memoria don
Francesco Tommasiello. Pertanto, in tale
occasione, il sindaco Pompilio Forgione in primo
luogo, ma anche gli altri assessori e
consiglieri, saranno invitati a lasciare per
iscritto, le loro testimonianze o i loro
pensieri, in ricordo di don Francesco. A tal
proposito, il sindaco Forgione e il presidente
del consiglio comunale Luigi Salomone, hanno
dichiarato: "Ci è sembrato doveroso ricordare
ancora una volta la figura di don Francesco, sia
dedicandogli una strada centrale del paese, che
attraverso un momento commemorativo,
adoperandoci a lasciare delle testimonianze non
soltanto verbali, in modo da farle restare nel
tempo". |