2 novembre 2006
Solopaca, seicentomila euro per fare voti...
da Il Sannio Quotidiano  -  01-11-2006

 

 

 

Solopaca - Dura denuncia di Forza Italia: «L’assistenza anziani e il telesoccorso gestiti in modo clientelare»

Azzurri in sintonia con la minoranza. La richiesta indirizzata all’assessore al ramo: «Dimettiti»

Il titolo del manifesto rende in maniera evidente quello che è il messaggio che intendono lanciare gli “azzurri” solopachesi: “Il costo della politica”. E per lanciare questo messaggio il gruppo forzista prende spunto da un “vivace e puntuale” volantino distribuito l’altra domenica dal gruppo di minoranza nel consiglio comunale di Solopaca. I forzisti sottolineano che in quel volantino veniva denunciata “la gestione clientelare del “famigerato” servizio di ‘Assistenza domiciliare anziani’ del Comune di Solopaca”.

A distanza di pochi giorni ecco il documento del coordinamento locale di Forza Italia che specifica: “Forte la denuncia, importante l’argomento, grave il problema. Tanto grave – si aggiunge – da meritare una riflessione politica”. E da qui parte l’intervento forzista con una dura accusa: “Se è vero, (ed è vero!) come dicono gli amici consiglieri della minoranza, che il servizio è stato gestito in modo clientelare ed arbitrario allo scopo di assicurarsi i voti di preferenza per la rielezione, possiamo fare alcuni conti. Nei cinque anni della passata legislatura (ma anche per il 2006) per i servizi di ‘Assistenza domiciliare anziani’ e ‘Telesoccorso’, il Comune di Solopaca ha versato alla cooperativa ‘Meridiana’, con convenzione stipulata con il Comune ogni anno, oltre 10.000 euro al mese, che diventano circa 130.000 euro all’anno che gravano sul bilancio comunale, salvo una quota rimborsata dalla Regione Campania. E così – si legge ancora nel documento degli azzurri - nei cinque anni trascorsi (2001-2005) il Comune di Solopaca ha pagato per questo servizio circa 600.000 euro, circa un miliardo e duecento milioni di vecchie lire. Quindi, per ottenere 165 voti di preferenza, l’assessore al ramo ha speso, nel modo in cui è stato gestito il servizio, circa seicentomila euro, del bilancio comunale […]”.

In particolare sotto accusa finisce, dunque, l’assessore al ramo. In merito ecco l’appello al primo cittadino Pompilio Forgione: “Il sindaco che si considera il patrono del paese, tutore della legge e della buona amministrazione, dovrebbe far sentire la sua voce ed imporre a questo paese ed ai suoi assessori regole precise di comportamento e sanzioni dure per chi delle regole fa scempio. E allora è lecito invocare l’osservanza della legge; pretendere dall’assessore un passo indietro; esigere la revoca dell’assessore. In fine dei conti, questo è l’ennesimo sintomo del fenomeno al quale da tempo assistiamo: a Solopaca da tempo è in vigore un regime, un sistema di potere che controlla ogni centro nevralgico della vita istituzionale, economica, sociale. C’è in giro una stanchezza determinata da questi anni di “regime” che ha fatto sorgere una disaffezione verso la politica.

C’è invece l’urgenza di un ritorno all’interessamento di un nuovo impegno. Noi tutti non siamo cittadini di serie B, abbiamo anni di storia e per questo non possiamo essere trattati da stolti valletti, come qualcuno vuol farci passare. Quindi vogliamo stare nel paese con piena cittadinanza: abbiamo dimostrato già in passato di essere persone che sanno stare nella democrazia. Con 2114 voti di maggioranza, e’ un dovere ineludibile dare una buona amministrazione a Solopaca. altrimenti, se non si e’ capaci, si torni a votare”.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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