6 gennaio 2006
Telese, Ferrigni lascia il PRG
Il Sannio Quotidiano  05-01-2006

 

 

Clamoroso, Ferrigni non è più il redattore del Prg

L’atto è un rimedio al contrasto sul centro parrocchiale sorto tra il sindaco e il responsabile del Piano?

di Antonio Vecchiarelli

La pianificazione urbanistica di Telese Terme è a una svolta. L'ingegnere Ferruccio Ferrigni, che per quindici anni ha trattato la materia, firmando il piano regolatore vigente e lavorando per quasi due anni alla revisione del Piano Urbanistico Comunale (la nuova denominazione del Prg), lascia l'incarico di responsabile scientifico.

La comunicazione ufficiale, giunta a fine dicembre al Comune di Telese Terme, sottoscritta da Franco Ortolani, direttore del dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio della facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli "Federico II", di cui Ferrigni fa parte, è una richiesta di chiusura della convenzione stipulata tra il dipartimento e il Comune di Telese il 16 febbraio 2004.

Il motivo: sopraggiunti impegni di lavoro per il tecnico che non consentono di proseguire l'attività avviata. La decisione assunta dal consiglio del dipartimento scaturisce anche dalla dichiarata impossibilità a sostituire Ferrigni con altra figura tecnico-professionale. In realtà la scelta del dipartimento potrebbe essere stata indotta da altri elementi. Come il centro diocesano che dovrà sorgere in contrada Piana, per esempio e i ricorsi presentati contro la sua realizzazione. Tra le posizioni avverse all'edificazione del complesso ecclesiastico, figurerebbe anche quella dell'ingegnere Ferrigni che risulterebbe proprietario di alcune aree nel Comune di Telese Terme.

Queste osservazioni sembrano essere state supportate anche dai ricorsi al Tar contro l'amministrazione comunale per l'annullamento della deliberazione del consiglio comunale n. 10 del 17 giugno 2005 relativa alla realizzazione del centro diocesano. Il che avrebbe nuociuto - e di molto - nei rapporti tra il sindaco Capasso e l'ingegnere Ferrigni.

Può il primo cittadino avere inteso le osservazioni come una scelta di pianificazione territoriale precostituita (non concertata con gli organismi dell'ente), magari a difesa delle ragioni private e non degli interessi della collettività? La risposta non la conosciamo. Sappiamo che Capasso ha incontrato sia il precedente direttore del dipartimento Rocco Papa - vice sindaco di Napoli - che l'attuale, Franco Ortolani. Forse sono serviti a preparare l'ufficialità della comunicazione di fine dicembre come rimedio allo stato di tensione ormai innescato?

 

 

 

     

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