Il
sindaco ai contribuenti: «Un aiuto per
rafforzare in maniera significativa le
iniziative nel settore»
La
Finanziaria lo consente per il 2006. Il Comune
di Telese lo attua: destinato il 5 per mille
dell’Irpef alle attività sociali promosse
dall’ente. Presenti dal 1999 nella cittadina, i
servizi sociali hanno acquisito una rilevanza di
tutto rispetto nella realtà locale. Assistenza
domiciliare per 40 anziani; 23
ultrasessantacinquenni assistiti tramite il
“telesoccorso” e la “teleasssistenza”; 25
famiglie oggetto di sostegno psico sociale; 15
nuclei familiari con minori in difficoltà
destinatari del sostegnopsico-socio-educativo:
sono alcuni numeri di un servizio che è anche
segretariato sociale, lotta alla droga,
assistenza ai minori diversamente abili presso
le scuole. Data la sua importanza, il servizio
non può vivere con i riflessi dovuti alle
ristrettezze economiche in cui sono costretti a
barcamenarsi gli enti locali. Da qui parte la
scelta dell’amministrazione guidata dal sindaco
Gennaro Capasso di destinare il 5 per mille
dell’Irpef ai servizi sociali del Comune, di
dare un sorriso al bisogno: “migliorare – scrive
il sindaco ai cittadini nella brochure di lancio
dell’iniziativa - i servizi ai minori, agli
anziani e alle loro famiglie al fine di
garantire buoni livelli di qualità della vita,
pari opportunità, rispetto dei diritti di
cittadinanza e supporto alle condizioni di
disabilità”. Il 5 per mille ai servizi sociali
non sostituisce l’opzione dell’otto per mille
destinato dallo Stato alle confessioni
religiose. Per destinare questa quota alle
attività sociali, è sufficiente che il
contribuente apponga la sua firma nell’apposito
riquadro che figura sui modelli di dichiarazione
dei redditi (Cud 2006; 730/2006; Unico
2006-Persone Fisiche). L’auspicio di Capasso e
che numerosi contribuenti sostengano i servizi
sociali comunali per rafforzare in maniera
significativa le iniziative nel settore. “Nella
più ampia trasparenza – conclude il sindaco nel
suo scritto indirizzato ai residenti a Telese
Terme – rendiconteremo in modo chiaro le
attività sociali sostenute con i relativi
importi assegnati dai contribuenti”.
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