31 marzo 2006
Telese, cittadino vince causa contro il sindaco
Tonino Di Santo

 

 

SIGNOR SINDACO

HAI PERSO LA PARTITA

E ADESSO ... PAGA!

 

Correva l'anno 2000 e l'allora Sindaco, Ing. D'Occhio Giuseppe detto Pino, con un colpo di mano annetteva al Comune una stradina di mia proprietà SENZA INTERPELLARMI SENZA AVVISARMI E SENZA ESPROPRIARMI.

 

Anima poeticamente sensibile e non prosaica, provvide anche a denominare "Via del Boschetto". Commise questo eclalante abuso d'ufficio (da manuale giurisprudenziale) per un interesse privato, personale e familiare; valorizzava cosi gli appartamenti suoi e della moglie.

 

Provvidi a querelarlo, per i reati previsti dal Codice Penale presso la Procura della Repubblica di Benevento. Agli inizi del 2005, senza che il Piano Regolatore prevedesse lavori in quella zona (cimiteriale e perciò inedificabile), senza progetto, senza concessione edilizia, senza copertura finanziaria, iniziò il rifacimento della stradina suddetta, con allargamento della stessa: muri di contenimento, marciapiedi, asfalto, ecc...

 

Denunciai, immediatamente e per iscritto, l'illecita trasformazione del territorio agli Enti preposti (Sindaco, Responsabile dell'Ufficio Tecnico, Segretariato Generale, Comando VVUU ... TUTTI TACQUERO (scriveva Gomez de la Serna: "Il silenzio va bene. Ma il peggio viene quando il silenzio comincia a raffreddarsi").

 

E non solo! Il dott. Gennaro Capasso, diventato Sindaco per grazia ricevuta, in quanto scelto, imposto e fatto votare dall'lng. D'Occhio, sempre detto Pino (lui, Capasso, chi lo conosceva a Telese?), a chi gli faceva notare l'atto contrario ad ogni norma di legge, con alterigia spocchiosa abbaio: "... ma cosa vuole questo Di Santo? lo, con lui, mi voglio giocare la partita giudiziaria".

 

Assunse avvocati (A SPESE DEL COMUNE), mobilito tecnici (senza metro e senza rollina), sguinzaglio galoppini. Dopo varie udienze, alla vigilia della sentenza, comunico al giudice di voler addivenire ad una transazione.

 

Si e impegnato quindi a corrispondermi, per i danni causati, la somma di EURO 35.000. Orbene questi soldi debbono essere pagati, di TASCA PROPRIA dal signor Capasso e dall'lng. D'Occhio, perché ormai è giurisprudenza consolidata, anche in Cassazione, che gli amministratori incapaci, prepotenti, non irrispettosi dei diritti dei Cittadini, debbono rispondere, per i danni causati dalle loro manchevolezze con i propri beni.

 

Sono convinto the i consiglieri d'opposizione LIVERINI, SELVAGGI0 e ACETO, per non dimostrarsi trasformisti e/o ribaltonisti, si attiveranno in tutte le sedi, anche presso la Corte dei Conti affinché le parsone in oggetto NON FACCIANO GRAVARE SULLA COMUNITA' E SULLE CASSE COMUNALI (già vuote) le conseguenze della loro protervia e della loro superbia.

 

Telese Terme, 30 marzo 2006

 

Tonino Di Santo

 


Manifesto pubblico datato 30 marzo 2006

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it