SIGNOR SINDACO
HAI PERSO LA PARTITA
E
ADESSO ... PAGA!
Correva l'anno 2000 e l'allora Sindaco, Ing.
D'Occhio Giuseppe detto Pino, con un colpo di
mano annetteva al Comune una stradina di mia
proprietà SENZA INTERPELLARMI SENZA AVVISARMI E
SENZA ESPROPRIARMI.
Anima poeticamente sensibile e non prosaica,
provvide anche a denominare "Via del Boschetto".
Commise questo eclalante abuso d'ufficio (da
manuale giurisprudenziale) per un interesse
privato, personale e familiare; valorizzava cosi
gli appartamenti suoi e della moglie.
Provvidi a querelarlo, per i reati previsti dal
Codice Penale presso la Procura della Repubblica
di Benevento. Agli inizi del 2005, senza che il
Piano Regolatore prevedesse lavori in quella
zona (cimiteriale e perciò inedificabile), senza
progetto, senza concessione edilizia, senza
copertura finanziaria, iniziò il rifacimento
della stradina suddetta, con allargamento della
stessa: muri di contenimento, marciapiedi,
asfalto, ecc...
Denunciai, immediatamente e per iscritto,
l'illecita trasformazione del territorio agli
Enti preposti (Sindaco, Responsabile
dell'Ufficio Tecnico, Segretariato Generale,
Comando VVUU ... TUTTI TACQUERO (scriveva
Gomez de la Serna: "Il silenzio va bene. Ma il
peggio viene quando il silenzio comincia a
raffreddarsi").
E
non solo! Il dott. Gennaro Capasso, diventato
Sindaco per grazia ricevuta, in quanto scelto,
imposto e fatto votare dall'lng. D'Occhio,
sempre detto Pino (lui, Capasso, chi lo
conosceva a Telese?), a chi gli faceva notare
l'atto contrario ad ogni norma di legge, con
alterigia spocchiosa abbaio: "... ma cosa vuole
questo Di Santo? lo, con lui, mi voglio giocare
la partita giudiziaria".
Assunse avvocati (A SPESE DEL COMUNE), mobilito
tecnici (senza metro e senza rollina),
sguinzaglio galoppini. Dopo varie udienze, alla
vigilia della sentenza, comunico al giudice di
voler addivenire ad una transazione.
Si
e impegnato quindi a corrispondermi, per i danni
causati, la somma di EURO 35.000. Orbene questi
soldi debbono essere pagati, di TASCA PROPRIA
dal signor Capasso e dall'lng. D'Occhio, perché
ormai è giurisprudenza consolidata, anche in
Cassazione, che gli amministratori incapaci,
prepotenti, non irrispettosi dei diritti dei
Cittadini, debbono rispondere, per i danni
causati dalle loro manchevolezze con i propri
beni.
Sono convinto the i consiglieri d'opposizione
LIVERINI, SELVAGGI0 e ACETO, per non dimostrarsi
trasformisti e/o ribaltonisti, si attiveranno in
tutte le sedi, anche presso la Corte dei Conti
affinché le parsone in oggetto NON FACCIANO
GRAVARE SULLA COMUNITA' E SULLE CASSE COMUNALI
(già vuote) le conseguenze della loro protervia
e della loro superbia.
Telese Terme, 30 marzo 2006
Tonino Di Santo
Manifesto pubblico datato 30 marzo 2006
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