12 gennaio 2006
Telese, Consorzio IT, ostacolo di Creta
da Il Sannio Quotidiano   11-01-2006

 

 

Statuto, ancora un ostacolo di Creta

S. Salvatore T. - Consorzio idrotermale: sì del Consiglio al regolamento, ma non è quello concordato con Telese

Cresce il potere di interdizione del Comune minoritario. Il sindaco minimizza: «La sostanza non muta»

di Antonio Vecchiarelli

C'è accordo sullo statuto del consorzio idrotermale tra i Comuni di Telese e San Salvatore. Anzi no.

La discussione che si apre all'indomani del consiglio comunale di San Salvatore Telesino - quello dell'altro ieri che all'unanimità ha approvato la bozza del nuovo regolamento, risente della variabile "titubanza" del Comune sansalvatorese mostrata nella fase di definizione e di approvazione del nuovo statuto.

L'intesa sul regolamento, secondo alcune fonti, era stata raggiunta, ma al momento del passaggio in Consiglio si è arrivata ad una aggiunta che - quantomeno - ha dimostrato che l'accordo era solo velato... non sostanziale. L'articolo 10 del regolamento, secondo il disegno approvato in via informale tra i due enti, recitava: "L'assemblea si riunisce almeno due volte l'anno in seduta ordinaria e in seduta straordinaria nei casi in cui vengono ritenuti validi ed opportuni i motivi di convocazione. Può essere convocata da almeno 5 consiglieri per l'esame e la discussione di argomenti di competenza e con valida motivazione.

Per l'insediamento, l'Assemblea è validamente costituita quando siano presenti la metà più dei uno consiglieri (n.9). Le deliberazioni dell'Assembla sono assunte a maggioranza di voti dei presenti, ad eccezione delle deliberazioni relative alla nomina del Consiglio di Amministrazione ed all'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo per le quali si richiede il voto favorevole di almeno 9 consiglieri..." L'articolo 10 dello statuto approvato dal Consiglio ha recepito all'unanimità la proposta della maggioranza per cui è stato allungato con la dicitura: "...di cui almeno un rappresentante del comune minoritario". Il commento di Giuseppe Creta, sindaco di San Salvatore Telesino.

"Si tratta di una uniformità a quanto già introdotto per il Consiglio d'Amministrazione e che va ad incidere in particolari decisioni dell'ente come la votazione del bilancio di previsione e del consuntivo. Si tratta di un rafforzativo - ha aggiunto il primo cittadino - che riflette la pari dignità tra i due partner del consorzio. La variazione introdotta non cambia la sostanza delle cose". Alla domanda se crede che il Comune di Telese Terme possa produrre opposizione, Creta ha risposto: "E la farà..." come a dire: dalla visibilità agognata, non si prescinde.

In effetti non si tratta di una modifica di poco conto. La norma introdotta assegna al Comune minoritario una capacità di interdizione non suffragata dalle quote di partecipazione al consorzio: 71% a Telese Terme, 29% a San Salvatore Telesino. Basti pensare che nel momento in cui un bilancio non viene approvato un bilancio, decade il CdA con conseguenze immaginabili per l'esistenza stessa del consorzio.

Perchè questo inaspettato cambio di obiettivi da parte della maggioranza Creta? Perchè il Comune di San Salvatore tergiversa ancora su una materia per la quale si è prodotto già uno statuto nel 2001, poi nel 2004, quest'ultimo approvato dal CdA del consorzio - presente la rappresentanza di San Salvatore, poi impantanato come il precedente dal Comune minoritario? E infine: Telese Terme ratificherà lo statuto in Consiglio? Noi crediamo di no. Se non altro perchè nella maggioranza Capasso c'è l'autorevole presenza dell'ex sindaco D'Occhio che ha già sopportato, sulla questione statuto, la volubilità dell'amministrazione sansalvatorese nel 2001 e 2004. Difficilmente sarà disposto a ripetersi.

 

 

 

     

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