Il
signor Fessacchioni legge sul depliant
informativo contenuto nel kit Telese Pulita:
"Un
sacco di buoni motivi per farla"
«Ma
che cosa?», si chiede.
"Il
modello di raccolta differenziata che
abbiamo adottato è quello del porta a
porta".
«Porta
a porta? però da me non hanno mai bussato!»
Sua
suocera, drogata di televisione, si fa
avanti con un'inquietante interrogativo:
«Vuo'
vede' che c'entra qualcosa Bruno Vespa?»
Poi su
ViviTelese spunta il solito Giuseppe
Grimaldi, quello che si lamenta sempre
di tutto, perfino delle discariche
abusive, delle strisce blu in divieto di
sosta, nonché di altre quisquilie:
"Il 25
aprile la raccolta dei sacchi multimateriale
non è avvenuta e la nostra cittadina, in un
giorno di festa, si è presentata con questo
look davvero “invidiabile” alla vista dei
cittadini e dei visitatori!"
Munnezza dappertutto, per dirla in breve.
"Sbadataggine, dimenticanza o … colpa
dei cittadini?"
«Ma
perché, il 25 aprile che festa è?», si
chiede perplesso il signor Fessacchioni.
Asino
com'è, è convinto di non avere tutti
i torti: lui ricorda a memoria i giorni non
lavorativi dell'anno, dal primo all'ultimo,
25 aprile compreso; ma finora non s'era mai
chiesto a cosa corrispondessero tutte quelle
date. Certo, il 25 dicembre sa che è Natale,
il 26 Santo Stefano, patrono di Telese...
Però già con la Pasqua non riesce troppo a
raccapezzarsi, perché vaga in su e in giù
per il calendario... ma poco importa,
tanto è sempre di domenica.
Comunque, a Telese non è stato l'unico a
dimenticare che il 25 aprile era festa...
Mica può considerarsi scemo solo lui? Mal
comune mezzo gaudio.
«Ma che
festa era? Al tiggì hanno detto solo cose
brutte, gente che si arrabbiava con un
vecchietto sulla sedia a rotelle, altri che
bruciavano delle bandiere...»
Eh sì,
non è sembrata per niente una festa. Che
tristezza! Una cosa così importante come la
riconquista della Libertà è stata insozzata
da sacchetti sparsi e da vergognose
escandescenze di estremi sinistronzi.
«Uhm...
-continua il signor Fessacchioni, leggendo
il depliant del kit Telese Pulita- le
scarpe fetenti si trasformano in
pagliaccetti... e io addevento Brad Pitt! Una
buatta di pummarole farrà 'u bullone... una
butteglia vacante se trasforma in pallone
gonfiato... Ah, mo' aggio capito tutto!»
Poi
legge una cosa straordinaria e corre in
cucina per avvertire sua moglie.
«Hai
capito che hanno fatto!? i codici a barre
pe' la munnezza! 'U vidi chisto? 'u si' da
mette' 'ncoppa i sacchetti gialli e quanta
cchiù munnezza differenziata fai, tanto meno
pagamo 'e tasse!»
«Buono!
-interviene pronta la suocera- allora jettammo
tutto lloco ddinto!»
«E no,
non va bene così: nel sacchetto giallo ce se
po' mette solo plastica, lattine, carta e
cartone...»
«E
allora ce metto a te che si' 'nu guappo 'e
cartone...», fa con un sussurro il nonno che
si risveglia per un solo istante dal suo
abituale torpore.
«Che
ideaa!! -fa il ragazzino di ritorno dalla
scuola- scannerizziamoci il codice a barre e
stampiamone moltissimi altri uguali e poi li
andiamo ad attaccare su tutti i sacchetti
gialli di Telese, così devono farci uno
sconto sulle tasse talmente super, che alla
fine devono darci loro i soldi a noi!»
«Ma di
quanto si risparmia a mettere 'sto codice a
barre?», interviene la moglie.
«Uhm...
mo' vedo...»
Il
signor Fessacchioni legge di nuovo da cima a
fondo tutto il depliant allegato al kit
Telese Pulita, ma non trova nulla di
preciso al riguardo, solo parole
molto vaghe. Che delusione...
«I
metto a lloro dint'a munnezza!», conclude la
suocera.
Fulvio
Del Deo