Un cittadino piccolo e querulo che osservi
con gli occhi allucinati, attraverso la
nebbia dei giornali e delle TV, il
dispiegarsi dell’italian politicastra …stra…stra…
non può non cadere in un incubo di
depressione… senza speranza di risollevarsi
nemmeno con una pistona di cocaina, ancorché
tagliata male…
Piemontesi falsi e cortesi…Fassino, il
moschettiere, insieme a Dalema il tagliente,
della sinistra dialogante che in tanti
elettori nondisinistra avevano acceso
speranze che liberassero il voto dal
calacchio
delle bieche appartenenze, furono
annichiliti da un guitto che dall’alto di un
palco gridò:
con questi
uomini la Sinistra non vincerà mai!…e
così folgorati, giro girotondo, casca il
mondo, si tornò negli antichi recinti…della
lotta dura e pura, come ai bei tempi andati…
…1963, da via Thesauro, una traversa di
venti passi tra via Nizza e via Nilo, alla
stazione di Porta Nuova, Torino, altri
quattro passi. D’inverno, all’imbrunire, ai
piedi dei gradoni che salivano ai binari, ci
si riuniva per lo spettacolo….Un Vecchio
infagottato, le mani nelle tasche gonfie del
cappotto liso, arrivava puntuale e
silenzioso, curvo. Appena arrivato sotto gli
alberi sempreverdi del piazzale tirava fuori
dalle tasche le mani piene di granaglie, se
le spargeva sulle spalle, il cappello, ai
piedi… e come per incanto iniziava un
fenomeno strabiliante…una nuvola di
passerotti scendeva fibrillando giù dagli
alberi, si posava sul capo del vecchio,
nelle mani aperte, ai piedi, sulle spalle;
ovunque ci fosse qualche chicco da beccare!…
Lo
spettacolo durava circa quindici
minuti, poi il vecchio
fluiva,
ombra fra ombre, accompagnato dagli
applausi, verso il cavalcaferrovia che
immetteva su Corso Unione Sovietica…
2006, la granaglia è finita. Dopo l’età
felice del raccontino bucolico di cui al
paragrafo precedente quando, anni ’60,
eravamo emigranti, poveri in patria, ma
belli come recitava il titolo di un film,
ora… E’ RIMASTA SOLTANTO LA GRANA ….
Concupita, e da attingere a qualsiasi costo,
con qualsivoglia metodo, DA UN NUGOLO DI
CORVI RAPACI….Il fine giustifica il
furto…dei politici…dei banchieri…degli
amministratori, a tutti i livelli…dei
burocrati…Il 5% a noi…. Gli appalti
all’antistato…. Ora funziona così, e non
volendo parlare di Consorte, dell’UNIPOL e
compagnia cantando, perché fatti già
abbondantemente sputtanati dai media e dagli
interessati…
Conviene, forse, soffermarsi entro nostro
circostante…. Un vecchio stabile adibito a
mulino che non macina più, già riparato con
i fondi della 219… e oggetto, sembra, da
infausto acquisto da parte di un Mister X, e
che da parecchio tempo è in cerca di
qualcuno, meglio se un ente pubblico, a cui
rifilare il bidone, per rifarsi della
perduta di grana,….Chi vorrà togliere le
castagne dal fuoco a codesto Mister X?…e
perché?…Ma per trasformare, dicono i
serafici, parte di quel mulino in un bella
scuola, capiente e ariosa, da adibire a
Liceo Scientifico...
La manovra,
on dit,
funzionerebbe così: la Provincia acquista
parte del fabbricato da Mister X per tre
milioni di Euro!… inoltre metterebbe a
disposizione dello stesso venditore
ulteriori tre milioni e mezzo di affinché si
occupi di far fare i lavori occorrenti per
trasformare a stabile scolastico il mulino…
Così, tutto a fiducia , tanto… Come dire,
Caro, pensaci tu!… So’ ragazzi!…
A lavori finiti, Quando?… Mister X,
chiama il Suo Presidente Provinciale e
insieme faranno la festa dell’inaugurazione:
con la banda, i fuochi d’artificio…tricchetracche
…e putipù! E tanti palloncini
colorati…Applausi!
Per caso, viene in mente al presidente
provinciale cosa costruirebbe un PRIVATO con
quindici miliardi di vecchie lire…Spendendo
con oculatezza euro su euro? Un polo
scolastico nuovo di zecca, o no?…Appalto-concorso
dettagliato, chiavi in mano, fiore
all’occhiello per Benevento e per Telese….
Come mai sono stati trovati (?) diecimila
metri quadrati di terreno in ottima
posizione per la costruzione di una
basilica, (che sia benvenuta), e per un
plesso scolastico bisogna riattare, con
costi NON QUANTIZZABILI in assoluto, un
vecchio mulino posto su un torrente perenne,
in un punto dove il traffico è sempre
caotico?…e due semafori in 100 metri…
e, POI, SE E’ VERO COME SI DICE: perché
AFFIDARE incarico AL VENDITORE del mulino,
CHE ACCETTA GIULIVO, LA RESPONSABILITA’ DI
TROVARE IMPRESA E TECNICI PER REALIZZARE
L’ADEGUAMENTO DELLO STABILE AL NUOVO
DELICATO USO?… C’è puzza di zolfo? Andreotti
direbbe di SI. C’è puzza di zolfo.
Non resta, a questo punto, che lanciare
S.O.S. a tutti coloro che, molto meglio di
chi scrive queste note, avrebbero di che
ridire su un’operazione che moltissime
persone di Telese guardano con sospetto, A
COMINCIARE DAI TANTI DS… Appena fuori il
paese, prospicienti la Strada Nazionale o in
Via S. Giovanni, ci sono fior di terreni
dove poter realizzare un polo scolastico
avveniristico… Porca miseria, dove siete
finiti, amici di ViviTelese, con le vostre
belle penne fiorettanti?…
F.d.D., S.Fa., S.Fo., P.G., G.F., P.G., e
tanti altri… Se ci siete battete un
colpo!…Si faccia un tentativo affinché,
almeno questa volta, la farina (sic!) del
diavolo finisca in crusca!…
Ezio Esposito