23 gennaio 2006
Telese, la farina e la crusca
Ezio Esposito

 

 

Un cittadino piccolo e querulo che osservi con gli occhi allucinati, attraverso la nebbia dei giornali e delle TV, il dispiegarsi dell’italian politicastra …stra…stra…  non può non cadere in un incubo di depressione… senza speranza di risollevarsi nemmeno con una pistona di cocaina, ancorché tagliata male…

 

   Piemontesi falsi e cortesi…Fassino, il moschettiere, insieme a Dalema il tagliente, della sinistra dialogante che in tanti elettori nondisinistra avevano acceso speranze che liberassero il voto dal calacchio delle bieche appartenenze, furono annichiliti da un guitto che dall’alto di un palco gridò: con questi uomini la Sinistra non vincerà mai!…e così folgorati, giro girotondo, casca il mondo, si tornò negli antichi recinti…della lotta dura e pura, come ai bei tempi andati…

 

   …1963, da via Thesauro, una traversa di venti passi tra via Nizza e via Nilo, alla stazione di Porta Nuova, Torino, altri quattro passi. D’inverno, all’imbrunire, ai piedi dei gradoni che salivano ai binari, ci si riuniva per lo spettacolo….Un Vecchio infagottato, le mani nelle tasche gonfie del cappotto liso, arrivava puntuale e silenzioso, curvo. Appena arrivato sotto gli alberi sempreverdi del piazzale tirava fuori dalle tasche le mani piene di granaglie, se le spargeva sulle spalle, il cappello, ai piedi… e come per incanto iniziava un fenomeno strabiliante…una nuvola di passerotti scendeva fibrillando giù dagli alberi, si posava sul capo del vecchio, nelle mani aperte, ai piedi, sulle spalle; ovunque ci fosse qualche chicco da beccare!… Lo spettacolo durava circa quindici minuti, poi il vecchio fluiva, ombra fra ombre, accompagnato dagli applausi, verso il cavalcaferrovia che immetteva su Corso Unione Sovietica…

 

   2006, la granaglia è finita. Dopo l’età felice del raccontino bucolico di cui al paragrafo precedente quando, anni ’60, eravamo emigranti, poveri in patria, ma belli come recitava il titolo di un film, ora… E’ RIMASTA SOLTANTO LA GRANA …. Concupita, e da attingere a qualsiasi costo, con qualsivoglia metodo, DA UN NUGOLO DI CORVI RAPACI….Il fine giustifica il furto…dei politici…dei banchieri…degli amministratori, a tutti i livelli…dei burocrati…Il 5% a noi…. Gli appalti all’antistato…. Ora funziona così, e non volendo parlare di Consorte, dell’UNIPOL e  compagnia cantando, perché fatti già abbondantemente sputtanati dai media e dagli interessati

 

   Conviene, forse, soffermarsi entro nostro circostante…. Un vecchio stabile adibito a mulino che non macina più, già riparato con i fondi della 219… e oggetto, sembra, da infausto acquisto da parte di un Mister X, e che da parecchio tempo è in cerca di qualcuno, meglio se un ente pubblico, a cui rifilare il bidone, per rifarsi della perduta di grana,….Chi vorrà togliere le castagne dal fuoco a codesto Mister X?…e perché?…Ma per trasformare, dicono i serafici, parte di quel mulino in un bella scuola, capiente e ariosa, da adibire a Liceo Scientifico...

 

   La manovra, on dit, funzionerebbe così: la Provincia acquista parte del fabbricato da Mister X per tre milioni di Euro!… inoltre metterebbe a disposizione dello stesso venditore ulteriori tre milioni e mezzo di affinché si occupi di far fare i lavori occorrenti per trasformare a stabile scolastico il mulino… Così, tutto a fiducia , tanto… Come dire, Caro, pensaci tu!…  So’ ragazzi!…

  

   A lavori finiti, Quando?… Mister X, chiama il Suo Presidente Provinciale e insieme faranno la festa dell’inaugurazione: con la banda, i fuochi d’artificio…tricchetracche …e putipù! E tanti palloncini colorati…Applausi!

 

Per caso, viene in mente al presidente provinciale cosa costruirebbe un PRIVATO con quindici miliardi di vecchie lire…Spendendo con oculatezza euro su euro? Un polo scolastico nuovo di zecca, o no?…Appalto-concorso dettagliato, chiavi in mano, fiore all’occhiello per Benevento e per Telese…. Come mai sono stati trovati (?) diecimila metri quadrati di terreno in ottima posizione per la costruzione di una basilica, (che sia benvenuta), e per un plesso scolastico bisogna riattare, con costi NON QUANTIZZABILI in assoluto, un vecchio mulino posto su un torrente perenne, in un punto dove il traffico è sempre caotico?…e due semafori in 100 metri…

 

e, POI, SE E’ VERO COME SI DICE: perché AFFIDARE incarico AL VENDITORE del mulino, CHE ACCETTA GIULIVO, LA RESPONSABILITA’ DI TROVARE IMPRESA E TECNICI PER REALIZZARE L’ADEGUAMENTO DELLO STABILE AL NUOVO DELICATO USO?… C’è puzza di zolfo? Andreotti direbbe di SI. C’è puzza di zolfo.

 

 Non resta, a questo punto, che lanciare S.O.S. a tutti coloro che, molto meglio di chi scrive queste note, avrebbero di che ridire su un’operazione che moltissime persone di Telese guardano con sospetto, A COMINCIARE DAI TANTI DS… Appena fuori il paese, prospicienti la Strada Nazionale o in Via S. Giovanni, ci sono fior di terreni dove poter realizzare un polo scolastico avveniristico… Porca miseria, dove siete finiti, amici di ViviTelese, con le vostre belle penne fiorettanti?…

 

F.d.D., S.Fa., S.Fo., P.G., G.F., P.G., e tanti altri… Se ci siete battete un colpo!…Si faccia un tentativo affinché, almeno questa volta, la farina (sic!) del diavolo finisca in crusca!…

 

Ezio Esposito

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it